A Kesselring / di Piero Calamandrei
di
Redazione Antenati
- lunedì 2 maggio 2005
- 5741 letture
LO AVRAI
CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRA’
A DECIDERLO TOCCA A NOI
NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITA’
NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDE FUGGIRE
MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIU’ DURO DI OGNI MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI SI ADUNARONO
PER DIGNITA’ NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO
SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI CHIAMA
ORA E SEMPRE
RESISTENZA
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A Kesselring / di Piero Calamandrei
29 giugno 2011, di : Italo
Che pena vedere un luogo tanto bello, in sintonia con la natura, lontano dal turbinio degli abitati, così deturpato da due lapidi inutili e ipocrite poste all’entrata... volte solo a prolungare vendette e odio peggio di quanto farebbero le faide siciliane fra loro per decenni!
Che pena vedere un luogo tanto bello, in sintonia con la natura, lontano dal turbinio degli abitati, così deturpato da due lapidi inutili e ipocrite poste all’entrata... volte solo a prolungare vendette e odio peggio di quanto farebbero le faide siciliane fra loro per decenni!