Un Pino tra le palme

La nuova Piazza di Bronte

di Alberto Giovanni Biuso - lunedì 10 agosto 2009 - 4039 letture

Il primo agosto scorso è stata inaugurata a Bronte la nuova Piazza Spedalieri. Un luogo senz’anima, come privi di anima e di bellezza sono coloro che l’hanno pensata, progettata, voluta. I quali non devono essere pochi se è vero quanto mi è stato riferito e cioè che il sindaco ha convocato tecnici e consiglieri personali chiedendo loro se avessero qualche obiezione su come si stesse trasformando quel sito, ricevendo l’approvazione di tutti i presenti.

Lo spazio della piazza è vuoto, con nel lato in alto sei getti d’acqua a livello terra che avranno bisogno di una manutenzione costante per non diventare una pattumiera e con soltanto tre palme spelacchiate che non gettano alcuna ombra sulle onde-sedili. Almeno le palme avrebbero dovuto essere fronzute per non costringere i pensionati a sedersi sotto un balcone sul bordo della vetrina di un negozio cinese d’abbigliamento (li ho visti coi miei occhi) invece che sui pochi sedili. La piazza è infatti priva di alberi e di panchine su tre dei quattro lati. È fredda, finta, desolata.

Trasformare il cuore di Bronte in un luogo anonimo e senza radici, che potrebbe essere esattamente così in qualunque altra città: Genova, Düsseldorf, Bari, Dallas...Era un’impresa difficile ma Lei c’è riuscito. Complimenti, senatore-sindaco, per questo scempio urbanistico e antropologico.

Devo comunque ammettere che almeno non Le manca il senso dell’umorismo (forse non quello del ridicolo), visto che sfidando qualunque timore scaramantico ha permesso che sotto un arco si installasse una lapide col Suo nome, nonostante Lei sia ancora e per fortuna vivo. Evidentemente, comincia a essere accolto l’invito che avevo formulato qualche tempo fa di dedicare la nuova piazza al Suo nome.

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