InformaConsumatori: notizie del 17 luglio 2009

di Redazione - venerdì 17 luglio 2009 - 2283 letture

Notizie

Rilanciare i consumi per superare la crisi

Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori, ha sottolineato l’importanza, oltre che di agevolare investimenti e crediti di impresa, di fare un intervento determinato sulla domanda di mercato. La dichiarazione è arrivata come commento ai dati Istat sulla produzione industriale, che vedono un calo a maggio del 22,6% su base annua. La richiesta dell’associazione di consumatori è di sostenere i consumi "non attraverso sostegni marginali come Social Card e Bonus famiglie, ma con un processo di detassazione che faccia recuperare potere di acquisto ai redditi fissi.

Cresce la spesa mensile per l’abitazione

E’ in aumento la spesa mensile destinata all’abitazione e per gli altri beni e servizi (igiene personale, onorari professionisti, vacanze, mense). Nel 2008, l’Istat, analizzando i consumi delle famiglie, ha rilevato come la spesa per generi alimentari e bevande rappresenti in media il 19,1% (era il 18,8% nel 2007) della spesa mensile totale. A tavola, gli italiani spendono soprattutto per la carne, che si conferma la spesa alimentare più alta. Diminuisce, invece, la quota di spesa per abbigliamento e calzature e per arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa. Più contenuta, rispetto al 2007, anche la quota di spesa per sanità. In aumento, infine, la quota di spesa totale destinata ai combustibili ed energia.

Sviluppato micro-chip per analisi completa pazienti

Creato un micro-chip sottocutaneo che permette di analizzare lo stato del corpo fornendo istantaneamente una diagnosi della persona. Il creatore è un ingegnere informatico tunisino dell’Università giapponese di Aizu, che è riuscito a sviluppare e a far funzionare il chip sfruttando la bio-energia frutto di una reazione chimica dell’organismo. Il micro-chip, collegato senza fili ad un apposito server in ospedale, fornisce tra l’altro, i dati sulla pressione sanguigna, sulla temperatura corporea ed altri riscontri cardiografici, permettendo ai medici curanti interventi pressoché immediati. Attendiamo maggiori informazioni...

Il 60% delle famiglie italiane risparmia sull’elettricità

Nonostante i prezzi nazionali dell’energia siano mediamente più alti rispetto agli altri paesi, il 60% delle famiglie italiane, con consumi annui inferiori ai 2.500 kWh, ha pagato nel 2008 meno della media europea. Lo ha rilevato il presidente dell’Autorità per l’energia e il gas, Alessandro Ortis, basandosi su dati pubblicati da Eurostat. Per quanto riguarda il gas, i prezzi sono sotto la media Ue per la classe più bassa di consumo, per le più alte sono in linea.

Alzare il valore dei buoni pasto

Alzare la soglia dell’esenzione fiscale e contributiva dei buoni pasto, adeguandola al costo della vita. E’ quanto sostengono Fipe e Adoc. Il valore esentasse dei buoni in Italia è fermo da 12 anni a 5,29 euro. Secondo Carlo Pileri, presidente dell’Adoc, aumentarne il valore aiuterebbe i consumatori in un momento di grave difficoltà economica. Negli altri Paesi europei l’adeguamento è già stato realizzato: in Spagna il valore defiscalizzato è di 9 euro, circa il 70% in più dell’Italia, in Francia 7 euro, in Portogallo 6,70 euro. Secondo l’Adoc, inoltre, andrebbe anche eliminata la scadenza del buono il 31 dicembre dell’anno di emissione.

Banda larga: l’Italia è in ritardo

L’Unione Nazionale Consumatori ha rivelato che solo il 9,6% delle famiglie italiane possiede la banda larga. "In Italia - ha detto il segretario generale dell’Unione Massimiliano Dona - persiste un cronico e sconcertante ritardo nella diffusione della banda larga ed è inammissibile che, quando essa è garantita, a fruirne siano soltanto le grandi aree urbane. Il nostro Paese è a quattro punti sotto la media europea, mentre il divario aumenta nei confronti dei principali paesi".

Il QI riduce i rischi di malattie cardiovascolari

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori inglesi dell’Università di Glasgow e di Edimburgo ha dimostrato come un quoziente intellettivo (QI) basso può determinare il 23% di mortalità in più per patologie cardiovascolari. "Già sapevamo che a causa del tipo di dieta, dell’ esposizione al fumo e dello stress, le persone svantaggiate dal punto di vista socio-economico godono di una peggior salute - ha detto il dottor David Batty, che ha diretto lo studio - ma la ricerca dimostra che potrebbero esserci altri fattori che spiegano la differenza di salute tra classi ricche e povere, uno di questi è appunto il QI, strettamente legato allo status socio-economico". Questo potrebbe essere perché l’intelligenza porta ad una maggior capacità di adottare comportamenti più sani, ad acquisire maggior istruzione e a raggiungere posizioni lavorative più prestigiose e remunerate.

Obesità trasmessa di padre in figlio e di madre in figlia

Quando si dice "Tale padre tale figlio...". Secondo uno studio della Plymouth’s Peninsula Medical School, se un padre è obeso la probabilità che lo diventino a loro volta anche i figli maschi è 6 volte maggiore rispetto ad un altra famiglia; ma la stessa cosa vale per le donne..anzi anche di più! Infatti se una mamma è obesa la probabilità che lo siano pure le figlie femmine è ben 10 volte maggiore. Non si tratta però di una condizione genetica, sottolineano i ricercatori, ma di un difetto comportamentale. Evidentemente il rapporto col genitore dello stesso sesso è in qualche modo più condizionante per il bambino, che segue le orme del genitore apprendendone vizi e virtù, e dunque anche l’abitudine a mangiar male.

Decalogo contro le truffe nei ristoranti

Alcune regole per difendersi dalle truffe nei ristoranti sono state stilate da Adiconsum, l’associazione a difesa dei consumatori. I clienti devono sempre accertarsi dei costi delle singole portate chiedendo, quindi, sempre il menù anche quando il ristoratore non lo consegna. Anche i prezzi di servizio, coperto, pane devono essere segnalati. I consumatori sono invitati a fare attenzione ai cibi surgelati, che devono sempre essere indicati sul menù. L’associazione consiglia di accertarsi sempre sui costi del vino e di farsi consegnare la ricevuta fiscale, verificando i prezzi con quelli di listino e conservandola come prova tangibile di eventuali raggiri. L’Adiconsum ricorda anche che la mancia non è mai obbligatoria.

Influenza. Vaccinarsi in farmacia?

Somministrare il vaccino antinfluenzale direttamente in farmacia. E’ la nuova proposta della Federazione degli Ordini dei Farmacisti per migliorare la copertura vaccinale della popolazione soprattutto tra i cittadini che, per ragioni di età, o per gli impegni lavorativi, hanno difficoltà di spostamento o poco tempo a disposizione. Molti infettivologi hanno recentemente ricordato che, anche le normali epidemie stagionali, comportano un certo numero di decessi, prevalentemente concentrate tra le persone anziane e per questo, sostiene la Fofi, la vaccinazione tra le categorie a rischio andrebbe agevolata.


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