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Storie
di ordinario sgombero
Riceviamo dai compagni
di Palermo, e pubblichiamo.
Palermo, 17 maggio 2001
ore 15 circa allo zeta laboratorio sociale occupato all'interno
pochi occupanti (come è solito in quest'orario) due furgoni
della polizia i pubblici ufficiali scendono dai veicoli
ed inizia lo sgombero sono arrivato in via boito alle 16
scorgo in lontananza un uomo in divisa sorridente mi scruta
mentre gli passo davanti inizio a realizzare che l'aria
non è ottima alzo gli occhi e la mia vista viene travolta
una massa di gente all'esterno dell'edificio riconosco i
volti degli altri occupanti li trovo allucinati tutte le
nostre attrezzature sono in strada mi fanno notare i furgoni
azzurri mi giro e cerco di farmene una ragione siamo ufficialmente
sgomberati è terribile ma è accaduto mi riassumono i minuti
in cui sono mancato all'interno vi era un ragazzo adesso
è in questura non era neanche un occupante mi dicono che
anche l'altro centro sociale è stato sgomberato contemporaneamente
decido di filmare tutto e vado a casa allontanandomi ascolto
uno sbirro che domanda agli altri se hanno portato scudo
e casco torno ad avvisare gli altri e vado a casa afferro
la mia telecamera e scendo in strada sono troppo incazzato
riprendo tutto i volti compiaciuti di uomini in giacca e
cravatta riprendo tutto le faccie allibite di chi gli grida
contro riprendo tutto i giornalisti intervistano due occupanti
un'intervista che non andrà mai in onda gli abitanti della
zona sono alle finestre osservano dispiaciuti un bambini
del quartiere chiede se non torneremo più riprendo gli altri
sgomberati lamentarsi arriva un tizio su un furgoncini ha
dei mattoni e gli fanno cenno di usarli il locali sono vuoti
adesso chiudono la porta murandola giornalisti fotografano
ed io riprendo tutto mi si scarica la batteria della telecamera
penso di tornare a casa per cambiarla mi avvio alle spalle
mi afferra un tizio mi partecipa che è della digos mi consiglia
di dargli la telecamera mi chiede di salire in macchina
con lui salgo e mi accorgo che i tizi sono due uno davanti
l'altro di fianco mi chiedono un documento che non ho dicono
che non è un problema adesso sono comunque cazzi miei adesso
sono le 17 la macchina si avvia per strada c'è traffico
l'individuo che ho a fianco mi parla informandomi che non
potevo riprendere perchè ho intralciato le operazioni non
capisco il nesso e glielo comunico nel frattempo l'autista
chiama col cellulare un onorevole da quel che posso sentire
gli comunica che mi hanno preso gli chiede se il nastro
è con me il collega gli da conferma ma al telefono domandano
se il nastro è realmente quello mi chiedono se l'ho scambiato
rispondo di no mentre mi vedo violentare la telecamera da
dita inesperte gli suggerisco le modalità di utilizzo mi
ricorda che lo sa già come si usa conferma nuovamente che
il nastro è quello si domanda al telefono come devono operare
annuisce l'autista e chiude la conversazione mi domandano
il perchè ho ripreso rispondo che sto autoproducendomi un
cortometraggio mi dicono che andesso andremo al commissariato
per identificarmi vogliono che scriva i miei dati anagrafici
su un foglio lo faccio la macchina si ferma scendono resto
dentro e li spio telefonare in mano hanno il nastro staranno
controllando i miei dati penso ma passano almeno 8 minuti
si avvicinano e mi invitano a scendere mi minacciano che
una prossima volta non deve esserci che saranno cazzi miei
e che non mi finirà così bene -si, forse non hai capito:
la prossima volta che ti trovo ad una manifestazione che
riprendi ci penso io- mi allontano e mi accorgo che mi hanno
restituito erroneamente(?) col nastro il foglio coi miei
dati li avranno letti al telefono suppongo e penso abbiano
sostituito il nastro sono passati 30 minuti torno nel luogo
dello sgombero gli sbirri in tenuta antisommossa un bambino
del quartiere mi avvicina mi suggerisce di non andare che
hanno preso a legnate tutti è sconvolto mi dirigo verso
il centro della sommossa tutto il quartiere è sconvolto
alle finestre gridava contro il pestaggio che non ho visto
camminando mi accorgo che il peggio è passato mi frena un
occupante mi fa capire che è meglio se andiamo salgo sul
motore con lui stiamo andando tutti via lui ha preso una
manganellata e mi racconta lo scontro un ragazzo è al pronto
soccorso per una manganellata in testa gli racconto che
mi ha fermato la digos mi chiede se ho ancora il nastro
non ne sono sicuro devo controllarlo ci avviamo verso l'altro
centro sociale lo hanno già sgomberato non c'è traccia di
sbirri ormai le forze dell'ordine hanno murato l'ingresso
principale le forze dell'ordine hanno dimenticato l'ingresso
secondario aperto i ragazzi entrano hanno rioccupato sono
le 20 quasi andiamo dandoci appuntamento per la sera organizzeranno
una festa ore 21.30 il mio telefono squilla hanno riaperto
anche il nostro centro si è appena sfondato il muro ho già
cenato e li raggiungo ci siamo tutti sembra chiedo del ragazzo
che era al pronto soccorso dicono che sta bene adesso entriamo
dentro usciamo le sedie facciamo una piccola assemblea da
domani ritorniamo sono passate un paio di ore adesso andiamo
alla festa dell'altro centro
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