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"Un dato acquisito le collusioni tra
istituzioni e mafia" Guido Lo Forte- magistrato del pool
antimafia di Palermo
intervista a cura di Rocco Rossitto,
inviato a Palermo (Nella foto: Giovanni
Falcone)
Padre Torturo,
afferma che, lui non crede che le assoluzioni nei processi
ai "grandi politici" cancellino il connubio tra mafia e
politica: cosa risponde.
Io
non posso fare nessun riferimento, neanche
indiretto, a processi in corso, per una
questione di etica professionale, bisogna
aspettare l'esito dei processi prima di
pronunziarsi in merito. In generale, debbo dire,
quello che è un dato acquisito, in tutte le
sentenze, in tutte le ricostruzioni giudiziare,
che sono state proprio le relazioni ora di
convivenza ora di coesistenza, ora di
tolleranza, ora di continuità, ora di
collusione, ora di complicità, fra pezzi della
politica e delle istituzioni e la mafia, a fare
della mafia, una organizzazione criminale tra le
più pericolose del mondo, un organizzazione
criminale, la cui fine non è vicina, ma lo è
stata. La fine era forse vicina nel '87, quando
ci si stava avvicinando con il pool di Chinnici,
Caponnetto, Falcone e Borsellino, era vicina nel
'95 con il nostro pool, quello di Caselli, ma
sia nel '87 che nel '95, il traguardo si è
allontanato, perché vedi caso è iniziata una
violentissima reazione di tipo propagandistico,
di manipolazione dell'opinione pubblica, contro
le istituzioni antimafia e gli strumenti
legislativi a disposizione di questi.
Lei è impegnato in prima linea,
proprio qui a Palermo nella lotta alla mafia,
cosa signica per lei essere qui a Palermo, nei
giorni in cui si firma il patto globale contro
le mafie.
E'
una cosa molto importante per due motivi:
innanzitutto la comunità internazionale
riconosce che strumenti legislativi e operativi
della magistratura italiana, in questi ultimi
italiana sono validi e servono alla lotta alle
mafie mondiali: parlo del reato di associazione
mafiosa, dei collaboratori di giustizia e così
via. In secondo luogo è importante perché fa
ripensare alla strumentalità, di una serie di
tesi del tutto contrapposte, che vengono
coltivate particolarmente in Italia, negli
ultimi anni, secondo cui tutto quel che si
sarebbe fatto contro la mafia, sarebbe frutto di
calcoli politici e di disegni di potere, è un
po' la stessa critica che venne scagliata contro
Falcone nel '87, di cui Falcone rimase talmente
amareggiato da voler presentare le sue
dimissioni, in un memorabile discorso
pronunziato al consiglio superiore della
magistratura. In
stu artikulu: politica, mafia. |
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