UKRAINE: Further updates
Courtesy of East Journal and Ministry of Foreign Affairs of Italy
- EAST JOURNAL
Qualche buon libro per capire la situazione in Ucraina
redazione 12 Marzo 2022
Qualche buon libro per capire l’Ucraina, il suo passato recente, la sua storia e le radici del conflitto in corso. Selezionati per voi.
Simone Attilio Bellezza, Il destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa (Scholè, 2022) L’incompiuta Rivoluzione arancione del 2004 e la Rivoluzione della Dignità del 2013 hanno avvicinato l’Ucraina al mondo occidentale aprendo una profonda crisi, al tempo stesso interna e internazionale, con la Russia. Il volume di Bellezza guarda non solo agli equilibri della geopolitica, ma presenta l’evoluzione storica dell’Ucraina post-sovietica al percorso di democratizzazione ed europeizzazione avviato dal governo di Kyiv prima dell’invasione russa.
Giorgio Cella, Storia e geopolitica della crisi ucraina. Dalla Rus’ di Kiev a oggi (Carocci, 2021) La lunga storia della terra ucraina, da Erodoto a Euromaidan: dalla Rus’ di Kiev ai cosacchi ucraini, dalle contese tra russi, polacchi e turchi sino all’era postsovietica e al processo di allargamento ad est della NATO. Un testo utile anche per una più generale comprensione degli avvenimenti di quella periferia centro-orientale d’Europa che, come Giorgio Cella sottolinea, è stata troppe volte gravemente trascurata.
Katrin Boeckh, Ekkehard Völkl, Ucraina. Dalla rivoluzione rossa alla rivoluzione arancione (Beit, 2009) Una storia dell’Ucraina dalla rivoluzione bolscevica ad oggi, da parte di due studiosi tedeschi. Postfazione della studiosa italiana Giulia Lami.
Jean Pierre Ducret, La Rivoluzione Russa in Ucraina. La storia di Nestor Makhno (Germinal, 2013) Una graphic novel sull’anarchico e rivoluzionario Nestor Makhno, che dal 1919 al 1921 controllò il “territorio libero” – la makhnovshchina – entità politica anarco-comunista rimasta un unicum di autogestione operaia e contadina, una delle tante incarnazioni del carattere anti-autoritario ucraino, prima di essere sconfitta dai bolscevichi e inglobata nell’Unione sovietica.
Andrea Graziosi, Guerra e rivoluzione in Europa, 1905-1956 (Il Mulino, 2001) Un lavoro interpretativo che, dialogando con i grandi testi della storiografia novecentesca, avanza una lettura fortemente originale delle dinamiche che hanno governato il mutamento politico dell’Europa continentale centrandosi su quel mezzo secolo di guerra-rivoluzione che pone termine alla storia contemporanea, ossia a quella fase di costruzione degli stati messa in moto dalla rivoluzione francese e compiuta, di fatto, con la decolonizzazione. Accessibile via academia.
Igort, Quaderni ucraini. Le radici del conflitto (Oblomov, 2021) «Al principio l’Ucraina era per me qualcosa di indistinto, una nuvola appartenente al firmamento sovietico. Poi ho cominciato a frequentarla e i nomi esotici che sentivo in casa sin dall’infanzia divennero paesaggi concreti. Come è stata la vita durante e dopo il comunismo da queste parti? Me lo domandavo sinceramente. Trascorsi due anni nei paesi dell’ex Unione Sovietica, fermando le persone. per strada e chiedendo a quegli sconosciuti di raccontarmi la loro storia. Mi resi conto in breve che la vita non era stata tenera, che molti di loro erano testimoni e sopravvissuti di un genocidio che ancora oggi fatica a essere ricordato.»
Gabriele De Rosa, Francesca Lomastro (a cura di), La morte della terra : La grande “carestia” in Ucraina nel 1932-33 (Viella, 2004) Studiosi italiani e stranieri riesaminano in questo libro le vicende della grande carestia del 1932-33, voluta da Stalin, l’eco che ebbero nel mondo, i riflessi nella letteratura, le conseguenze sulla società ucraina che arrivano fino ai nostri giorni.
Ettore Cinnella, Ucraina. Il genocidio dimenticato. 1932-1933 (Della Porta, 2015) Un’opera di approfondimento storico (300 pagine) sulla carestia del 1932-1933, che fece tra 3 e 4 milioni di morti, definita dagli ucraini Holodomor. Sulla base di fonti sovietiche e internazionali, e del dibattito storiografico inaugurato da Robert Conquest (1986), Cinnella presenta la grande fame come un “genocidio sociale” deciso da Stalin per spezzare la resistenza dei contadini ucraini alla collettivizzazione, pur non condividendone la definizione di “genocidio nazionale (recensioni di Armando Lostaglio, Giovanna Cigliano).
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- MINISTRY OF FOREIGN AFFAIRS OF ITALY
1. Conflitto russo-ucraino: sospensione dell’Ucraina dalla lista dei Paesi sicuri Data pubblicazione: 12 Marzo 2022 Tipologia: Approfondimenti
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto interministeriale, proposto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, che modifica un Decreto dell’ottobre 2019, L’Ucraina è stata sospesa fino al 31 dicembre 2022 dall’appartenenza alla lista dei Paesi sicuri per i richiedenti asilo.
2. Conflitto russo-ucraino: creata alla Farnesina una speciale casella di posta elettronica per le imprese Data pubblicazione: 12 Marzo 2022 Tipologia: Comunicati
L’ “Unità di crisi per le imprese”, istituita alla Farnesina su impulso del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, per aiutare le nostre aziende a far fronte alle conseguenze negative del conflitto russo-ucraino, ha creato una casella di posta elettronica dedicata: export.crisiucraina@esteri.it.
Questo strumento permetterà di raccogliere le segnalazioni delle aziende esportatrici verso Federazione Russa, Ucraina e Bielorussia e di fornire loro informazioni sulle limitazioni agli scambi correlate all’impianto sanzionatorio UE/USA, dalle misure adottate da parte russa e alle a ulteriori possibili effetti della crisi.
La casella di posta contribuirà a facilitare il dialogo tra istituzioni e imprese con l’obiettivo di mitigare la contrazione delle loro attività sui mercati interessati e preservare la competitività dell’export verso quelle aree. Un dialogo che, come già annunciato, la Farnesina intende intensificare anche attraverso l’immediata riattivazione di tavoli settoriali di ascolto delle rappresentanze economiche, coordinati dal Sottosegretario di Stato agli Esteri, On. Manlio Di Stefano, e dal Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Amb. Angeloni.
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