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Stage Europeo degli Esordi

A Lucca fino a sabato 18 settembre 2004 c’è il Primo Stage Europeo degli Esordi, grazie a Uno Uno Prima.

di sararicci - venerdì 17 settembre 2004 - 5850 letture

A Lucca fino a sabato 18 settembre 2004 c’è il Primo Stage Europeo degli Esordi (www.unounoprima.it), grazie a Uno Uno Prima. Il che significa che opere prime di giovani europei, artisti nei campi della videoarte, del cinema, della fotografia, della musica, della danza, del teatro, della poesia trovano il loro momento di nascita proprio qui in città.

Nelle splendide cornici della Fondazione Ragghianti in S.Micheletto (dove, ricordiamo, è ancora visibile fino al 10 ottobre la mostra fotografica "Toscana - Gente e Territorio" di G. Berengo Gardin), di Palazzo Ducale, della chiesa di via S. Nicolao, del teatro a San Girolamo. Anche il cinema Astra mette a disposizione la propria sala per la proiezione di film.

Le giornate si susseguono dense, colme di eventi e cronicamente in ritardo sulla tabella di programmazione. Le prime creazioni, assetate di luce, si prendono tutto lo spazio e il tempo di cui hanno bisogno, e sta bene così. Anche a scapito delle pause pranzo e delle ore di sonno.

L’incontro delle 12 di oggi con gli autori delle opere di ieri, s’è aperto con il consueto riepilogo da parte di Giuseppe Bertolucci, ideatore della manifestazione. Riepilogo e suggerimento per la prosecuzione che ha adoperato come linguaggio quello del cinema. I due minuti finali di "Francesco Giullare di Dio" di Rossellini proiettati nella Sala Ademollo di Palazzo Ducale, in cui i fratelli di Francesco partono a predicare per il mondo. Ma in quale direzione dovranno andare? La v e r t i g i n e è la soluzione. Francesco li fa girare su sè stessi ad occhi chiusi, finchè non perderanno l’equilibrio e cadranno a terra. Nella direzione in cui cadranno, quella sarà la via del loro cammino.

Così è il senso di vertigine che dà l’immersione totale e se si vuole anche poco cosciente che anima queste quattro giornate. Piene di volti e di voci, di luci e di ombre, ricche di spunti, frenetiche e intense, in una babele di lingue (romanze e con un po’di inglese mai madrelingua) e linguaggi che rendono tutto ancora più caleidoscopico. Da qui partirà un amalgama di sensazioni ed esperienze che potrà diffondersi in ogni direzione, anche se al momento appare caotico e indeterminato, dato che in soli quattro giorni non c’è tempo perchè sia metabolizzato.

Tra suoni rumori immagini gesti parole poesia prende forma un’espressività che trova finalmente spazio per farsi vedere. Quattro giorni di nascite e di momenti di incontro con i grandi (Emir Kusturica, William Klein, Michelangelo Pistoletto...), preziosi e irripetibili per chi crea e chi riceve la creazione. Preziosi come la fiducia nei giovani (espressa da Lidia Ravera come portavoce dell’intento di questo stage), che è sempre più rara in questa società, dove "chi non c’è ancora rischia di non esserci mai perchè chi c’è già non si sposta".

E invece, dopo Uno Uno Prima, chi non c’era ancora adesso c’è.


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