Sfogliando la Russia - 2
Periodico di segnalazione delle novità editoriali russe a cura di Daniela Barsocchi
"….e lettura, lettura nonostante il capogiro…" (Boris Pasternak)
- Vasilij Aksenov “I piani alti di Mosca”, Traduzione di Emanuela Guercetti – Ed. Baldini Castoldi Dalai 2009, pagg. 359, 18,00 €
L’azione di questo sorprendente romanzo si svolge tra il 1952 e il 1953 e ha come centro deputato uno dei sette grattacieli di Mosca, voluti da Stalin negli anni ’30: quello destinato a residenza dei benemeriti della patria socialista. I personaggi principali della fabula Aksenoviana sono i benemeriti che abitano al 18° piano: uno scienziato che lavora in un segretissimo laboratorio nucleare, la moglie insegnante di storia dell’arte e attivista del partito, e la figlia, bellissima studentessa universitaria, leader della Gioventù comunista e entusiasta ammiratrice di Stalin; allo stesso piano viene ad abitare un poeta, eroe della guerra patriottica, spesso di notte chiamato al telefono da Stalin, che ammira i suoi versi e con lui beve vodka e conversa benevolmente; e vi capita di tanto in tanto un altro misterioso eroe sedicente ammiraglio. Ma niente è come sembra e tutto cambia. Lo stile stesso della scrittura accompagna l’evolversi della storia: brillante e ironico nella evocazione della tranquilla vita della gioventù dorata dell’era sovietica, diviene sempre più tagliente nell’incalzare di accadimenti incredibili e di radicali trasformazioni di personaggi. La facoltà affabulatoria di Aksenov è strabiliante, la sua scrittura vivace è resa ancor più affascinante dalla ricchezza di citazioni letterarie e musicali (e non solo: di un tramonto moscovita evoca colori amati da Kandinskij). Una lettura che appassiona e il merito di farla gustare anche in italiano è dell’ottima traduzione di Emanuela Guercetti. Cristina Lopez
- Varlam Šalamov “Alcune mie vite”. Documenti segreti e racconti inediti, a cura di Francesco Bigazzi, Sergio Rapetti e Irina Sirotinskaja, Traduzione di Valerio Evangelisti, Ed. Le Scie/Saggistica Mondadori 2009, pagg. 304, 25,00 €
E’ la sconvolgente raccolta di documenti sui tre processi subiti da Šalamov: il primo nel 1929, a ventidue anni, accusato di essere "elemento nocivo" per essersi opposto al crescente strapotere dell’apparato burocratico del partito unico, il secondo nel famigerato 1937, con una condanna a cinque anni di deportazione alla Kolyma come "controrivoluzionario" e il terzo nel 1943 con una terza condanna a dieci anni di lavori forzati più cinque anni di privazione dei diritti civili per propaganda antisovietica. Nel volume, oltre ai ricordi di Šalamov stesso relativi ai processi, c’è un dossier delle lettere delatorie sullo scrittore. Un tassello fondamentale per conoscere il sistema del GULAG. Fausto Malcovati
- Maksim Gork’ij “Infanzia”, Traduzione di Emanuela Guercetti, Introduzione di Erica Klein, Ed. BUR 2009, pagg. 299, 10,00 €
Maksim Gork’ij, pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov, scrisse “Infanzia” nel 1913. Il romanzo breve è il primo di una trilogia autobiografica che comprende “Fra la gente” e “Le mie università”. Rimasto orfano del padre a soli cinque anni il piccolo Aleksej viene ospitato in casa del nonno materno, un vecchietto dagli occhi verdi e penetranti che gli incutevano terrore. Alla disciplina durissima imposta dal nonno attraverso frustate e violenze per “far sì che i tormenti inflitti fossero garanzia di una crescita sana e di rettitudine in età adulta” si opponeva la dolcezza e la bontà della nonna che, attraverso il racconto di infinite fiabe, poemi, canzoni e storie di briganti insegnava al nipote che tutto aveva un posto preciso e una giustificazione, tranne gli scarafaggi che lei non capiva e temeva. E un posto preciso e importante nel romanzo lo ha senz’altro la “stufa” sulla quale e dalla quale negli interminabili giorni feriali, quando anche il dolore è una festa e l’ incendio una distrazione, il piccolo Aleksej osserva il microcosmo della sua famiglia già con quello sguardo acuto e attento con cui, in seguito, adulto e scrittore Maksim Gork’ij osserverà l’umanità. Daniela Barsocchi
E inoltre……Suggerimenti per chi vuole saperne di più sulla Russia, da altri punti di vista
- Alessandro Vitale, Giuseppe Romeo “La Russia postimperiale: la tentazione di potenza”, Ed. Rubbettino 2009, pagg. 241, 19.00 €
La Russia postimperiale contemporanea, entità statale ritagliata nel 1991 “per differenza”, “ex negativo” dal tessuto dell’Impero sovietico, sta cercando con ogni evidenza di riaffermare un suo ruolo significativo nella politica internazionale del nuovo Millennio. La Russian global resurgence si manifesta con una politica estera assertiva, condotta dalla classe politica del Cremlino in gran parte in continuità con la lunga storia imperiale precedente e con in più l’odierno rifiuto di vedersi relegata a guida di una mera potenza regionale di rango internazionale “minore”. La sospensione fra un’identità imperiale perduta e una statuale-nazionale molto difficile da acquisire e da consolidare, in particolare in Russia e per le sue caratteristiche storiche, provoca imponenti tensioni, potenzialmente disgregatrici per lo Stato territoriale, sottoposto a forze d’attrazione esterne e crea costanti difficoltà di controllo politico. L’analisi della dimensione interna del processo di consolidamento della nuova Russia, della sua politica estera e dei rapporti internazionali con l’Occidente Euro Atlantico dopo gli “allargamenti” a Est, cerca di fornire una chiave di lettura della realtà di un Paese ancora una volta, malgrado la perdita della sua storica natura imperiale, insistente protagonista delle relazioni internazionali contemporanee. Alessandro Vitale
> For further informantion: www.associazioneitaliarussia.it
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