Roma, 26 ottobre 2024: Università "La Sapienza". Premi Nobel per la pace contro il nucleare
Università "La Sapienza". Premi Nobel per la pace contro il nucleare. Università "La Sapienza" di Roma. Facoltà di Lettere e Filosofia. Corso di Laurea Sociologia del Turismo. Premi Nobel per la pace contro il nucleare .
In collaborazione con FARO DI ROMA
Lezioni sul libro: I Partigiani della pace. Tema: Premi Nobel per la pace contro il nucleare. Con gli Autori: Laura Tussi e Fabrizio Cracolici.
Sabato 26 Ottobre 2024 ore 11.00.
Nell’Appello di Stoccolma del 1950 i Partigiani della pace proclamano: «Noi esigiamo l’assoluto divieto dell’arma atomica. Noi consideriamo che il governo il quale utilizzasse contro qualsiasi paese l’arma atomica, commetterebbe un crimine contro l’umanità e dovrà essere considerato come criminale di guerra». Oggi come allora, sono innumerevoli gli attivisti che si impegnano per creare ambiti e percorsi di pace, ossia comunità sociali in costante dialogo con persone di ogni credo politico e religioso.
Oltre alle interviste esclusive a Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Vittorio Agnoletto, che ci danno il quadro politico e culturale nel quale l’accelerazione ed estensione della guerra – di cui in questo 2024 stiamo vedendo le estreme conseguenze – hanno potuto svilupparsi, in questo libro troviamo idee e proposte per contrastare le dinamiche dei conflitti armati e le conseguenze politiche, economiche e morali e etiche.
Perché la pace è una dimensione non solo interiore, ma terrena che comporta sia l’assenza di guerra, sia soprattutto l’accordo e l’amore tra persone, genti, popoli e minoranze.
"Le nostre società non restano indenni all’esaltazione armata della supremazia dei valori occidentali sul resto del mondo: alla fine crescono l’intolleranza e un sempre più brutale autoritarismo verso chi dissente o protesta. Ecco allora che le due parole, partigiani e pace, definiscono anche i due terreni di lotta che abbiamo di fronte" (Giorgio Cremaschi)
Laura Tussi, docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale e ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica.
Fabrizio Cracolici si occupa di ricerca storica contemporanea ed è nipote di Ignazio Cracolici, capostazione ferroviario, inviato al confino in Istria durante il ventennio, per aver ripudiato il fascismo.
Paolo Ferrero ha scritto la prefazione; Giorgio Cremaschi l’introduzione. Con l’organizzazione e la presenza attiva del Chiarissimo professor Salvatore Izzo e con la collaboratrice dottoressa Chiara Lonardo. Un ringraziamento agli studenti.
Per maggiori informazioni: Salvatore Izzo e Luciano Vasapollo, link.
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