Osservatorio sui Balcani: newsletter n° 44/2008
Un utile strumento per conoscere in maniera approfondita l’Europa dell’Est
Primo piano
Obama
“Sarà in grado Obama di cambiare il mondo?” titola in prima pagina il quotidiano croato Jutarnji list all’indomani delle elezioni Usa. Sullo sfondo un fotomontaggio con il nuovo presidente vestito da Superman. “Cambiamento”, “nuovo”, “epocale” sono alcuni tra i termini più utilizzati su tutta la stampa dei Balcani e del mondo.
Ma se in molti concordano sul fatto che l’arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca sia molto importante per il futuro delle relazioni transatlantiche e internazionali, gli analisti del sud-est Europa non prevedono cambiamenti significativi nella politica estera Usa verso l’area.
I Balcani non costituiscono una priorità di Washington: quest’ultima vuole una graduale stabilizzazione e, infine, il disimpegno. Ma anche se la regione è decisamente diversa rispetto a dieci anni fa, c’è ancora molto da fare. E questo pone la questione del futuro impegno degli Stati uniti. Su Osservatorio un commento e le prime pagine di tutti i quotidiani dell’area.
Lunedì 10 e martedì 11 novembre si tiene a Vienna il convegno di Osservatorio Balcani e Caucaso "Dealing with the past and reconciliation processes in the Western Balkans". Potrete seguirlo in diretta web all’indirizzo: www.osservatoriobalcani.org/vienna2008
Notizie
Conto alla rovescia
[Tanya Mangalakova] "Kremikovtzi", mastodontica acciaieria già gloria dell’industria socialista bulgara, dopo anni di gestione fallimentare e privatizzazioni selvagge rischia di chiudere i battenti. Migliaia i lavoratori a rischio, solo un investitore serio potrebbe cambiare quella che sembra una fine annunciata
La Moldavia davanti alla corte
[Iulia Postica] I problemi di giustizia interna e di cattiva legislazione spingono molti cittadini moldavi e stranieri a rivolgersi alla Corte europea dei diritti umani. Molte le cause in esame e più di un centinaio quelle già perse
Poteri in conflitto
[Marjola Rukaj] Da qualche settimana il parlamento albanese somiglia ad un’aula di tribunale. Ancora una volta il bersaglio delle accuse dell’opposizione è il premier Sali Berisha. La questione, però, questa volta ha coinvolto la magistratura, traducendosi in un vero e proprio conflitto istituzionale
La scuola Marubi
[Artan Puto] Insegnare a fare cinema ai giovani albanesi: è questo l’intento di Kujtim Çashku, regista e autore, tra gli altri, del film “Colonnello Bunker”. Per farlo ha fondato la scuola cinematografica Marubi, di cui oggi è direttore, la cui sede si trova all’interno dell’ex Kinostudio di Tirana
I turchi in Europa
[Anita Clara] Il bilancio di un progetto biennale di scambi economici e culturali tra Friuli Venezia Giulia e Turchia avviato dalla regione su iniziativa dell’associazione Europa Cultura. Nostro resoconto
Esercizi di memoria
[Andrea Rossini] Il ricordo della Seconda guerra mondiale in Croazia, dal periodo jugoslavo ad oggi. Le trasformazioni degli anni ’90. Jasenovac, Bleiburg, la giornata della lotta antifascista e l’esodo degli italiani: intervista con Vjeran Pavlaković
Nella tempesta dei mercati
[Jadranka Gilić] Gli economisti negli Stati Uniti e nell’Unione europea annunciano che la crisi in atto potrebbe essere la più grande dopo quella del 1929. Ma in Montenegro se ne parla poco. E intanto il governo salva una banca della quale il premier è azionista
Obama vs McCain: con chi stanno i Balcani?
[Risto Karajkov] A poche ore dal voto per le presidenziali USA, l’impressione generale è che nei Balcani non vi sia una particolare predilezione per uno dei due candidati anche se sembra emergere un sentimento a favore di Obama
Risoluzione 819
[Nicola Falcinella] Il pubblico del Festival di Roma premia “Risoluzione 819”, il film di Giacomo Battiato sul massacro di Srebrenica. Una produzione italo-francese con le musiche di Ennio Morricone. Dal nostro inviato
Kosovo: l’ossessione della storia
Un reportage dal Kosovo del post-indipendenza. La difficile transizione tra la missione Onu e quella europea, l’economia sommersa, le contraddizioni all’interno delle enclaves serbe. E una visione del passato divenuta vera e propria ossessione
Vojvodina: la nuova carta
[Ana Ljubojević] In Vojvodina, regione settentrionale della Serbia, approvato un nuovo statuto. Per la compagine al governo regionale un nuovo passo verso un decentramento di matrice europea, per l’opposizione la prima mossa verso la secessione
Un sentimento bosniaco
[Dario Terzić] La storia della sevdah, dalle lontanissime origini fino ad oggi. Il legame con la tradizione e il lento movimento di trasformazione verso idee e sonorità nuove. Le canzoni, gli interpreti, gli strumenti di questa musica malinconica, tipicamente bosniaca
Osservatorio Caucaso
Armenia-Turchia, il dopo-partita
[Kristine Gasparyan] L’apertura nelle relazioni tra Turchia e Armenia offre una speranza di dialogo e nuovi ruoli per i due paesi nello scenario caucasico
Tra le macerie
Da Tbilisi a Gori, fino a Ergneti, ultimo paese georgiano della zona di sicurezza, vicino al confine con l’Ossezia del sud: una vera e propria zona morta. Il reportage di Olga Allenova giornalista russa di Kommersant
Appuntamenti
Dealing with the past and reconciliation processes in the Western Balkans Convegno internazionale annuale di Osservatorio Balcani e Caucaso. Diretta web 10 e 11 novembre 2008 VIENNA (A)
Caucaso meridionale: opportunità d’affari per le imprese italiane in Armenia, Azerbaijan, Georgia Giornata di lavoro dedicata al Caucaso meridionale 12 novembre 2008 ROMA
Perdono e riconciliazione: i dilemmi del post-conflitto Appuntamento nell’ambito di "Magnanimità", cinque giorni di incontri, spettacoli, lezioni, mostre, dibattiti 14 novembre 2008 SIENA
Opportunità
Corso di danze balcaniche
Mediterraneo Folk Club - Laboratorio di studio e di ricerca sulle culture popolari organizza un corso di danze balcaniche condotte dal docente Zoran Tatalovic. Tatalovic è nato a Sombor (città situata nel distretto di Backa occidentale, nel nord-ovest della provincia autonoma della Vojvodina, al confine con l’Ungheria e la Croazia) dove ha vissuto fino all’età di 26 anni. Nella sua città d’origine - già dall’età di 10 anni - ha fatto parte del “Centro di Cultura”, dove ha imparato le danze tradizionali popolari della sua Regione e dell’intera Penisola balcanica. Ora vive a Trieste e, anche qui, ha continuato a danzare presso il Centro Culturale della Comunità Serbo Ortodossa, sia come amatore che come esperto del patrimonio delle danze tradizionali, della musica e dei costumi della sua terra. L’appuntamento è a Trieste tutti i venerdì dalle 21:00 alle 22:30 presso la Palestra Liceo “Dante Alighieri” in via Giustiniano 7. Info: Mediterraneo Folk Club - email: medfolkclub@hotmail.com
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