La vergogna di Londra
Da Klajdi Gjondedaj
Per gentile concessione di AlbaniaNews
In attesa del countdown per i giochi olimpici di Londra 2012, la città assomiglia alla realtà del videogioco famoso GTA (Grand Theft Auto). Vivere Londra questi giorni senza discutere tra amici per l’accaduto e’ impossibile. Klajdi Gjondedaj, uno dei collaboratori di Albanianews, che attualmente si trova a Londra, ci ha inviato il suo punto di vista.
La vergogna di Londra
Cominciò tutto 4 giorni fa, (sabato sera) nel quartiere di Tottenham (nord di Londra). Una manifestazione pacifica che finisce male per un ragazzo nero che viene ucciso dagli agenti di polizia. Nel week end la situazione degenera ulteriormente e i quartieri sembrano in mano alle gang, che si espandono a macchia d’olio. Il secondo giorno, sembra che i teppisti abbiano obiettivi precisi: danno fuoco alle vecchie case dei quartieri, distruggono auto, saccheggiano negozi di valore. A tutto il miscuglio, già di per sé esplosivo, si aggiungono anche gruppi anarchici londinesi.
Cerchiamo tutti di capire qualcosa di più e magari qualcuno che racconti le motivazioni. Questo non succede. Domenica notte la mappa si sposta nel quartieri di Chingford Mount, Enfield, Islington, Oxford Circus, Ponders End, Walthmstow (queste sono le zone “meno distrutte”). Lunedì notte la mappa continua con la parte di Ealing Broadway, Clapham Junction e Lewisham. Martedì non più solo i quartieri di Londra, ma anche le altre città come Birmingham, Manchester, Liverpool. Ad una famiglia che abitava nel Crouydon e gestiva un alimentari da oltre 140 anni, hanno distrutto tutto nell’arco di un paio d’ore, per capire le proporzioni della cosa.
In tutto questo marasma, c’è la certezza, che il tutto sia cominciato proprio nei quartieri più poveri di Londra. In questi posti, dove spesso si vive nella miseria, la soluzione dell’assistenza sociale statale, sembra non essere più sostenibile per le generazioni giovani che si sentono del tutto prive di futuro.
La costante ormai, anche in questi casi è la tecnologia. I rivoltosi londinesi hanno comunicato e coordinato le loro azioni grazie al servizio Blackberry Messenger, uno dei pochi che consente lo scambio di messaggi istantanei in modo gratuito, a differenza di iphone ed android. Anche nella tecnologia la diseguaglianza si fa sentire. Il gratuito servizio di BBM e il minor costo di un Blackberry sono diventati l’arma dei giovani disillusi della City.
Secondo lo studio Ofcom della scorsa settimana, l’iPhone è più popolare tra le persone di 25-34 anni, mentre BlackBerry è il favorito di ben il 37% del gruppo dei 16-24 anni e il 37% del gruppo 12-15 anni, proprio a causa del libero servizio BlackBerry Messenger.
Le immagini scorrono in tutte le tv qui a Londra, chiaramente in HD. Tutto ciò a riflettere molto. Ormai sembra che attraversiamo un momento di “deprivazione economica”. Non c’è abbastanza investimento nell’istruzione pubblica, aumenta l’ossessione per i beni di consumo, e la moralità della cosiddetta elite, vacilla sempre di più, facendo sentire pesantemente la distanza dalla parte disagiata della società.
La logica ti fa sudare per cercare risposte… se la violenza è senza senso come la società del consumismo lo e’ , allora le persone che hanno un lavoro mal pagato lavoreranno comunque sempre di più per guadagnare qualcosa extra in modo da consumare sempre di più; perché alla fine dei conti è a questo che ci spinge questo modello. Forse siamo arrivati al punto da dover ridiscutere il concetto di “credito”, per altri “debito”. A questo ci devono portare le riflessioni, perché onde violente miste a scontento diffuse, sicuramente saranno una costante nel futuro in tutti i paesi.
Forse a pensare bene, tutto commincia dai genitori, dare ai bambini soldi per impedire loro di pensare al di là di denaro. Non che le bande, la mafia, e il governo e banchieri sono diversi. Lo so… non sono un granche nei conclusioni.
Non penso che si tratta di "razza", anche se i ragazzi di colore hanno presso l’iniziativa di “brucciare la citta”. Ma coloro che sono stati incoraggiati da una cultura del consumo che stimola il senso del diritto. Sappiamo tutti che la “sottocultura rap” (dove i gang’s spesso prendo come esempio) è materialista. Ma ha fatto i soldi a chi l’ha promossa.
Questo senso di precarietà e mancanza di futuro, in una società che ci sottopone al lavaggio del cervello e ci indica il modello consumistico come dominante, forse non riesce più a reggere il sistema per cui sembra che ognuno abbia diritto a diventare famoso subito. D’altronde il sistema dominante ha sempre proiettato il modello del ricco (“cool lifestyle”), in quanto ha la possibilità di “consumare” beni di lusso, ai quali tutti devono avere il diritto di aspirare.
I giovani immigrati si integrano più facilmente dei loro genitori, che pian piano perdono autorità sui loro figli. Questo perche i figli imparano più facilmente la lingua; si muovono meglio nella città; non vogliono più essere dei “perdenti” come le loro famiglie che vivono con lo status di rifugiati politici e non sempre possono appagare I desideri dei figli. In molti video, vediamo ragazzi e ragazze, figli di immigrati (2nda generazione), che bevono alcol appena rubato in un negozio e odiano i ricchi.
Adam Smith, sottolineava che: non è possibile che una società ordinata e ben costituita possa svilupparsi ed evolversi se una considerevole parte dei suoi cittadini vive in condizioni miserabili e, di conseguenza, diventa pericolosa. Ecco, la classe dirigente inglese, ma no solo, deve essere in grado di dare risposte che vadano nella direzione di un futuro migliore per tutti quanti, condannando senza remore tutti coloro che il contratto sociale invece non lo rispettano.
Nel frattempo i mercati azionari cadono. La civiltà occidentale è sul punto di un declino economico e politico, che quasi certamente porterà a nuove violenze e non solo a Londra. Fino ad oggi abbiamo vissuto in un economia farsa, una gigantesca bolla economica/immobiliare/finanziaria che ci ha fatto credere di poter vivere per sempre al di sopra delle nostre possibilità,a prescindere dalla reale economia. A Londra vivono 12 milioni di persone e si sentono all’incirca 22 lingue diverse. Questo la rende un città decisamente multiculturale. È una delle città metropolitane più dinamiche del pianeta, e al pari di altri simili rimane comunque anche la più sicura in assoluto, nonostante tutto.
La capitale rimane sempre sincronizata quella del famoso detto londinese “if you’re tired of London, you’re tired of life”.
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