La Tunisia non è un luogo sicuro per le persone soccorse in mare

Unione europea e Italia devono interrompere la cooperazione con le autorità tunisine responsabili di gravi violazioni dei diritti umani.

di Amnesty - mercoledì 9 ottobre 2024 - 372 letture

A causa delle gravi violazioni dei diritti umani commesse contro le persone migranti, rifugiate e richiedenti asilo, in particolare verso quelle razzializzate, la Tunisia non può essere considerata un luogo sicuro per lo sbarco delle persone soccorse in mare.

È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International Italia, insieme ad altre Ong*, in un appello appello all’Unione europea e agli stati membri per chiedere di interrompere ogni cooperazione con le autorità tunisine.

Nonostante la Tunisia sia firmataria della Convenzione sui rifugiati del 1951, non esiste nel paese un sistema nazionale di asilo. Inoltre, organizzazioni e inchieste giornalistiche hanno accusato le autorità tunisine di aver abbandonato centinaia di persone migranti e rifugiate in aree desertiche ai confini con Libia e Algeria, praticando espulsioni collettive che mettono a rischio la vita delle persone coinvolte e violano il principio di non respingimento.

La cooperazione tra l’Unione europea e la Tunisia per il controllo delle persone migranti sta contribuendo a queste violazioni. Con il Memorandum d’intesa di luglio 2023, l’Unione europea ha promesso un miliardo di euro al governo tunisino, di cui 105 milioni destinati alla gestione delle frontiere, in cambio del contenimento delle partenze verso l’Europa. Questo accordo, che replica le politiche attuate con la Libia, rischia di esporre ulteriormente persone migranti e rifugiate a gravi violazioni, compresi arresti arbitrari, lavori forzati e torture.

Le organizzazioni umanitarie e per i diritti umani hanno denunciato inoltre episodi di violenza e violazioni dei diritti umani durante le intercettazioni in mare da parte delle forze tunisine, che hanno messo a rischio la vita delle persone soccorse.

“L’Italia sta avendo un ruolo da protagonista all’interno del Memorandum, con l’invio, lo scorso agosto, di tre motovedette consegnate alla guardia costiera tunisina, cui dovrebbe seguire un altro invio a gennaio. Chiediamo al governo italiano di interrompere immediatamente la cooperazione con la Tunisia per non rendersi complice di violazioni dei diritti umani. Le operazioni di soccorso in mare devono rispettare pienamente il diritto umanitario internazionale: sulla base delle convenzioni internazionali i paesi membri, Italia in primis, devono assicurarsi che le navi di soccorso non portino le persone in Tunisia, ma le sbarchino nel primo porto sicuro”, ha dichiarato Serena Chiodo, coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia

* Comunicato congiunto di:

Afrique-Europe Interact
 Alarme Phone Sahara (APS)
 All Included Amsterdam
 Amnesty International
 Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI)
 Association CALAM
 Association for Justice, Equality and Peace
 Association Lina Ben Mhenni
 Association Marocaine d’aide des Migrants en Situation Vulnérable (AMSV)
 Association pour la promotion du droit à la différence (ADD)
 Association Sentiers-Massarib
 Association tunisienne de défense des libertés individuelles
 Aswat Nissa
 Avocats Sans Frontières (ASF)
 BAOBAB EXPERIENCE
 Campagna LasciateCIEntrare – MaipiuCIE
 Carovane Migranti
 CCFD-Terre Solidaire
 Chkoun? Collective
 Comité de Sauvegarde de la LADDH
 Comité pour le respect des libertés et des droits de l’Homme en Tunisie (CRLDHT)
 CompassCollective
 Damj – l’Association Tunisienne pour la justice et l’égalité
 Dance Beyond Borders
 EMERGENCY
 Fédération des Tunisiens pour une Citoyenneté des deux Rives (FTCR)
 Fédération Internationale pour les Droits Humains (FIDH)
 Forum Tunsien pour les Droits Economiques et Sociaux (FTDES)
 FUNDACION SOLIDAIRE
 Human Rights Watch
 Intersection pour les droits et les libertés
 iuventa-crew
 L’association Tunisienne pour les Droits et les Libertés (ADL)
 La Cimade
 LDH (Ligue des droits de l’Homme)
 Maldusa
 Médecins Sans Frontières
 MEDITERRANEA Saving Humans
 Melting Pot Europa
 migration-control.info project
 Migreurop
 Missing Voices (REER)
 Mission Lifeline International e.V.
 PRO ASYL Bundesweite Arbeitsgemeinschaft für Flüchtlinge e.V.
 r42-SailAndRescue
 Reclaim the Sea
 Refugees in Libya – APS
 Refugees Platform In Egypt (RPE) منصة اللاجئين في مصر
 Resqship
 SALVAMENTO MARITIMO HUMANITARIO -SMH
 SARAH Seenotrettung gUG
 Sea-Eye e.V.
 Sea-Watch e.V.
 Search and Rescue Malta Network
 Seebrücke
 SOS Humanity e.V.
 SOS MEDITERRANEE
 Statewatch
 Union des diplômés-chômeurs (UDC)
 United4Rescue – Gemeinsam retten e.V.
 Univ. of Southern California Gould School of Law Immigration Clinic
 Watch the med Alarm Phone

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