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Iai: Frattini, al via la strategia europea per la macroregione Adriatico-Ionica

Roma, 5 maggio 2010

di Emanuele G. - lunedì 10 maggio 2010 - 1123 letture

‘’Per realizzare un vero salto di qualità abbiamo bisogno di una strategia europea per l’Adriatico e l’Ionio, una strategia che comprenda tutti i paesi della regione’’’, e cio’ in sintonia con “l’approccio dell’Ue alle macro-regioni’’, una ‘’filosofia con cui l’Italia e’ pienamente d’accordo”. Il ‘’processo potrebbe essere completato nel 2014 quando prima la Grecia e poi l’Italia eserciterà la presidenza dell’Ue’’. Lo ha dichiarato il Ministro Franco Frattini che ha presieduto ad Ancona i lavori del XII Consiglio dell’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) conclusi con un documento nel quale si afferma la necessità di creare le condizioni politiche e istituzionali affinché vadano a buon fine progetti di avvicinamento e negoziati di adesione e preadesione di quei paesi già molto vicini all’Europa, come la Croazia e di quelli che – a vari stadi- ne sono più lontani, come Albania e Bosnia o Serbia e Montenegro. Un obiettivo che l’Italia (Presidente di turno uscente della IAI) persegue assieme agli altri due membri dell’Iniziativa, Slovenia e Grecia, che nell’Ue già ci sono.

A dieci anni dalla fondazione dell’Iniziativa, la dichiarazione finale di Ancona ‘’riafferma che il futuro dell’Europa sud-orientale e’ all’interno dell’Unione europea’’ e sottolinea la necessità di accelerarne il processo attraverso passi vanti concreti come la liberalizzazione dei visti per Albania e Bosnia-Erzegovina’’.

Nel documento si evidenzia ‘’l’importanza della cooperazione intergovernativa nel bacino adriatico-ionico come strumento per uno sviluppo bilanciato e sostenibile nella regione’’ e si guarda con entusiasmo alle ‘’specifiche strategie dell’Ue mirate allo sviluppo di Macro-regioni’’, come quella già esistente nel Mar Baltico, di quella danubiana, in via di costituzione, e di quella adriatico-ionica a cui puntano, per il 2014, i membri della IAI e per la quale l’Italia lavora gia’ da tempo.

La IAI – ha sottolineato Frattini - ‘’ha facilitato il passaggio da un’era di conflitto e di confronto ad una di dialogo e di collaborazione, ed ha individuato gli interessi comuni dei paesi della regione, dando concretezza e contenuto alla prospettiva europea’’. Secondo Frattini ‘’la regione adriatico-ionica ha tutte le premesse per agire come una macro-regione per la quale un approccio strategico basato su problemi comuni e opportunità deve essere sviluppato. Una macro regione – ha aggiunto Frattini – con la capacità di interagire, senza duplicazioni , e creare sinergie con le altre macroregioni europee’’. Il progetto di macro regione, a giudizio del Ministro, si muove sulla strada dell’avvicinamento dei Balcani occidentali all’Europa. ‘’Nella mia recente visita a Sarajevo, Belgrado e Pristina – ha ricordato Frattini – ho trasmesso un messaggio politico chiaro: l’accoglienza dei paesi balcanici e della Turchia nella famiglia europea e’ una sfida da cogliere e vincere, se l’Unione vuole veramente svolgere un ruolo di più alto profilo nel mondo. Se si mira a esercitare una maggiore influenza nel Caucaso, in Asia centrale, in Medio Oriente e nel Mediterraneo. Se si vuole recuperare competitività economica e garantire sicurezza energetica’’.

La Conferenza che la presidenza spagnola dell’UE, in accordo con l’Italia si appresta a tenere a Sarajevo, nel prossimo giugno, ‘’è la conferma – ha detto Frattini –che rafforzare la cooperazione regionale e l’integrazione dei Balcani occidentali con l’Unione europea sono due facce della stessa medaglia’’.

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