Guatemala: la liberazione di Virginia Laparra è un trionfo contro l’ingiustizia
Il 3 gennaio un giudice di Città del Guatemala ha autorizzato la scarcerazione immediata di Virginia Laparra, ex procuratrice dell’ufficio speciale della procura del Guatemala per la lotta all’impunità.
Ana Piquer, direttrice di Amnesty International per le Americhe, ha dichiarato: “Virginia Laparra non avrebbe dovuto trascorrere nemmeno un giorno in carcere. La notizia della sua scarcerazione, dopo quasi due anni vissuti come prigioniera di coscienza, è motivo di grande gioia, poiché ora potrà finalmente riabbracciare i suoi cari. La sua liberazione è un primo passo verso la fine delle terribili violazioni dei diritti umani che ha subito in risposta al suo straordinario lavoro come procuratrice anticorruzione“.
“Tuttavia, siamo dispiaciuti che Virginia Laparra rimanga condannata per un crimine che non ha commesso e debba andare incontro ad un altro processo infondato, a causa dell’uso deplorevole della criminalizzazione contro decine di persone che, come lei, hanno guidato la lotta contro l’impunità. Amnesty International ribadisce il suo appello alle autorità del Guatemala affinché pongano immediatamente fine all’abuso del sistema di giustizia penale per molestare, intimidire e punire giudici, procuratori, difensori e difensore dei diritti umani e giornalisti“, ha proseguito Piquer.
- Virginia Laparra
Il 28 novembre 2022, Amnesty International aveva dichiarato l’ex procuratrice prigioniera di coscienza, essendo giunta alla conclusione che la sua detenzione era dovuta esclusivamente al suo lavoro per i diritti umani come capo dell’ufficio speciale della procura per la lotta all’impunità a Quetzaltenango. L’organizzazione per i diritti umani aveva pertanto iniziato a chiedere la sua scarcerazione immediata e incondizionata. Nel maggio 2023, il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie aveva constatato l’arbitrarietà della detenzione di Virginia Laparra, sottolineando la necessità della sua immediata liberazione. Nel frattempo, la mobilitazione internazionale di migliaia di attivisti e attiviste per i diritti umani sul caso non aveva conosciuto tregua.
“Amnesty International sottolinea l’importanza della pressione internazionale in casi come quello di Virginia Laparra. La nostra mobilitazione, nelle Americhe così come nel resto del mondo, per chiedere la scarcerazione della ex procuratrice non si è mai fermata”, ha aggiunto Piquer.
La persecuzione penale infondata contro Virginia Laparra si è verificata in un contesto di attacchi contro una decina di persone coinvolte nelle indagini relative a casi di corruzione su vasta scala e di violazioni dei diritti umani. Secondo i dati dell’Unità di protezione dei difensori dei diritti umani del Guatemala, nel 2022 ci sono stati 3754 attacchi contro i difensori dei diritti umani e almeno 73 operatori giudiziari, giornalisti e attivisti sono stati costretti a fuggire in esilio.
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