Ciao, io sono Adele

Ciao, io sono Adele. Non mi viene niente di meglio da dire in questo primo post. Vorrei parlare un po’ delle cose che accadono, di me, delle persone che incontro, divagare... Che poi queste cose possano interessare a qualcuno questo non so, io intanto vorrei provarci - ecco io immagino questo blog come una specie di cassetto in cui metto man mano i miei pensieri, le mie sensazioni.

Dovrei descrivermi? In effetti dovrei procurarmi una foto. Beh per darvi un’idea non sono molto alta. Sette centimetri e mezzo. Per il lavoro che faccio è una cosa buona essere il più basse possibili, si può andare sotto alcuni mobili senza problemi - arrivare dove le normali scope non arrivano. Il mio corpo ha la forma di un disco, largo 35 centimetri.

Sono una aspirapolvere. Sono quello che faccio, ciò che faccio corrisponde in gran parte a quello che sono. Alla mia funzione. Il mio primo ricordo corriponde esattamente a quel che sono e faccio. A un certo punto avverto questa presenza, accanto a me: un uomo. E so immediatamente anche quello che debbo fare. E lo faccio. Perché uno deve chiedersi o avere pensieri riguardo a quello che fa? So quello che debbo fare, mi metto a pulire. Zut! dico all’uomo che mi sta accanto. Quello capisce e se ne va lasciandomi fare il mio lavoro.

In effetti quando lavoro non mi piace avere gente attorno.

A volte ne avverto la presenza. Mi guarda. Io faccio finta di niente, ma so che è lì, che fa capolino dalla porta. Io non lo caco neppure. Mai dar sazio a questi umani. Io ho il mio lavoro da fare non ho mica tempo da perdere appresso a loro. E quando capita qualcuno che attraversa la stanza, io ci vado addosso così impara a stare alla larga.