AL MEETING DI RIMINI 2010 LA PIÙ IMPORTANTE INIZIATIVA CULTURALE UNGHERESE ALL’ESTERO
Budapest, 23 giugno 2010
Ad una settimana dalla visita del Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, un’altra buona notizia per le relazioni italo-ungheresi: il Meeting per l’Amicizia fra i popoli (Rimini, 22-28 agosto) ospiterà una grande mostra su ”Stefano d’Ungheria. Fondatore dello Stato e apostolo della Nazione”.
Ieri mattina (22.06.2010) alle ore 11,30 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione della XXXI edizione del MEETING dal titolo ”Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. Al saluto inaugurale del direttore professore Salvatore Ettore, che ha sottolineato il grande contributo italiano che il Meeting diffonde nel mondo, è seguito l’intervento del dott. Sandro Ricci, direttore del Meeting, che ha presentato le origini e le ragioni del Meeting, nonché il ricco programma 2010 della manifestazione riminese.
Il professor György Domokos, direttore del Dipartimento di Italianistica dell’Università Cattolica Péter Pázmány, ha raccontato l’avventura e la sfida che assieme ad una ventina di suoi studenti ed amici volontari lo vede ideatore e curatore della mostra: rendere popolare ed attuale la figura di un re dell’anno 1000, riscoprirlo come comune patrimonio della tradizione europea. Il programma previsto dal prof. Domokos vedrà gli studenti ungheresi a Rimini (in lingua italiana) a presentare la mostra assieme ad altre guide volontarie italiane, realizzando così anche un bell’esempio di innovazione didattica.
A Rimini attenderà quindi gli oltre 800.000 visitatori del Meeting questa Europa dell’anno 1000, (presentata nella mostra su S. Stefano d’Ungheria) certa della sua identità cristiana e del suo comune destino politico, in cui il temuto popolo magiaro seppe integrarsi grazie alla fede del proprio sovrano. Per l’imponente numero di visitatori e per l’ampiezza dell’area occupata (900 metri quadri) quella di Rimini rappresenta la più importante iniziativa culturale all’estero dell’Ungheria per l’anno 2010.
”All’Europa odierna, incerta delle proprie radici, scossa da funesti lampi della finanza, timorosa delle culture e delle religioni dei popoli migranti, il messaggio di Santo Stefano e della millenaria storia d’Ungheria, che é anche una storia di integrazione di popoli, pare più che mai attuale” - ha sottolineato Filippo Farkas, presidente dell’associazione CDO Hungary - Alkotó Társasága, tra gli organizzatori della conferenza stampa di Budapest.
Ha portato il saluto dell’Ambasciata d’Ungheria in Italia il secondo segretario dr. Márk Aurél Érszegi sottolineando l’importanza strategica dell’approfondimento dei già buoni rapporti culturali italo-ungheresi.
Per maggiori informazioni: ufficiostampa.iicbudapest@esteri.it
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