A BREVE UN INCONTRO A ROMA TRA IL SERVIZIO DOGANALE RUSSO E L’AGENZIA DELLE DOGANE ITALIANE
Ancona, 10 ottobre 2011
A cura del Consolato della Federazione di Russia in Ancona
E’ trascorso un anno da quando nelle Marche, all’Interporto di Jesi, si è insediata – prima sede al mondo oltre a quelle esistenti in Russia in 231 città - la succursale dell’Ente Statale Federale Unitario (FGUP) ROSTEK, del Servizio Doganale Russo. Evento che, in un apposito messaggio inviato al Console Onorario della Federazione Russa di Ancona Armando Ginesi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio italiano Gianni Letta definì “un significativo risultato concreto di cui la possibilità di estendere le opportunità commerciali anche a realtà economiche in significativa crescita come la Bielorussia e il Kazakhstan, dove l’Italia già vanta importanti attività con ottime prospettive, rappresenta un eccellente valore aggiunto”. L’iniziativa fu voluta con grande determinazione dal Consolato Onorario della Federazione Russa di Ancona e sostenuta con convinzione dall’Ambasciata russa in Italia e dalla Camera di Commercio Italo-Russa di Milano. Nel giro di nove mesi dall’idea si passò all’apertura della sede diretta dal dott. Boris Olenich con la collaborazione del dott. Sergey Olenich e della dottoressa Eleonora Battistelli.
In questo anno la ROSTEK-Italia ha operato attivamente per studiare i meccanismi relativi ai trasferimenti delle merci dall’Italia alla Russia (nonché alla Bielorussia e al Kazakhstan), individuandone i punti di criticità. Ciò ha potuto fare grazie anche alla collaborazione decisa con alcune grandi aziende italiane presenti nel mercato russo, delle quali diverse sono marchigiane.
Ora la sintesi delle sperimentazioni effettuate si è tradotta in un progetto – denominato “Progetto Italia” – il cui scopo è di semplificare e velocizzare le modalità doganali relative al transito delle merci italiane in Russia, arrivando a ridurre lo svolgimento delle procedure in poche ore a fronte dei dieci-quindici giorni oggi occorrenti.
Ma forse l’obbiettivo più importante conseguito è che il “Progetto Italia” diventerà a giorni oggetto di discussione ufficiale da parte dei due servizi doganali (russo e italiano), i cui esperti si incontreranno a Roma il 26 ottobre prossimo per iniziare lo studio di un auspicabile “Corridoio verde” sul modello dell’unico esistente nella Comunità Europea ad Helsinki. L’incontro è stato preceduto da frequenti contatti tra la direzione generale del Servizio Doganale Russo e quella dell’Agenzia delle Dogane italiane, con la consulenza del Consolato di Ancona e dell’Agenzia italiana di ROSTEK.
Il Console Armando Ginesi ha espresso tutta la sua soddisfazione per il conseguimento di questo primo ma importantissimo risultato sottolineando la brevità del tempo occorso (meno di un anno) nonostante lo scetticismo – in certi casi anche la diffidenza e l’ostilità – con cui organismi pubblici e strutture private del territorio hanno dimostrato nei confronti della volontà del Consolato e di ROSTEK di dar vita al “Corridoio verde”. Eppure la sua realizzazione (che adesso diventa obbiettivo dei due governi nazionali e del loro rispettivi servizi doganali), oltre a rendere più agevole e veloce il transito delle merci, metterà anche fine ad un sistema piuttosto diffuso di corruttele e di operazioni illegali a cui ricorrono diverse aziende senza pensare ai grandi rischi, di varia natura, a cui vanno incontro.
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