Cosa
succede se una o più compagnie aeree decidono di
non atterrare a Fontanarossa? Cosa succede se le suddette
compagnie decidono anche di disinteressarsi del destino
dei passeggeri diretti a Fontanarossa?
L’umile cronista di Girodivite si avventura pericolosamente
nella fanghiglia dei disservizi aeroportuali. Seguiamolo
in un percorso indimenticabile da Bologna a Catania, passando
per Palermo.
Tappa numero 1. Aeroporto di Bologna. Ai banchi del check
in, un freddo comunicato di Meridiana informa l’utenza
che, a causa del perdurare della situazione di emergenza
per le ceneri dell’Etna, i voli per Catania vengono
trasferiti su Palermo. Tutto ciò, dice il comunicato,
si traduce in “disagi per l’utenza” dei
quali la compagnia si dispiace invero assai.
Versione in prosa: i voli per Catania non vengono semplicemente
“dirottati” su Punta Raisi, ma diventano anche
nominalmente voli per Palermo. Al Guglielmo Marconi di Bologna
il tabellone indica infatti, con il codice del volo (previsto)
per Fontanarossa, una partenza per Punta Raisi. Cosa vuol
dire? Significa che, arrivati a Palermo, i passeggeri per
Catania riceveranno i cordiali auguri di Buon Natale da
Meridiana e verranno abbandonati al loro destino.
Intervallo: volo Bologna-Palermo: l’aereo arriva
a Punta Raisi in anticipo. Il comandante sottolinea i dieci
minuti di anticipo con sadica soddisfazione, sapendo che
chi ascolta la comunicazione è in realtà diretto
a Catania, dove arriverà con ore e ore di ritardo
e a spese proprie.
Tappa numero 2. Aeroporto di Palermo. I passeggeri attendono
i bagagli. Si guardano attorno, sperando di scorgere un
cartello con qualche indicazione per raggiungere Catania.
Vengono distribuiti dei depliant. Curiosità e affanno
nell’aprire il plico, poi la delusione: comunicazioni
su iniziative natalizie di Meridiana. Un bagliore di speranza:
una voce femminile, ferma e rassicurante, parla di autobus
diretti Punta Raisi-Fontanarossa. La fonte della notizia
è una incantevole signorina che veste abiti griffati
Meridiana. Si tratta di una dipendente Meridiana? Forse
sì, o forse si tratta di un’attivista dell’Internazionale
Situazionista. La signorina diffonde la notizia dicendo:
“Sapete, proprio qui fuori ci sono degli autobus che
vi porteranno a Catania. Direttamente a Catania!”.
L’umile cronista di Girodivite ascolta e chiede conferma.
La signorina ripete quello che ha appena detto.
L’umile cronista di Girodivite si allontana soddisfatto,
ma poi sente la signorina che continua a parlare con una
collega: “Ma, sì, quegli autobus che abbiamo
visto l’altro giorno. Secondo me vanno a Catania.
Forse ci sono anche oggi. Boh?!”.
Per caricare i bagagli sul carrello bisogna inserire un
euro come al supermercato. Carichiamo i bagagli e andiamo
a cercare l’autobus per Catania. Nessuna traccia.
Chiediamo allo sportello dll’A.P.T. di Palermo. Ci
dicono che non esiste nessun autobus diretto per Catania.
Bisogna andare a Palermo, alla stazione ferroviaria, e da
lì a Catania.
L’umile cronista di Girodivite trova un autobus (euro
4.65) per la stazione ferroviaria. Non c’è
modo di riconsegnare il carrello per riprendere possesso
della moneta da un euro. La gente si lamenta, ma l’autobus
sta per partire e bisogna lasciare il carrello con la moneta
dentro. Un affarone per un avvoltoio che non sta aspettando
altro che il momento del raccolto. Lui sa dove portare i
carrelli, ma fa finta di niente. Quando l’autobus
parte, l’avvoltoio si lancia sulla preda. Complimenti
all’Aeroporto di Punta Raisi.
Tappa numero 3. Palermo città. C’è
anche lo sciopero nel settore trasporti urbani, e si vede.
La Sais, travolta dall’orda di etnei gentilmente riversata
su Palermo da Meridiana, perde il controllo. La linea Palermo-Catania
è richiestissima. In agenzia non sanno fare di meglio
che vendere biglietti per Catania senza fare troppo caso
all’effettiva possibilità di dare il posto
a sedere a tutti. L’autobus delle 19 “parte”
effettivamente alle 19, ma resta sul posto per mezz’ora
perché il traffico è completamente bloccato.
L’autobus delle 20.30 parte con una decina di persone
in piedi. In piedi per tutto il tragitto Palermo-Catania
(euro 11.62).
Arrivo. Alle 22.45 l’umile cronista di Girodivite
mette piede all’Aeroporto di Catania e bacia il sacro
suolo etneo. Aveva pagato un biglietto aereo (euro 256 A/R)
che prevedeva l’atterraggio a Catania alle 16.30.
S’è fatto un po’ tardi, ma in compenso
l’aereo è atterrato a Palermo con dieci minuti
di anticipo, e questo è davvero esaltante.
Grazie Meridiana.
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