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Tra poche ore saremo in tribunale contro ENI

Insieme a 12 cittadine e cittadini e a ReCommon abbiamo deciso di citare la più grande multinazionale fossile italiana per i danni subiti dai cambiamenti climatici

di GREENPEACE - giovedì 15 febbraio 2024 - 521 letture

Tra poche ore saremo in tribunale contro ENI, una delle aziende più inquinanti al mondo in termini di emissioni di gas serra, per chiedere che venga riconosciuta colpevole di crimini climatici e paghi per i danni subiti da persone e ambiente.

Insieme a 12 cittadine e cittadini e a ReCommon abbiamo deciso di citare la più grande multinazionale fossile italiana per i danni subiti dai cambiamenti climatici, a cui ENI ha contribuito con la sua condotta negli ultimi decenni, continuando a investire nei combustibili fossili.

Chiediamo che ENI sia obbligata a rivedere la propria strategia industriale per ridurre le emissioni derivanti dalle sue attività di almeno il 45% entro il 2030, per rispettare l’Accordo di Parigi sul clima.

Questa causa è la prima del suo genere in Italia! Si inserisce fra le cosiddette climate litigation, tra cui spicca l’azione legale promossa da diverse associazioni tra cui Greenpeace Netherlands insieme a 17.379 cittadini e cittadine, che nel maggio 2021 ha spinto un tribunale dei Paesi Bassi a stabilire, in primo grado, che Shell è responsabile di aver danneggiato il clima del Pianeta, imponendo alla compagnia britannica di ridurre le proprie emissioni di carbonio.

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ENI

O anche l’episodio avvenuto in Norvegia dove Greenpeace Nordic ha vinto, in primo grado, una causa legale contro lo Stato norvegese, bloccando l’apertura di tre nuovi giacimenti di petrolio e gas nel Mare del Nord, dandoci ragione e valutando come illegali i progetti petroliferi di Yggdrasil, Tyrving e Breidablikk, dove è coinvolta anche ENI.

Chiediamo il sostegno di tutte le persone che hanno a cuore la causa della giustizia climatica, a partire da chi vive nei territori colpiti dalle conseguenze catastrofiche della crisi.

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