S&G n. 245 - Hic sunt volpones

Il titolo di questa settimana scimmiotta la frase latina che indicava i territori inesplorati e misteriosi. Il perché di questa scelta si riferiscono ai titoli dell’ house organ della Junta che, con l’avvicinarsi delle elezioni 5 mesi e mezzo, prevede soluzioni miracolistiche a problemi che non ha saputo risolvere in dieci anni.

Il verde e gli alberi - Da oltre dieci anni i problemi del verde, intendo alberi e giardini fruibili dai cittadini, particolarmente nelle periferie sono andati peggiorando. I fatti che conosco e posso testimoniare sono che in via de Gasperi e via Saragat in un campetto che la nostra cooperativa di costruzione aveva lasciato al Comune esistevano 12 vecchie robinie ed alcune erano veramente da abbattere. La responsabile del settore TM che si firmava sempre con lettere maiuscole, giorno le fece abbattere adducendo che tutte erano malate e un agronomo di altro comune ne consigliava la sostituzione. I lavori furono pessimi ed ebbero strascichi per due anni in quanto furono scaravoltate le radici che crearono degli avvallamenti pericolosi. Dopo due o tre anni furono sostituiti da dieci nuovi fusti e poi lasciati senza una adeguata cura e il clima fu inclemente con mancanza di pioggia e delle dieci piante ne sono rimaste tre.

Nel campetto ci sono ancora una decina di alberelli che però sono stati piantati dal mio compianto maestro Giuseppe Sala che invece le ha curate amorevolmente e spiegandomi che gli alberi piantati dalla cooperativa erano già troppo grandi ed avrebbero necessitato comunque di una manutenzione che non c’è stata. Ora la cooperativa lissonese che ha estirpato le radici del settimo alberello ha detto che in primavera ne saranno piantati altri e il giornale di bordo della Junta ha confermato che saranno quasi 150 i nuovi fusti. Spero che ci sia un controllo e una maggiore attenzione alla loro cura. Purtroppo sospetto che anche i tre superstiti del campetto non avranno vita lunga e, come libro scrisse Agata Christie nel suo celeberrimo "Dieci piccoli indiani", poi non rimase più nessuno. Se dovesse succedere chiedo che il terreno sia intitolato, come ho già richiesto al mi amico Sala ed aggiungerei, come seconda ipotesi, alla scrittrice di gialli. Quello che vorrei fosse chiaro che la piantumazione di alberi deve essere fatta non a pippa di cocco, ma da personale qualificato che renda il campetto fruibile con alberi e panchine che possano essere utili ai parenti che controllano i bambini che giocano ma anche agli anziani che usano le panchine per rilassarsi e leggere. Insomma ci vuole gente del mestiere anche nella scelta del tipo di alberi da piantumare.

Bonifica della Lombarda Petroli - Sempre secondo la stampa la Regione Lombardia ha stanziato 500 mila euro per la bonifica del Lotto E del terreno della Lombarda Petroli e quindi si sono scatenati i boatos per attribuirsene il merito. Fra questi il giovane assessore all’Edilizia della junta, laureato in lettere, che ne mena vanto. Avrà i suoi motivi ma credo che sia ragionevole coltivare dei dubbi in quanto il settore edile in tutta Italia è una Jungla di lacci e lacciuoli che avrebbero bisogno di una semplificazione che rendendo possibile ad un gran ai cittadini di capire di più sui misteriosi percorsi burocratici. Insomma sia il verde che l’edilizia hanno bisogno di personale esperto senza nulla togliere alla buona volontà.

Vecchie News - Concludo con una richiesta che ripeterò spesso. A quando la messa a norma del cantiere semiabbandonato, divenuto una pattumiera anche con i rami di alberi ed ora anche pezzi di mobili giacenti là da due mesi a marcire, all’incrocio di via Sciesa con via Manara. I sacchi sfondati che potrebbero contenere cemento o amianto in questi giorni di pioggia, neve e vento non hanno un aspetto salutare.