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Quaderni del Cirpet - L’Ucraina

Ai tempi del comunismo l’Ucraina era la seconda repubblica dell’Urss e oggi, con 48 milioni di abitanti, è il più grande paese dell’Europa centro-orientale, dopo la Russia. Considerata da molti una sorta di “sorella minore” della grande Russia, ha in realtà tradizioni culturali e storiche proprie, radicate soprattutto nelle regioni occidentali del paese. E’ dotata di vaste risorse naturali (le terre nere in particolare, chernozem, tra le più fertili del mondo), e di una popolazione professionalmente qualificata. Presenta al suo interno notevoli differenze per quanto riguarda sia lo sviluppo economico che gli aspetti culturali, sociali e linguistici; la principale linea di divisione si trova tra le regioni orientali (russofone, sede dell’industria pesante sovietica, ora dominata dagli oligarchi e preda di massicci Ide russi) e le regioni occidentali, etnicamente e culturalmente ucraine, più povere , più corrotte ma che potrebbero offrire il territorio per lo sviluppo economico fondato sulla piccola imprenditoria

di Emanuele G. - sabato 8 marzo 2008 - 2021 letture

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Ucraina

L’Ucraina ha attraversato la più profonda recessione transizionale di tutti i paesi della Csi: l’economia è tornata a crescere soltanto nel 2000. Le riforme sono sempre state adottate con profonde riserve e con numerosi ripensamenti: la politica conservatrice è stata mantenuta per tutti gli anni Novanta, con il risultato che l’Ucraina è stata la più lenta delle repubbliche europee centro-orientali a reagire alla disintegrazione dell’Urss, impiegando più tempo delle altre per attuare le riforme necessarie alla transizione economica e politica.

Nella transizione l’Ucraina occupa una posizione leggermente arretrata rispetto alla Russia, e molto arretrata rispetto ai paesi dell’Europa centrale secondo tutti gli indicatori utilizzati dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) per misurare il grado di avanzamento della transizione.

Particolare ritardo è stato accumulato nelle riforme economiche, nella ristrutturazione delle imprese e nella privatizzazione. A fine ottobre 2004 si terranno le elezioni presidenziali, che potrebbero provocare cambiamenti importanti alla situazione politica del paese. Questa consultazione potrebbe segnare infatti la fine del mandato di Leonid Kuchma, presidente della repubblica dal 1994, e l’avvio di politiche riformiste in economia e più orientate verso occidente nei rapporti con l’estero. Molti osservatori ritengono che le priorità della politica economica rimarranno le stesse chiunque sia il vincitore delle elezioni. Non si possono escludere però tensioni politiche connesse con l’avvicendamento della classe dirigente; l’incertezza riguardo i risultati elettorali induce gli imprenditori ad assumere una posizione di attesa.

Per il resto del documento sull’Ucraina si prega consultare l’allegata scheda in formato *.doc.

Contributo di Paolo Crosetto e Filippo Chiesa

CIRPET Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Paesi Emergenti e in Transizione - Università di Torino

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