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Legale di Patrick Zaki: “Ancora in piedi le vecchie e gravi accuse”

“Il rinvio a giudizio è avvenuto con tutte le accuse e ci sono altri atti che verranno aggiunti in due fotocopie”, ha proseguito Nasrallah parlando al telefono senza però voler precisare quale sia la pena massima che rischia Patrick.

di Redazione - mercoledì 29 settembre 2021 - 2222 letture

Stando a quanto dichiarato all’ANSA da Hoda Nasrallah, principale legale dello studente egiziano, le accuse più gravi a carico di Patrick Zaki, quelle di propaganda sovversiva e terroristica, non sono state archiviate e persistono nel processo in corso in Egitto sulla diffusione di notizie false attraverso un articolo online.

“Il rinvio a giudizio è avvenuto con tutte le accuse e ci sono altri atti che verranno aggiunti in due fotocopie”, ha proseguito Nasrallah parlando al telefono senza però voler precisare quale sia la pena massima che rischia Patrick.

“C’è enorme preoccupazione, sin dal rinvio a giudizio sospettavamo che le accuse più gravi fossero state solo congelate ma non annullate. Le dichiarazioni dell’avvocata rendono del tutto vuote quelle parole di grande ottimismo pronunciate all’indomani della prima udienza come se tutto fosse risolto o in via di risoluzione grazie a una presunta attività diplomatica del nostro governo”. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia all’ANSA commenta la persistenza delle vecchie accuse – tra cui propaganda sovversiva e terroristica – a carico di Patrick George Zaki, lo studente dell’Università di Bologna in carcere in patria in Egitto da oltre un anno e mezzo.

“Il precedente della storia gemella di Patrick, quella di Ahmed Samir Santawy, arrestato un anno dopo Patrick e condannato già a quattro anni, ci spaventa – aggiunge Noury – ci auguriamo che non finisca allo stesso modo, con una condanna inappellabile, ma dobbiamo essere preparati anche a questo scenario”.

Il 2 ottobre al Mei di Faenza un evento con Roy Paci, H.E.R, Blindur e Allafineguglielmo, promosso da Amnesty, Mei e Voci per la libertà per il rilascio dello studente egiziano

Dopo il grande successo della maratona musicale on line per Patrick Zaki, realizzata l’8 febbraio, ad un anno dalla sua carcerazione, ora, a ormai venti mesi, Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e Voci per la Libertà tornano ad accendere i riflettori sullo studente egiziano con un nuovo evento, previsto per sabato 2 ottobre, in occasione del MEI di Faenza: “Voci X Patrick – La musica e l’arte per Patrick Zaki”. Sarà l’occasione per tornare a chiedere l’immediato rilascio dello studente egiziano, che è detenuto come prigioniero di coscienza a causa del suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.

L’appuntamento, in programma dalle 15 alla Galleria del Voltone della Molinella, nel centro storico, sarà accompagnato da una mostra con i 10 poster vincitori di “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, l’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”.

Ci saranno interventi di Giordano Sangiorgi , patron del MEI, Rita Monticelli, coordinatrice del Master Gemma all’Università di Bologna, Michela Montevecchi, senatrice della commissione diritti umani, Iustina Mocanu di Amnesty International Gruppo universitario Bologna e Roy Paci vincitore del Premio Amnesty 2019 nella sezione Big. A coordinare sarà Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà.

Durate l’incontro ci sarà spazio per i set acustici di Blindur, H.E.R. e Allafineguglielmo e verrà proiettato il video report del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty 2021”, dedicato a Zaki e realizzato da Andrea Artax Artosi.

In serata, Blindur si esibirà in Piazza Nenni in qualità di vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione emergenti, a Voci per la Libertà 2021.

Dicono i promotori: “È il momento di farci sentire compatti e più determinati che mai. Patrick Zaki deve tornare ai suoi studi a Bologna. Patrick Zaki è un prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e detenuti illegalmente. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore.”

Gli artisti coinvolti Blindur: Dal 2014 ha collezionato più di 400 concerti tra tra Italia, Europa e USA, prendendo parte ad importanti festival internazionali. Nel 2021 vince il Premio Amnesty International Italia nella sezione emergenti con il brano “3000x”

H.E.R.: Artista poliedrica, violinista, compositrice, attrice, performer, l’anno scorso è stata la vincitrice assoluta del Premio Amnesty nella sezione emergenti con il brano “Il mondo non cambia mai” dedicando la vittoria proprio a Patrick Zaki.

Allafineguglielmo: Spatola Guglielmo, in arte Allafineguglielmo, cantautore, classe ’97, una penna pungente ed ironica accompagnata da una voce disegnata per le melodie indie. Presenta “Cairo”, brano dedicato a Patrick Zaki.

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Musica per Patrick Zaki


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