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Le battaglie

Mario Venegoni e i suoi fratelli : La vita e le battaglie di una famiglia antifascista di Legnano / di Renata Pasquetto ; prefazione di Aldo Tortorella. - Mimesis 2023. - 472 pp. - ISBN: 978-88-5759-880-2

di Alessandra Calanchi - sabato 8 luglio 2023 - 1022 letture

Quando ho ricevuto in dono questo libro, a giugno 2023, da un caro amico di Legnano, ho deciso lì per lì che era giunto il momento di iscrivermi all’ANPI. L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani. Mi sorprende, e mi vergogno, di non averci mai pensato prima. Ma a volta i libri giocano brutti scherzi (o belli, dipende dai punti di vista). Non conoscevo la famiglia Venegoni e ho capito che ce ne sono tante, "ci sono più stelle in cielo, Orazio" direbbe Amleto... e nessuna merita di essere dimenticata. Questa in particolare è “una famiglia che ha fatto la storia” (p. 19) e non so dire se sia un saggio o un romanzo, perché racconta fatti veri ma con la bellezza della narrazione, con no stile personale e un ritmo che ti cattura dall’inizio. Il presidente dell’ANPI di Milano, Roberto Cenati, cita il Giacomo Ulivi, fucilato a 19 anni, per denunciare quell’“opera di diseducazione ventennale” che ha fatto allontanare le persone oneste dalla politica (pp. 14-15). Non posso non trovare una corrispondenza con il nostro tempo presente. Ai giovani che non vanno a votare, soprattutto a loro, consiglio questo libro, che parla di come le battaglie si devono combattere, combattere da giovani e da meno giovani, da uomini e donne, ma si devono combattere. Non le guerre. Quella è un’altra cosa.

Le battaglie di questo libro sono atti di resistenza quotidiana, atti di protesta da parte di una classe lavoratrice le cui famiglie abitavano in una stanza massimo due, i cui turni di lavoro non prevedevano né fine settimana né festività né ferie, le cui aspettative non potevano includere il concetto di felicità. Molti conoscono le leggi razziali; pochi invece sanno delle leggi speciali che già nel 1926 sciolsero tutte le associazioni, condannando le persone alla clandestinità di relazioni, di stampa, di riunioni, di studio. E oggi il giovane popolo dei social network, dei pub, dei concerti, delle notti bianche e rosa dovrebbe ricordare che è stato anche grazie a questi giovani che si sono fatti fucilare a vent’anni che oggi abbiamo la libertà, e che questa libertà è garantita non da leggi speciali ma dalla democrazia – una democrazia che oggi ci sembra fragile, ma l’abbiamo ancora.

Questo libro ci mostra anche l’altra faccia della medaglia della “liberazione” angloamericana – l’idea, diffusa soprattutto a sud, che i “liberatori” avrebbero difeso la borghesia e il potere (p. 279) e ci fa capire quanta parte abbiano avuto in questa liberazione i partigiani e le loro famiglie, eroi di una Resistenza che è iniziata molto prima, già nel 1941: “dobbiamo tornare a essere i protagonisti della storia e dell’avvenire degli italiani” (p. 235). E viene subito in mente il film di Nanni Moretti, uscito sempre nel 2023, Il sol dell’avvenire. Che bella parola, avvenire. Significa pensare al futuro, alle generazioni future, al futuro del pianeta, al futuro della libertà. E significa anche che, in determinate situazioni, “nessuno potrà restare neutrale” (p. 339).

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Copertina di Mauro Venegoni e i suoi fratelli, di Renata Pasquetto


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