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Genova, 20 gennaio 2016: Che è accaduto alla caverna di Platone?, lectio magistralis di Nicla Vassallo

"Il mito della caverna ci costringe a riflettere sull’ignoranza e sulla conoscenza. Su chi nella caverna foriera di illusioni permane senza nutrire dubbi, e su chi invece ne fugge e rifugge..."

di Redazione - domenica 17 gennaio 2016 - 4238 letture

Genova Palazzo Ducale, nell’ambito di GRANDI INCONTRI DELLA CULTURA, MITI SENZA TEMPO (dal 13 gennaio al 2 marzo 2016) a cura di Eva Cantarella e Nicla Vassallo,

il 20 gennaio – ore 17.45

“Che e’ accaduto alla caverna di Platone?”, lectio magistralis di Nicla Vassallo.

Dichiara Nicla Vassallo

«Il mito della caverna ci costringe a riflettere sull’ignoranza e sulla conoscenza. Su chi nella caverna foriera di illusioni permane senza nutrire dubbi, e su chi invece ne fugge e rifugge. C’e’ il mondo della caverna e il mondo reale o ideale. C’è la ricerca (in chi diserta l’ebetismo) e in chi codardo rimane fiero della propria ignoranza, prendendosi gioco di chi e’ fuggito, approdando a una realtà non illusoria. C’e’, insomma, chi si autoinganna e, al contempo, inganna altri e altre, e chi non lo fa. Si tratta di scelte di vita nonche’ esistenziali. Non si tratta, a pieno titolo, di scetticismo, ne’ di relativismo. Piuttosto di una nostra condizione umana, sempre molto attuale, presente, in cui si evita di conoscere se stessi/e, si accusa per ragioni di convenienza l’altro/a da sé di mentire, quando invece si sta effettivamente mentendo a se’. E poi cosa significa mentire? Lo sappiamo in termini semplici: significa non credere in ciò che si afferma, non vedere, non testimoniare. Di solito, lo si fa per proteggere l’altro-da-se’. Eppure sussistono molti altri modi di mentire a se stessi e agli altri, rinchiudendosi nelle caverne odierne del conservatorismo delle credenze e delle opinioni, non certo quelle della conoscenza, che comporta conforti, ma pure impegni e patimenti. Oltreche’ confronti relazionali “alla pari”, tra persone, al di la’ di ogni egoismo, infantilismo, narcisismo, vanita’. Crudeltà? Occorre oggi abbandonare i cavernicoli, che ci descrive Platone, alle proprie illusioni, se non allucinazioni? Sarebbe forse una pessima idea, in vista di un mondo, politico, culturale, affettivo, sessuale, in cui ritengo permanga preferibile la consapevolezza, in cui ipocrisia e paternalismo travalicano la ragione».

Nicla Vassallo (http://www.niclavassallo.net/ - http://unige-it.academia.edu/NiclaVassallo) filosofa di fama, specializzatasi al King’s College London, è attualmente professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università di Genova. Il suo pensiero e le sue ricerche scientifiche hanno innovato e rinnovato settori dell’epistemologia, della filosofia della conoscenza, della metafisica, dei gender studies. Autrice, coautrice, curatrice di ben oltre centocinquanta pubblicazioni, della sua importante produzione scientifica, in italiano e in inglese, ci limitiamo a ricordare i volumi più recenti: Filosofia delle donne (Laterza 2007), Teoria della conoscenza (Laterza 2008), Knowledge, Language, and Interpretation (Ontos Verlag 2008), Donna m’apparve (Codice Edizioni 2009), Piccolo trattato di epistemologia (Codice Edizioni 2010), Terza cultura (il Saggiatore 2011), Per sentito dire (Feltrinelli 2011), Conversazioni (Mimesis 2012), Reason and Rationality (Ontos Verlag 2012), Frege on Thinking and Its Epistemic Significance (Lexington–Rowman & Littlefield 2014), Il matrimonio omosessuale è contro natura: Falso! (Laterza 2015), Breve viaggio tra scienza e tecnologia con etica e donne (Orthotes 2015), Meta-Philosophical Reflection on Feminist Philosophies of Science (Springer, New York 2016). Fa parte di consigli direttivi e comitati scientifici di autorevoli riviste specialistiche, oltre che di associazioni e fondazioni. Scrive di cultura e filosofia su testate giornalistiche tra cui Domenica de Il Sole 24 ore e il Venerdì di Repubblica. Ha pubblicato una raccolta di poesie, Orlando in ordine sparso (Mimesis 2013), in cui a primeggiare risultano le tematiche dell’amore, dell’identità personale, del dolore e della bellezza, del significato della vita. Sta, al presente, lavorando su differenti aspetti dei rapporti umani, in relazione alle istituzioni, specie eteronormative, oltreche’ sul problema dell’ignoranza conoscitiva e i modi per porvi rimedio. Ha vinto il premio di filosofia “Viaggio a Siracusa” nel 2011. Dal Fai è stata giudicata la “filosofa italiana dalla brillante carriera internazionale”.



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