Il Cyberpunk nel cinema degli anni Novanta

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Blade Runner: un precursore

Il suo valore per la cultura cyberpunk risiede nella tensione irrisolta, nell’ambiguità e nella complessità che lo permeano, Blade Runner è ancora pervaso dalla paura rimossa dall’uomo di riconoscere che “l’altro da sé è il sé senza alcuna certezza della propria origine e del proprio futuro” [7], dal timore inconfessabile di scoprirsi replicanti, magari di generazioni inferiori. Questa paura latente e inespressa è il fattore che distanzia maggiormente il film dalla poetica cyberpunk, è l’elemento che ne fa un precursore, un antesignano, piuttosto che una sua compiuta espressione. Nella società del futuro dipinta dalla nuova narrativa l’integrazione tra uomo e tecnologia è un fatto ormai compiuto. I personaggi cercano coscientemente l’ibridazione con la tecnologia, sia tramite alterazioni tecno-cibernetiche, sia attraverso la manipolazione genetica. Ciò che nel film è visto come devianza (la manipolazione genetica è finalizzata alla creazione di potenti ed efficaci schiavi da sfruttare) nei romanzi cyberpunk è ormai divenuta la norma.

In Blade Runner il confine tra l’uomo ed il suo simulacro diviene labile, invisibile, impalpabile e provoca intrinsecamente e irreparabilmente inquietudine e smarrimento. La separazione tra naturale e artificiale sembra essere identificata per la società di Blade Runner con la capacità di provare emozioni, sentimenti: l’anima, che da sempre si presenta come l’elemento distintivo dell’uomo, che lo innalza al di sopra delle altre creature dell’universo.

Il film è una profonda riflessione sulla nostra incapacità di “orientarci” in un orizzonte dominato dall’artificio, in un mondo in cui persino gli animali autentici sono stati sostituiti con le loro copie tecnologiche. “Il tema fondamentale del film è lo sforzo dello sguardo di rompere l’opacità, di aprirsi una via al di là dei muri e dentro i corpi, per renderli trasparenti e penetrare la dimensione segreta che può dirci che cosa è umano e cosa non lo è.” [8]

Note

7) http://www.ondarock.it/Bladerunner.html
8) http://www.sfi.it/cf/articoli/boracchi2.htm


 

Contesto

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