Sono passati cento anni da
quando Konstantin S. Stanislavskij (1863-1938) fondò a Mosca il Teatro
d'Arte. Era il 14 ottobre 1898. Con questa data il teatro russo, e il
teatro occidentale, entrano in una nuova fase. Questa breve ricerca
vuole essere un piccolo omaggio a uno dei maggiori maestri del teatro
del Novecento [[1]],
stimolo per quanti vogliano ulteriormente approfondire le conoscenze,
"ricordare" ma soprattutto "fare teatro". Una delle cose che colpisce
di più studiando Stanislavskij e il suo "metodo" è la coscienza
che egli aveva dei pericoli di ogni cristallizzazione, di ogni irrigidimento
teorico. Stanislavskij aveva troppa pratica viva del teatro per non
accorgersi che è proprio l'irrigidimento, il fermarsi alle "ricette"
facilmente riproducibili e immediatamente trasformabili in "luoghi
comuni", a costituire uno dei maggiori pericoli per chi fa pratica
teatrale. Chi si ferma è perduto, insomma, e il maggior nemico del "metodo
Stanislavskij" fu forse proprio Stanislavskij stesso e ciò non
solo per una questione riguardante l'evoluzione che della propria "sapienza"
teatrale svolgeva lo stesso Stanislavskij. Questo è il motivo non secondario
della fortuna stessa del "metodo Stanislavskij", il suo essere
innanzitutto tensione piuttosto che rigida normazione di tic e di "maniere"
teatrali. In una società come quella occidentale che ha conosciuto nell'ultimo
secolo una spasmodica ricerca per il superamento di ciò che si presentava
immediatamente come "tradizione" e ripetizione pedissequa,
un "metodo" che avesse come base fondamentale proprio la continua
sfida al superamento, all'evoluzione, all'adattamento dinamico, ha rappresentato
per molti un momento fondamentale di messa in discussione di se stessi
e delle proprie pigrizie e abitudini culturali e personali. |
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saggio a cura di Barbara Failla |
| Cenni biografici | Gli anni di apprendistato | Il Teatro dell'Arte: Stanislavskij incontra Nemirovic-Dancenko, Lo Studio Mejerchol'd, L'apporto di Sulerziskij: il Primo Studio, Il Secondo e il Terzo Studio | Dopo il 1917 | La tournée in Europa e negli Stati Uniti | Il "sistema" Stanislavskij: la composizione del personaggio, l'etica dell'attore, la calma e la concentrazione, l'attenzione e la respirazione, il rapporto tra attore e personaggio, l'enfasi come pericolo, la reviviscenza, le azioni fisiche, attore e sottotesto, preminenza dell'attore nella fedeltà al testo, la pratica permanente, il personaggio in 24 tappe | L'eredità di Stanislavskij: dal "sistema" al "metodo", i rapporti con l'avanguardia russa, con Brecht, l'influenza del metodo negli Stati Uniti, la "risposta" di Grotowski | Conclusioni | Bibliografia: gli spettacoli di Stanislavskij al Teatro d'arte, bibliografia utilizzata, opere di Stanislavskij, opere su Stanislavskij | |