La verità coperta

Il reggiseno di Berlusconi

di Alberto Giovanni Biuso - martedì 5 agosto 2008 - 2366 letture

Le azioni degli umani vanno ben oltre le loro volontà. Gli dèi le guidano e spesso si divertono. Così Berlusconi ha ammesso -senza averne idea- due fatti. Il primo è che la sua persona odia la verità (a Roma lo chiamano “Er Bugia”), il secondo è che le sue Reti televisive devono detenere il monopolio delle tette e nessun altro può permettersi di entrare in questo campo.

Come ha fatto l’astuto imprenditore craxiano e piduista a cadere in simile sincerità? Ordinando di coprire un quadro di Giambattista Tiepolo che compare alle sue spalle a Palazzo Chigi e che alla “verità svelata dal tempo” è dedicato. Verità che invece ora è stata dotata di reggiseno

Quando in futuro si ricorderà questo periodo della storia italiana, che a noi contemporanei appare ed è tragico, a prevalere sarà il grottesco. Perché davvero niente di drammatico e di serio appartiene a questo personaggio ma solo il ridicolo dello Stivale trasformato in una grande Mutanda.

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