Il Cyberpunk nel cinema degli anni Novanta

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Conclusioni

Con Crash l’uomo ricerca disperatamente l’emozione perduta anche attraverso l’uso di una protesi meccanica, con The Matrix si trova a vivere in una realtà pilotata da entità superiori, e con eXistenZ gli universi futuribili di Matrix sono diventate realtà raggiungibili da chiunque possa “investire” una modesta soma in una bioporta, il passaporto organico per mondi intangibili.

L’uomo che ha a che fare con il cyber è un uomo che “indaga” la vita, una persona che vuole andare oltre e che è sempre alla ricerca di “un altrove possibile”, inteso come istantanea della propria interiorità (Crash), come esplorazione di un nuovo mondo paralelo divenuto fenomeno di massa (eXistenZ), e come affermazione della vita e dei valori umani contro le entità superiori (The Matrix). Una persona che entra in contatto con il cyber sembrerebbe l’individuo più adatto a “distaccarsi dalla vita”, e invece paradossalmente diventa colui che indaga se stesso (Crash), che scopre nuove realtà (eXistenZ), che combatte (The Matrix). L’uomo cibernetico è un uomo più “vivo” che mai.

 

Contesto

Il cyberpunk



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