Il Cyberpunk nel cinema degli anni Novanta

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eXistenZ: la tecnologia, la carne e il gioco

eXistenZ è la fusione dell’uomo con la macchina, della carne con il virtuale, del corpo con le nuove tecnologie; è confusione "tra realtà (filmica) e gioco, tra gioco (filmico) e film, tra film e realtà (reale)" [15]. Si crea insomma un clima di avvicinamento tra gli spettatori in sala ed i partecipanti-attori al gioco-film. eXistenZ coinvolge attivamente tanto il giocatore quanto lo spettatore.

Quando il film comincia il gioco è già cominciato, così come quando il film termina non abbiamo la certezza che con esso sia finito anche il gioco. Il gioco deborda dal film, straripa dallo schermo, dalla sua dimensione spazio-temporale e simula l’invasione del mondo reale a cui si sovrappone. eXistenZ non è che un meta-discorso caratterizzato da piani che si intersecano e si rincorrono all’infinito facendoci perdere di vista il principio di tutto.

Paradossalmente nell’atmosfera surreale di eXistenZ, in questo mondo impalpabile, il vero protagonista è la carne. Il pod, che permette il gioco è completamente costituito da materiale organico proveniente da anfibi-mutanti. Questa inedita piattaforma di gioco è collegata direttamente al sistema nervoso grazie al suo umbycord (una sorta di cordone ombelicale), che viene inserito nella bioporta alla base della spina dorsale dei giocatori. La tecnologia non è più altro da noi, il pod è un organismo vivente “protesi di carne” che vive in simbiosi con l'uomo stesso.

Cronenberg ci parla di un futuro a nostra misura. Ci permette di vivere in un gioco che riplasma la realtà oggettiva, e azzera i confini tra certezza e allucinazione. Non si può fare a meno di una bioporta per partecipare al gioco. Ci sono norme che disciplinano il commercio delle bioporte, ma è facile aggirarle: un garagista con una certa esperienza ce la può innescare senza troppi rischi per un modico compenso. Se poi stiamo attenti ad inserire bene nella bioporta lo "spinotto" del pod - una specie di cordone ombelicale collegato ad una specie di feto - ed accarezziamo con delicatezza il pod stesso, possiamo esser sicuri di rinascere da protagonisti in un mondo virtuale. Se giochiamo bene, noi saremo i vincitori della battaglia per l'esistenza. Per un'esistenza priva di logica, insensata, violenta, sensuale e folle, che continua quella altrettanto insensata, ma anonima, di tutti i giorni.

Il film ci presenta una possibile, irreversibile crisi dei concetti di identità fisica indotta da uno sviluppo tecnologico così intenso da ridurre l’uomo a un terminale; e la macchina, rinnovata in una struttura organica e vivente, finisce per gestire esistenza e trascendenza dell’uomo stesso. Sembra che l'ispirazione per il film sia venuta a Croneberg nel 1995, dopo un'intervista a Salman Rushdie, artista perseguitato per le sue creazioni. Lo sceneggiatore, attore, regista Don McKellar (nel ruolo di Ted Pikul) ha firmato e interpretato anche Last Night.


Note

15) http://www.fenyce.net/existenz.html


 

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