Grecia 1939-1989

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Grecia 1939-1989

La Grecia vive gli anni della guerra e poi il dopoguerra come anni terribili. Terreno di scontro diretto tra le fazioni filo-occidentali e quelle filo- sovietiche, la contrapposizione viene sciolta con una serie di colpi di stato finanziati da Inghilterra e USA, che portano i militari al potere e alla repressione interna. Il regime dittatoriale militare in Grecia è uno scandalo per tutta l'europa civile di quegli anni, anche per le forme particolarmente crudeli e violenti. Il "ritorno" alla democrazia è salutato con un ovvio respiro liberatorio, all'interno come all'esterno, ma porta a nuovi problemi. Da una parte continua a esserci a livello internazionale il divieto a che partiti di sinistra giungano al potere; dall'altra parte la contrapposizione con la Turchia (per la questione legata a Cipro); e poi i problemi connessi all'arretratezza economica a fronte degli impegni dell'unione economica europea. Sono tutti problemi che rimangono drammaticamente aperti.
Tra il 1941 e il 1944, sotto l'occupazione nazifascista, si sviluppa in Grecia una letteratura clandestina molto impegnata, grazie a Kotzioulas, Spilios, Sikelianos.
Maturato sotto l'esperienza della dittatura greca è Ghiannis Ritsos, una delle maggiori voci della poesia europea e mondiale, indirizzato verso un lirismo 'sinfonico'. E Odysseus Elitis. La dittatura costrinse al silenzio, dopo il 1967, molti intellettuali, mentre altri furono costretti all'esilio: è il caso tra gli altri di Vasilis Vasilikos. Da non dimenticare anche Kriton Athanasulis.
La fine della dittatura in Grecia ha permesso un risveglio culturale. Da citare i poeti T. Varvisiotis, T. Patrikios, M. Dimakis, T. Sinopulos, Miltos Sachturis. Negli anni '80-90, la caduta delle speranze succedute alla fine della dittatura, il consumismo e la serie di governi conservatori. Hanno fortuna riviste letterarie come «To Dendro» e «I Lexi». Interessante ma minore resta uno scrittore come Kostas Tachtsìs autore di alcuni racconti.


Il teatro

Nel Novecento cominciò per il teatro greco una nuova fase, con influenze dal teatro tedesco, norvegese e svedese. Henrik Ibsen, per esempio, divenne l'alfiere del cosiddetto "dramma borghese" (Astiko Drama), rappresentato in Grecia da Grigorios Xenopoulos, Spyros Melas, Pandelis Horn, Dimitris Bogris. Fino al 1950, la produzione teatrale cosiddetta storica e lirica era costituita dalle opere di drammaturghi esperti di un certo periodo storico o provenienti dal mondo della poesia, come Angelos Sikelianos, Nikos Kazantzakis, Vassilis Rotas, Angelos Terzakis.

Nel decennio 1950-60 la produzione fu dominata da farse e commedie che con descrizioni realistiche e umoristiche dei vizi e delle abitudini quotidiane dei greci hanno affascinato molte generazioni di spettatori greci.

Il 1957 è un punto di svolta importante nella storia del moderno teatro greco: è l'anno in cui Iakovos Kambanellis - il padre della drammaturgia ellenica moderna, come viene considerato - presenta il suo dramma "Avlì ton thavmaton" (il Cortile dei miracoli), al Theatro Technis di Karolos Koun. Subito dopo di lui un nuovo gruppo di drammaturghi pieni di talento emerse a portare nuove idee nel mondo del teatro greco, coniugando innovazione e accurati ritratti della vita quotidiana. Tra questi autori figurano: Vassilis Ziogas, Dimitris Kehaidis, Giorgos Skourtis, Marios Pontikas, Mitsos Efthimiadis, Pavlos Matessis, Giorgos Maniotis, Loula Anagnostaki, Kostas Mourselas, Giorgos Dialegmenos, Stratis Karras e Yannis Chryssoulis.

Le moderne rappresentazioni teatrali greche devono molto anche a registi ed attori di grande talento. Nel 1901, Konstantinos Christomanos, regista, autore e traduttore, creò Nea Skene (Nuovo palcoscenico) e mise in scena Euripide, Ibsen, e Goldoni, mostrando come le due correnti del realismo e del naturalismo potevano essere combinate insieme. Nello stesso periodo il grande direttore Thomas Oikonomou, formatosi in Germania, fondò il Teatro Reale dove, fino al 1908, diresse e recitò ruoli principali in drammi di Ibsen e Strindberg. Questi due pionieri del teatro greco moderno furono poi seguiti da altri grandi: Fotos Politis, fondatore del Teatro Nazionale nel 1932, Dimitrios Rondiris, che inaugurò nel 1954 il festival di Epidauro; Karolos Koun, fondatore del Teatro Arte nel 1942, Alexis Solomos, l'unico direttore che introdusse Aristofane nei teatri antichi e presentò dieci delle sue 11 commedie; e più recentemente Spyros Evangelatos, Minos Volanakis e Giorgos Michailidis.

Contesto

Novecento (1939-1989)
Produzione cinematografica greca



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