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Franco Bifo Berardi

Franco Berardi detto Bifo (Bologna, 1949) è uno scrittore, filosofo e agitatore culturale italiano.

Biografia

All’età di quattordici anni si iscrive alla FGCI, ma ne viene espulso tre anni più tardi per "frazionismo". Partecipa al movimento del ’68 nella facoltà di lettere dell’Università di Bologna, dove si laurea in Estetica con Luciano Anceschi e aderisce al gruppo extraparlamentare Potere Operaio di cui diviene una figura di spicco a livello nazionale.

Nel 1970 pubblica il suo primo libro, Contro il lavoro (edito da Feltrinelli). Nel 1975 fonda la rivista A/traverso, il foglio del movimento creativo bolognese del 1977; nei suoi scritti si definisce il centro della sua analisi, il rapporto tra movimenti sociali e tecnologie comunicative. Nel 1976 partecipa alla fondazione della radio libera Radio Alice e viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta contro Autonomia Operaia. Per richiedere la sua scarcerazione, Radio Alice organizza una festa in Piazza Maggiore cui partecipano oltre diecimila persone. Bifo viene scarcerato poco dopo, e diviene il leader dell’ "ala creativa" della protesta studentesca bolognese del 1977.

Dopo la chiusura della radio da parte della polizia, Bifo viene ricercato per "istigazione di odio di classe a mezzo radio", ed è costretto a fuggire da Bologna. Si rifugia a Parigi dove frequenta Félix Guattari e Michel Foucault e pubblica il libro Enfin le ciel est tombè sur la terre (ed. Seuil).

Negli anni ottanta rientra brevemente in Italia e poi si trasferisce a New York dove collabora alle riviste Semiotexte e Musica 80. Viaggia a lungo in Messico, India, Cina e Nepal. In quel periodo inizia ad occuparsi della crescita delle reti telematiche e preconizza la futura esplosione della rete quale vasto fenomeno sociale e culturale.

Alla fine degli anni Ottanta si trasferisce in California dove pubblica alcuni saggi sul cyberpunk. Ritorna a Bologna e partecipa in veste di protagonista al documentario Il trasloco di Renato De Maria prodotto dalla RAI nel 1991.

Nel 2002 fonda Orfeo Tv, la prima televisione di strada italiana. Nel 2005 un suo pamphlet che si scaglia contro le politiche sociali del nuovo sindaco di Bologna Sergio Cofferati viene ripreso con enfasi dalle testate giornalistiche nazionali.

Attualmente lavora come insegnante presso una scuola media superiore di Bologna.

Bibliografia selezionata

* Contro il lavoro (1970)

* Chi ha ucciso Majakovskij (1977)

* L’ ideologia francese: contro i nuovi filosofi (1977)

* Presagi - L’arte e l’immaginazione negli anni ottanta (1988)

* Mutazione e cyberpunk - immaginario e tecnologia negli scenari di fine millennio (1994)

* Neuromagma - lavoro cognitivo e infoproduzione (1995)

* Ciberfilosofia (1995)

* Exit - il nostro contributo all’estinzione della civiltà (1997)

* La nefasta utopia di Potere operaio (1998)

* Alice è il diavolo : storia di una radio sovversiva (2000)

* La fabbrica dell’infelicità: new economy e movimento del cognitariato (2001)

* 1977, l’anno in cui il futuro incominciò (2002)

* Telestreet - Macchina immaginativa non omologata (2003)

* Il sapiente, il mercante, il guerriero (2004)

* Da Bologna (serie A) a Bologna (serie B) (2005)

* Skizomedia - Trent’anni di mediattivismo (2005)

Fonte: Wikipedia.it




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