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Persone: Citto Maselli, regista e comunista

di Redazione - martedì 21 marzo 2023 - 1633 letture

È morto a 92 anni il regista Francesco Maselli, noto per film come Il sospetto con Gian Maria Volonté (1975), La donna del giorno (1956), Gli indifferenti (del 1964, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia) e I delfini (1960). Francesco Maselli, noto sui media e nell’ambiente cinematografico con il soprannome di Citto, nacque a Roma nel 1930 ed ebbe importanti collaborazioni con altri registi italiani, come Michelangelo Antonioni e Luchino Visconti. Esordì a ventitré anni, nel 1953, con un proprio lungometraggio, Gli sbandati, che fu premiato al Festival di Venezia.

Maselli era noto anche per la sua lunga militanza politica a sinistra: si iscrisse al Partito comunista italiano subito dopo la liberazione dall’occupazione nazifascista e per tutta la vita è rimasto un militante e un attivista di sinistra. A dare la notizia della sua morte è stato Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

Fonte: Il Post.


Addio a Citto Maselli, regista de "Gli indifferenti" e "I delfini"

Girò film notevoli negli anni ’60, ma anche "Il Sospetto" (1975), "Codice Privato" (1988) e "Le Ombre Rosse" (2009). Guidò l’Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici, militò nel Pci e fu tra i fondatori di Rifondazione Comunista

Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli. L’ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina e a cui va l’abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni del Partito’’ così ne da l’annuncio Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.

Citto Maselli avrebbe compiuto 93 anni a dicembre. Girò titoli molto importanti per il Cinema italiano, tra i suoi film più celebri: “Gli indifferenti”, tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia e “I delfini” con Tomas Milian e Claudia Cardinale.

Il debutto nella Settima Arte avvenne con Luigi Chiarini, percorso che seguì poi con Michelangelo Antonioni come cosceneggiatore e aiuto e poi con Cesare Zavattini per il quale girò un episodio del film “Amore in città”. Il primo film di Maselli come regista fu “Gli sbandati” (1955) che girò quando aveva appena 23 anni.

Nella sua lunga carriera il regista, autore di circa una ventina di film, ha sempre coniugato la passione per il Cinema con l’impegno politico.

Già da giovanissimo guidò gli studenti delle medie antifasciste e, con la Liberazione, si iscrisse al Pci. Parallelamente, a 15 anni cominciò a il suo percorso cinematografico, girando un cortometraggio in Superotto e poi, nel 1947, si iscrisse al Centro Sperimentale di cinematografia dove si diplomò nel ’49.

Fonte: RaiNews.


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Addio a Citto Maselli

La Redazione di Girodivite saluta Citto, nostro compagno. Che la terra ti sia lieve.


È morto il regista Citto Maselli

CINEMA. Citto Maselli aveva 92 anni. Pochi giorni fa aveva annunciato la decisione di tornare a iscriversi all’Anpi: "Mai come in questo momento c’è bisogno di di difendere la nostra Costituzione nata dalla Resistenza"

È morto all’età di 92 anni il regista Citto Maselli. A darne notizia è stato il segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Maurizio Acerbo con un toccante post su Facebook.

“Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte poco fa del compagno Citto Maselli. L’ho appresa dalla moglie Stefania Brai, responsabile cultura del nostro partito, che gli è sempre stata vicina e a cui va l’abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni di Rifondazione. Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un’intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile”.

Il cinema e la cultura italiana perdono “un maestro e un grande regista, la sinistra un’intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile” continua Acerbo. “Citto ha sempre conservato la passione che da ragazzino lo spinse a entrare nelle fila dell’antifascismo e della Resistenza. Per tutta la sua vita ha messo intelligenza, sensibilità, passione e spirito critico al servizio di un progetto collettivo di liberazione e trasformazione”.

“Dopo lo scioglimento del PCI a cui si oppose con Ingrao – ricorda ancora Acerbo – è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista e ha continuato a essere un militante comunista e antifascista fino all’ultimo giorno. Citto non è mai diventato un ex, non si è mai atteggiato a reduce di epoche gloriose ma passate. Lo ricordiamo con noi più giovani con la cinepresa a raccontare un altro mondo possibile a Genova nel 2001 e sempre disponibile a dare il suo contributo alla lotta politica e culturale. Citto Maselli era un comunista italiano, un rifondatore orgoglioso della storia di cui era stato tra i protagonisti, un compagno che non ha mai rinunciato all’idea di rivoluzione.

Pochi giorni fa, Maselli aveva deciso di riprendere la tessera dell’ANPI comunicando così la sua decisione: “Ho iniziato a 14 anni a combattere il fascismo con gli studenti medi del liceo Tasso di Roma nel 1944 e ho continuato a farlo tutta la vita. Mai come in questo momento c’è bisogno di combattere contro l’intolleranza, la sopraffazione, la violenza, le discriminazioni, le ingiustizie sociali. Mai come in questo momento c’è bisogno di difendere la nostra Costituzione nata dalla Resistenza, di combattere per la pace e contro ogni guerra. Per questo a 92 anni ho voluto riprendere la tessera dell’Anpi”.

Il cordoglio della Biennale – La Biennale di Venezia esprime profondo cordoglio per la scomparsa del regista Citto Maselli, un autore che ha attraversato con coerenza e talento per diversi decenni il cinema italiano, dal 1951 più volte apprezzato protagonista e premiato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. “Devo togliere il cappello del Presidente per salutare l’amico Citto con cui, come molti altri, ho condiviso diverse stagioni della vita e della storia del cinema italiano” dichiara il presidente Roberto Cicutto. “Citto ha sempre generosamente costretto tutti i suoi amici a non essere mai sicuri di essere nel giusto, e pur essendo lui un’inscalfibile roccia di convinzioni, riusciva a rendere dialettica anche una conversazione sulle previsioni del tempo. Una grande dote che trasformava accese discussioni in un rinsaldarsi della stima e dell’amicizia. Del suo cinema parleranno in molti e giustamente metteranno in risalto la sua unicità. Gli chiedo scusa per non essere riuscito a fargli fare un documentario su Visconti a cui teneva moltissimo, ma sono lieto di essere stato motore insieme ad Alberto Barbera e a tutti gli autori presenti alla Mostra del Cinema del 2021 di un grande e meritato omaggio alle sue doti di uomo e artista. Abbraccio Stefania Brai, che malgrado l’innata discrezione ha svolto nella vita e nella storia della cultura italiana un ruolo altrettanto significativo di quello del compagno di una vita”. Nel 2021, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, le Giornate degli Autori e la Settimana Internazionale della Critica avevano dedicato insieme un Omaggio a Citto Maselli.

Fonte: Il Manifesto.



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