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Liz Truss si è dimessa da prima ministra del Regno Unito

Dopo che buona parte del suo partito ne aveva chiesto la rimozione: è rimasta al governo appena sei settimane

di Redazione - venerdì 21 ottobre 2022 - 4086 letture

La prima ministra britannica Liz Truss si è dimessa, sei settimane dopo aver assunto l’incarico. Truss, del Partito Conservatore, ha annunciato le sue dimissioni giovedì, dopo che la gran parte dei membri del suo partito le aveva ritirato il proprio sostegno. Nessun altro primo ministro nella storia del Regno Unito era durato così poco in carica.

«Non posso rispettare il mandato per il quale sono stata eletta dal Partito Conservatore. Per questo, ho parlato con sua maestà il re per comunicargli che mi dimetto da leader del Partito Conservatore», ha detto Truss in un brevissimo discorso davanti ai giornalisti a Downing Street, la residenza del primo ministro. Nel Regno Unito, il capo del partito di maggioranza è automaticamente il primo ministro.

Non è ancora chiaro, almeno per ora, chi la sostituirà, ma Truss ha detto che il suo successore sarà scelto all’interno del Partito Conservatore nel giro di una settimana. Truss era stata scelta dagli iscritti del Partito Conservatore nel corso di una lunga campagna per le primarie, che era durata quasi due mesi e prevedeva numerose votazioni. Questa volta, però, la scelta del nuovo leader dovrà essere fatta in una sola settimana.

Parlando con i giornalisti, il presidente del gruppo parlamentare del Partito Conservatore britannico, Graham Brady, ha detto di aspettarsi che gli iscritti del Partito saranno coinvolti nella scelta del nuovo leader e che ci sarà una votazione entro il prossimo 28 ottobre.

Tra i candidati più probabili ci sono Rishi Sunak, ex ministro dell’Economia del governo di Boris Johnson che era arrivato secondo nelle primarie di quest’estate, Penny Mordaunt, ex sottosegretaria al Commercio, e Suella Braverman, che fino a mercoledì era stata la ministra dell’Interno di Truss. I commentatori politici non escludono nemmeno la possibilità che Boris Johnson, che si era dimesso a luglio, possa riproporsi per l’incarico.

L’opposizione, composta dal Partito Laburista e dal Partito Liberal-Democratico, ha chiesto nuove elezioni. Secondo i sondaggi il Partito Laburista vincerebbe nuove elezioni con un margine ampissimo, ma il Partito Conservatore gode di una maggioranza molto solida in Parlamento e difficilmente rinuncerà a esprimere un nuovo primo ministro. Le prossime elezioni generali nel Regno Unito sono piuttosto lontane, previste tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Truss era stata eccezionalmente contestata dopo che le riforme fiscali da lei proposte per ridurre a debito le tasse a ricchi e imprese avevano provocato il crollo della sterlina e un’enorme crisi finanziaria, che aveva messo in pericolo l’economia britannica. Truss era stata costretta a chiedere le dimissioni del suo ministro dell’Economia, Kwasi Kwarteng, e nominare al suo posto il moderato Jeremy Hunt, che ha cancellato la stragrande maggioranza delle misure fiscali su cui la prima ministra aveva basato il suo mandato.

Mercoledì ha lasciato il governo anche Suella Braverman, la ministra dell’Interno, definendo la gestione di Truss inetta e inadeguata. Nella serata di mercoledì il governo aveva inoltre rischiato di perdere un voto parlamentare piuttosto importante segno che ormai il sostegno a Truss tra i parlamentari Conservatori era di fatto esaurito.

Fonte: Il Post


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