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La storia di Lucie

La sua vita è cambiata da allora, per le conseguenze di quel gesto di solidarietà. Ha dovuto toccare il fondo per riscoprire la speranza...

di ActionAid - mercoledì 27 novembre 2019 - 2031 letture

Lui era un Tutsi e nel 1994 in Ruanda questo era più che sufficiente per morire. I soldati lo avrebbero trucidato. Io sono Hutu, sapevo che non mi avrebbero uccisa. Così mi sono messa in mezzo e no, non sono stata uccisa. Mi hanno violentata, in gruppo.

Era un bambino solo, cosa potevo fare?

Quando sono andati via l’ho preso con me e l’ho riportato dalla madre. Quella violenza mi ha distrutto l’adolescenza, ma ora lui e la sua mamma sono vivi grazie a me. Durante la violenza sessuale sono rimasta incinta di due gemelli e ho contratto l’HIV. Avevo sedici anni e non ero pronta ad essere mamma o malata.

Ho dovuto toccare il fondo per ritrovare la speranza

Un anno dopo sono entrata in contatto con ActionAid che aveva avviato una cooperativa femminile. Ho trovato un gruppo di donne che avevano conosciuto la violenza come me e che erano sopravvissute. Mi hanno insegnato a curare le piante, a seguire la semina e il raccolto e oggi coltivo funghi, patate e mais. Sono diventate delle amiche e delle confidenti, hanno accolto me e i miei figli. Ho quarantuno anni e mi dicono che ne dimostro molti di più perché il mio viso porta le tracce di quello che ho passato.

Ora sono indipendente, il mio lavoro mi ha resa libera

C’era una cosa che mi dicevano spesso: “non sorridi mai”. Adesso non è più così, guardo al futuro con più ottimismo. Perché sono contenta di quello che ho, della cooperativa che mi permette di vivere dignitosamente, delle amiche che ho, dell’assicurazione sanitaria che posso permettermi. Oggi sono una donna molto più forte rispetto a quando avevo sedici anni, perché non permetterei a nessuno di farmi quello che mi è stato fatto senza pretendere giustizia. I miei figli non vivranno quello che ho subito io. Ci sono io a difenderli.

La storia di Lucie è quasi incredibile, ma purtroppo non è l’unica. Lavoriamo perché non ci siano più storie così, in Ruanda come nel resto del mondo, anche grazie al tuo aiuto!

Il 25 novembre è stata celebrata la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e noi vogliamo celebrare tutte le donne che sono riuscite a combattere un mondo che non le ha rispettate e amate, e ricordare quelle che invece non ce l’hanno fatta. Perché non ci siano mai più porte chiuse per le donne. Ovunque esse siano.

Lucie


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