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Israele-Palestina: come prima più di prima

Ancora guerra

di Emanuele G. - domenica 8 ottobre 2023 - 564 letture

Guardate la foto a corredo del presente post. Inquadra un ragazzetto palestinese portato a viva forza dalle forze militari israeliane. Una fotografia terribile. Che dovrebbe far gridare di orrore e vergogna tutto il mondo. I bambini preda "prelibata" per ogni forza armata che intende mostrare i muscoli. Un metodo semplicemente inqualificabile e amorale. Eppure tutto questo sta succedendo nello scacchiere orientale del Mediterraneo. A un tiro di schioppo da noi. A riconfermare che questo maledetto Mare Nostrum è un mare di morte e di violenza.

La guerra rimbomba nuovamente nel Medio Oriente. La questione è l’eterna "quaestio" afferente al conflitto fra Israele e Palestina. Un conflitto che dura ininterrottamente dal 1948. Un conflitto di cui non si riesce a capire il bandolo della matassa. Ma siamo sicuri che non si voglia capire il bandolo della matassa? Se ci fosse stata un’autentica politica volta alla pace (sia da parte degli attori principali che degli amici degli attori) la questione si sarebbe risolta da tempo. Invece siamo ancora a sentire bombardamenti, vedere distruzioni e ascoltare il pianto disperato di chi ha perso tutto. Sia dalla parte israeliana che da quella palestinese.

Vorrei esprimere alcune brevissime considerazioni su quanto sta accadendo ora in Medio Oriente.

A me pare che sia una guerra su procura nel senso che l’Iran attraverso gli Hezbollah libanesi hanno dichiarato guerra formale ad Israele...al satana Israele. Come sempre meglio affidare l’appalto a qualcun altro piuttosto che sporcarsi le mani in maniera diretta. Certamente il Medio Oriente è un’immensa scacchiera dove da anni qualcuno cerca di imporre lo scacco matto agli altri. Fino ad ora nessuno vi è riuscito e le guerre, guerriglie e altre forme meno formali di guerre continuano a ritmo spedito. Poi mi pare che sia da considerare massimamente l’avallo di Riad alle operazioni messe in campo sia dagli Hezbollah che da Hamas.

Per caso si tratta di una mossa per distogliere l’attenzione generale dal conflitto ucraino-russo? Potrebbe essere un’ipotesi plausibile. A Putin interessa molto che l’attenzione sia minore su quel fronte affinché possa fare ciò che vuole senza fastidiosi osservatori. In un mondo multilaterale tutto è oramai possibile. Non c’è più una logica di visione, ma valgono gli interessi immanenti. In questa ottica può starci del tutto la possibilità che Putin in accordo con le ayatollah iraniane abbiano deciso di aprire per l’ennesima volta il fronte israelo-palestinese.

Hamas certamente vuole diventare il centro / il fulcro della Palestina poiché le forze politiche tradizionali palestinesi sembrano afone e poco incisive. Hamas intende essere il capo della Palestina del futuro? La domanda ci pare lecita e va posta con forza poiché il bubbone israeliano / palestinese non può certamente continuare all’infinito. E’ dal 1948 che da quelle parti si belligera.

Israele non ha fatto una bella figura in questa vicenda. E’ sembrato rivedere lo stesso scenario della guerra dei sei giorni del 1967 allorquando gli israeliani furono sorpresi dall’attacco concentrico degli eserciti egiziano, siriano e giordano. Qualcosa non è andato per il verso giusto nella pianificazione militare del leggendario Tzahal e dell’altrettanto storico Mossad. Troppa sicurezza? Incapacità di leggere l’evoluzione dei fatti? Una risposta gradiremmo pur riceverla.

Il fatto è che la situazione è molto critica e seria. Già si contano centinaia di morti e prigionieri. Come evolverà la situazione? Non è certo ponendosi a favore dell’uno dei due belligeranti che l’atavica problematica israelo-palestinese potrà trovare una sua soluzione condivisa e plausibile. Qui c’è bisogno di una visione chiara non solo sulla problematica israelo-palestinese ma anche per le altre questioni aperte. Tutte di estrema gravità e che fanno del Medio Oriente una polveriera sempre in ebollizione e in grado di andare ben oltre.

Ma con leader di scarso profilo e organizzazioni internazionali catatoniche cosa di potrà fare il concreto? I popoli dovrebbero smetterla di essere marionette in mano ai pupari del Medio Oriente e scendere in piazza per affermare il diritto di tutti alla pace, nessuno escluso. Altre ipotesi non ci sono e non sono neanche percorribili.


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