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Il Museo della ceramica di Caltagirone celebra San Giacomo

IN MOSTRA DA OGGI A CALTAGIRONE IL TRIONFO DELLA MAIOLICA POLICROMA DELL’800, RAFFIGURANTE IL SANTO PROTETTORE, ATTRAVERSO LA BOTTEGA DEI DI BARTOLO E DEI CANNATARI CALATINI ’.

di Redazione - domenica 19 luglio 2009 - 6676 letture

PER LA PRIMA VOLTA IN MOSTRA ANCHE UNA STATUETTA IN TERRACOTTA DI GIUSEPPE FAILLA, ARTISTA DELLA PRIMA META’ DELL’800, E CINQUE PREGEVOLI “MATTONI “ VOTIVI RAFFIGURANTI IL SANTO

E’ il colore a celebrare il suo trionfo nella mostra dedicata a San Giacomo da oggi visitabile al Museo della Ceramica di Caltagirone sino al 12 settembre. Sono le calde tonalità degli smalti con le sfumature del verde, dell’arancione, del giallo e del cobalto che in un unicum con la finezza dei disegni fanno di “vivassagnapucu!” una mostra unica e di grande innovazione artistica.

E’ la giusta celebrazione per festeggiare il “Patrono” che da qualche secolo profondamente e devotamente i cittadini caltagironesi festeggiano così come, da altrettanti secoli, i “cannatari” calatini , cioè i maestri ceramisti, lo raffigurano nei pannelli maiolicati, sulle piastrelle devozionali, nelle figurine di terracotta e di maiolica con raffinata maestria plastica, sino ad oggi.

In esposizione per celebrare il trionfo della maiolica policroma dell’800 e le gesta del santo patrono troviamo lungo il percorso della mostra San Giacomo “Matamoros” della reconquista spagnola, un pannello dai bordi in manganese raffigurante il Santo a cavallo che con la mano destra tiene la spada sguainata mentre con la sinistra regge il vessillo con la croce, attribuito a Giuseppe Di Bartolo, noto “cannataro” e maestro dell’800. E poi un’altro pannello votivo , sempre in ceramica policroma, raffigurante stavolta il santo in posizione canonica e poi ancora cinque “mattoni” , tutti votivi, molti dei quali ascrivibili ai Di Bartolo, raffiguranti tutti il santo o con conchiglia, bastone e zucca o con ampio mantello e sandali nell’iconografia del san Giacomo pellegrino, quello del camino di Compostela.

“Ma la vera novità – sottolinea Salvatore Scuto direttore del Museo calatino – sono le figurine, esposte per la prima volta al pubblico, ed in particolare una la magnifica statuetta in terracotta raffigurante il santo patrono della città da attribuire a Giuseppe Failla (seconda metà dell’800) più noto per i suoi raffinati dipinti, era un pittore, molti dei quali sono custoditi nelle sale del Museo Civico della città del Erei “.

Madrina dell’inaugurazione Alessandra Foti, vicesindaco di Caltagirone, che ha sottolineato “la valenza culturale dell’iniziativa che si inquadra magnificamente nel calendario delle iniziative del luglio calatino che hanno il loro culmine ne la sulla scala di Santa Maria del Monte prevista per le notti del 24 e 25 luglio “.

All’inaugurazione oltre all’arch. Giuseppe Saggio e al Dr. Silvano Marino del Museo della Ceramica, sono intervenuti, tra l’altro, on. le Giacomo Garra, Francesco Navanzino, presidente dell’Area di Sviluppo Integrato Sud Simeto, il Prof. Massimo Porta presidente della società di Storia Patria e, insieme ad un nutrito pubblico, maestri ceramisti che non hanno voluta mancare l’appuntamento.

Con questa iniziativa il Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone non è voluto mancare all’appuntamento con la tradizione religiosa per festeggiare degnamente il Santo protettore della città organizzando una mostra a testimonianza di quanto sia profonda la devozione di questo popolo verso il Santo patrono.

“Vivassagnapucu!” allestita nella magnifica cornice medievale della sala “D” del museo resterà aperta tutti i giorni, festivi compresi, sino al 12 settembre p.v..

Silvano Marino


Museo della Ceramica, Via Giardino Pubblico - 95041 – CALTAGIRONE - Tel. 0933 58423


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