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Annullato
il Sikula Reggae Festival
La questura chiude i cancelli
a poche ore dall'inizio del festival. L'incredibile
decisione del questore
di Alessandro Calleri
...Il respingimento del "rilascio della licenza
per organizzare e tenere spettacoli musicali all'aperto
in Rosolini, contrada Eremo di Croce Santa nei giorni
8, 9, 10 Agosto 2003 ai sensi dell'articolo 68 T.U.L.P.S."
arriva improvviso ed inaspettato appena la sera prima
dell'inizio del festival.
Era tutto pronto, il palco, le luci, gli innumerevoli
stands, migliaglia di persone in movimento da tutta
italia verso Rosolini per partecipare al più
importante festival Reggae mediterraneo, quando l’inspiegabile
decisione del questore di Siracusa blocca la manifestazione
a poche ore dal suo inizio.
L’evento, previsto per i giorni dell’8-9-10
Agosto, in tre anni ha ospitato più di 20.000
persone anche quest’anno si presentava più
esplosivo che mai, pronto a nutrire il suo pubblico
di nuove ed esaltanti emozioni, riproponendo quell’atmosfera
che permette di stare insieme nella diversità
e nel rispetto degli altri e della natura, uniti dalla
forza della musica, basata su un sound sincopato ed
ipnotico, reggae a 360°. E per la memoria dei
benpensanti basti ricordare come nelle passate edizioni
non si è registrato nessun incidente.
Il rilascio della licenza non è possibile
"perché..." continua il decreto "...
il sito prescelto per ospitare la manifestazione musicale
denominata "Sikula Reggae Festival" trovasi
allocata in una zona rurale ad elevato rischio incendio,
non idoneo ad accogliere una vasta moltitudine di
persone, dovendo questa autorità di Pubblica
Sicurezza assicurare il mantenimento di ordine pubblico
e la sicurezza e l'incolumità di quanti intendessero
partecipare all'evento.".
Come mai nessun problema è stato sollevato
nelle passate edizioni dalla questura?Come mai si
vietano espressamente i concerti mentre successivamente
si autorizza il campeggio nell’area dell’eremo
di croce santa? Ci sembra di guardare attraverso una
camera oscura dove le immagini vengono riprodotte
rovesciate invertendo il normale senso di realtà.
Infatti l’area destinata ai concerti, quella
espressamente vietata dall’ordinanza della questura,
si trova su un terreno spianato dove non c’è
assolutamente nessun pericolo di incendio, mentre
lo spazio adibito a campeggio libero è profondamente
immerso nella macchia mediterranea che caratterizza
l’eremo di croce santa. Don Vizzini, uno dei
parroci di Rosolini, già da tempo marciava
contro il festival, ritenuto di dissacrante e non
idoneo ad ospitarsi nelle aree detenute dalla curia
all'interno dell'eremo, proprio lo spazio adiacente
all’area concerti.
A questo punto cancelli aperti per il campeggio
libero ma niente festival. Durante la tre giorni sono
rimasti in funzione i servizi e la dance hall, mentre
le uniche iniziative del festival sono rimaste legate
“all’area culture”, dove erano previsti
incontri con il mondo delle telestreet che, proprio
nei giorni del festival, dovevano concretizzarsi nella
accensione di un nuovo segnale tv sui tetti di rosolini
con servizi e riprese provenienti dall’area
del festival..
Il Sikula Reggae Festival viene gestito senza particolari
aiuti economici, di sponsor e istituzioni. L’associazione
“La Locomotiva” di Rosolini, a cui va
tutta la nostra solidarietà, ha annunciato
azioni legali per difendere l'immagine del festival.
Dopo queste sconcertanti decisioni staremo a vedere
quali saranno le vere ragioni dell'annullamento di
questa quarta edizione del Sikula.
E adesso cosa potremo aspettarci?
Certamente l’unico a godere in questo momento
è Don Vizzini che tanto ha lavorato per boicottare
il festival; chissà se un buon esame di coscienza
non possa aiutarlo ad uscire da certa ideologia reazionaria
che, più che benessere e sviluppo, fa compiere
a Rosolini un regresso decennale, vanificando il lavoro
di molti che attraverso il Reggae esprimono la loro
voglia di partecipazione.
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