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Palagonia
- “Ignoti incendiano impianto sportivo”
di Cesare Piccitto
PALAGONIA – Erano
le 21.15 del 30 luglio 2003 quando il nuovo impianto
sportivo comunale (tre campetti per tennis, calcetto
e pallavolo) è stato oggetto di un grave atto
intimidatorio che ha danneggiato l’erba sintetica.
Palese la matrice dolosa: ignoti hanno lasciato bene
in vista la tanica di benzina ancora parzialmente
piena. Il danno è irrilevante poiché
l’incendio, subito spento, è probabilmente
mirato ad intimidire i ragazzi dell’associazione
sportiva Palilklub.
L’associazione ha ottenuto
la gestione dell’impianto nel 2002 (per cinque
anni), il quale era in stato di totale abbandono e
si è attivata per ripulire e rendere utilizzabile
l’intera area. Organizza diverse attività
tra cui tornei e corsi di tennis, calcetto femminile
e maschile. In un’altra città un così
grave atto avrebbe sollevato polemiche ed indignazioni,
soprattutto se il gesto fosse stato rivolto ad una
gestione così efficiente mentre a Palagonia
l’incidente è già stato dimenticato
e archiviato. Che venga dimenticato da chi non conosce
i fatti potrebbe sembrare comprensibile e giustificabile,
ma la vera amarezza resta quando chi è al corrente,
anziché sostenere le persone indirettamente
colpite sembra voltargli le spalle.
I ragazzi dell’associazione cinque giorni dopo
vengono a conoscenza, in modo non ufficiale, di una
delibera comunale che revoca la concessione con motivazioni
irreali. Recita la delibera del 29.07.2003:
“Accertato che l’impianto trovasi in stato
di totale abbandono […]
Ritenuto che il perdurare di tale situazione comporterebbe
l’inevitabile, rapido deterioramento della struttura,
e che il perdurare di tale situazione potrebbe anche
compromettere l’incolumità di quanti
frequentano l’impianto, data la totale assenza
di personale, di sorveglianza e di custodia […]”
Fino a pochi giorni prima
molti giovani hanno usufruito dell’impianto
senza riscontrare nessuna di queste motivazioni; a
riprova di ciò la tempestiva denuncia ai carabinieri
da parte dei responsabili. Nonostante l’incomprensibile
decisione della giunta comunale, ci auguriamo che
questa struttura venga affidata ad altra associazione
che abbia la stessa passione ed abnegazione per lo
sport. Per quanto concerne il gesto intimidatorio
le indagini sono ancora in corso.
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