La
disinformazione democratica
di Valentina Arena
Stati Uniti d'America -
Scompaiono le norme antitrust. Comunicazione a rischio
di monopolio
Anche l’America dell’informazione
perde drasticamente la sua democrazia. La Federal
Communication Commission ha introdotto, infatti, un’allarmante
legge che favorisce la concentrazione dei grandi colossi
dell’informazione. In questo modo un singolo
gruppo editoriale potrà controllare un numero
di stazioni televisive fino a coprire quasi il 50%
del territorio nazionale. Come se non bastasse, la
Fcc ha cancellato alcuni divieti fondamentali che
fino a ieri garantivano la libertà di stampa.
Vengono eliminate, anzi completamente stracciate,
le regole che impedivano il possesso di un quotidiano
e di una rete tv nello stesso territorio nazionale.
In più è possibile, grazie alle decisioni
prese dalla commissione, gestire fino a tre stazioni
televisive nello stesso mercato. E ricordiamo che
i maggiori gruppi presenti in America sono essenzialmente:
Aol Time Worker, che controlla il 10% del mercato
( compresa la Cnn), Viacom che possiede Mtv, Paramount
e buona parte di Blockbuster, News Corp del potente
Murdoch .
E’ indubbia la potenza che
oggi possiedono i mezzi di comunicazione nella formazione
dell’opinione pubblica, ed è proprio
per tale motivo che si rende necessaria una regolamentazione
di questo mercato. I media, ci ricorda Noam Chomsky,
gestiscono la selezione delle notizie e spesso e volentieri
operano disinformazione. E in un paese democratico
le voci devono essere molteplici, l’informazione
diversificata, l’interesse ricercato quello
comune.
Numerose sono state le proteste
in seno al mondo dell’informazione. Hanno fatto
sentire la loro voce produttori televisivi e sceneggiatori.
Micheal Copps, commissario democratico dell’organismo
che regola la comunicazione Usa, ha definito, poi,
inaccettabile il fatto che la nuova legge autorizzi
le élite mediatiche ad un grado di influenza
sull’informazione sempre maggiore. Una riflessione
dovuta è rivolta all’opposizione tra
la manipolazione delle notizie, effettuata dai media
per mano dei gruppi editoriali, e la libertà
di stampa e di opinione, principio irriducibile di
una società, come quella americana, che si
definisce “coraggiosamente” democratica.
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