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riccardo orioles <ricc@libero.it>
tanto per abbaiare
27 gennaio 2003 n.163
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Memoria. Oggi, 27 gennaio, ricordiamo Chaim, Marele,
Lev, Isaac,
Sarah,
tutti gli esseri umani come noi - uomini donne e bambini
- che furono
uccisi a milioni, nella civile Europa e da un governo
europeo, perche'
appartenevano a una "razza". Di "razze",
in Europa, si sta parlando di
nuovo - da qualche anno - anche ora. Percio' stiamo
pronti a
combattere, perche' stavolta prima di farne toccare
uno combatteremo.
Ricordiamoci anche degli altri che furono uccisi perche'
non erano
"normali": gli zingari, che tutt'ora perseguitiamo
in tutt'Europa; gli
omosessuali, che morirono a fiumi con gli ebrei; i comunisti,
i
partigiani, i dissidenti, a ciascuno dei quali fu dato
un triangolo con
un colore e un colpo di fucile.
E ricordiamoci del soldato Ivan, con la sua stella rossa
sul berretto:
oggi, se ancora vive, vegeta fra dimenticanza e miseria
in qualche
ospizio per poveri del suo Paese. Pero' fu lui, il 27
gennaio del '45,
a buttar giu' i cancelli del lager su cui la civile
Europa aveva
scritto "Arbeit macht frei".
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Operai. L'ultima dei leghisti e' quella di mettere dei
vagoni separati
per gli immigrati per evitare che diano fastidio ai
bianchi. Va bene:
della proposta in se' non vale la pena di parlare, tranne
che per
auspicare il momento in cui questa gente si andra' a
fare la sua
Padania da qualche parte (in Alabama, in Baviera, in
Sudafrica, dove
vogliono loro) e lascera' finalmente in pace noi italiani.
Il motivo
per cui ne scrivo e' pero' un altro: nella loro "proposta",
i leghisti
scrivono che purtroppo gli immigrati sono diventati
cosi' tanti, che
ormai "il cinquantadue per cento degli operai della
Zanussi e' di
colore".
Ah. Se cosi' stanno le cose (e non c'e' motivo di dubitarne:
in genere
i nazisti erano ben documentati sul numero degli ebrei),
e' una notizia
sensazionale, e cambia tutto. Allora non e' vero che
lor signori sono
razzisti e ce l'hanno con gli immigrati. No. E' sempre
la vecchia razza
dei padroni, padroncini e privilegiati vari, che hanno
una paura
atavica di quella gente maledetta - gli operai - e pur
di tenerli a
freno non esitano a inventarsi il dio Po, la Padania
e la difesa della
razza.
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La storia in tribunale. Nel 1947 in Sicilia il Fronte
Popolare ("Vota
Garibaldi") era maggioritario, le occupazioni di
terre si susseguivano
dappertutto e la mafia non ce la faceva piu' a controllare
i contadini:
che fare? Poche settimane dopo la grande vittoria elettorale
delle
sinistre, i gli uomini di Salvatore Giuliano massacrano
a colpi di
mitra la folla dei contadini riuniti a festeggiare il
Primo Maggio a
Portella delle Ginestre: decine di morti e feriti, omicidio
"non
politico" ad opera di banditi, niente mandanti;
dei "capi-banditi" uno,
Giuliano, viene ucciso nel sonno poco tempo dopo e l'altro,
Pisciotta,
viene avvelenato in carcere con una tazza di caffe':
nessuno dei due
parlera' mai e per tutta una generazione la mafia sara'
ufficialmente
definita un'"invenzione dei comunisti per diffamare
la Sicilia".
Ma un giovane siciliano - Giuseppe Casarrubea, oggi
uno storico
famoso
- decide di impiegare la propria vita a ricostruire
la verita'. E dopo
anni e anni di studi, dopo aver sentito decine di testimoni
e
consultato centinaia di documenti (fra cui quelli della
Commissione
Antimafia, desecretati da poco) riesce a scoprire che
in realta' fra i
"banditi" e alcune autorita' politiche e poliziesche
del tempo c'erano
stati dei contatti ben precisi. E scrive la verita'.
E questo gli e'
costato un processo.
La prossima udienza e' venerdi' 31. Giorno 30 ci sara'
un incontro alla
Biblioteca comunale di Partinico (uno dei paesini da
cui provenivano i
"viddani" assassinati) per esprimere solidarieta'
a Casarrubea e
ricordare a tutti che i siciliani non dimenticano i
loro morti, ne' chi
li ha ammazzati. Ne' dopo cinquant'anni, ne' mai.
Info: icasar@tin.it
Bookmark: http://www.scuolaantimafia.org/salvatore_giuliano.htm
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Mare 1. "Giornale radio. Tragedia nello Jonio,
muoiono sei clandestini.
Gli extracomunitari sono deceduti mentre tentavano
di raggiungere le
coste italiane. Il bilancio della tragedia, pero',
e' piu' grave: ci
sono 18 dispersi. I sopravvissuti, sei persone tratte
in salvo da un
mercantile russo sono in condizioni piuttosto difficili
e hanno bisogno
di cure. Solo sei sopravvissuti, tratti in salvo dall'equipaggio
di un
mercantile russo...".
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Mare 2. Peppe Sini: Ragionevole proposta per far cessare
le stragi di
immigrati in mare.
"C'e' un solo modo per mettere fine alle stragi
di immigrati in mare e
all'arricchimento delle mafie che gestiscono i trasporti
clandestini di
persone. E' riconoscere a tutti gli esseri umani il
fondamentale
diritto umano a vivere, che in concreto significa
anche il diritto di
tutti gli esseri umani a muoversi sul pianeta alla
ricerca di un luogo
in cui poter vivere in pace e dignita'. Come dice
l'articolo 10 della
Costituzione della Repubblica Italiana, la legge su
cui si fonda tutto
il nostro ordinamento giuridico, il nostro stato di
diritto, la nostra
democrazia: sarebbe ora di cominciare ad applicarla.
Per fare questo occorre un provvedimento amministrativo
urgente piu'
di
ogni altro: che lo stato italiano istituisca un servizio
di trasporto
pubblico e gratuito per quanti nel nostro paese vogliono
venire
fuggendo la fame, la guerra, le persecuzioni e la
morte" (Peppe Sini,
Centro di ricerca sulla pace).
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Acqua. Gli onorevoli Bassanini, Morando e Amato (Ds)
hanno fatto una
proposta di legge per obbligare i comuni italiani
a privatizzare gli
acquedotti comunali. Anni addietro, una proposta simile
era stata
avanzata da Bassanini, Grillo e Tabacci (Ds, Forza
Italia e Cdu): non
passo' per le proteste dei parlamentari piu' responsabili
sia di destra
che di sinistra. Adesso ci riprovano, mandando avanti
a sondare il
terreno (gli interessi dei "privatizzatori"
scavalcano evidentemente i
confini di partito) i piu' disponibili fra i Ds.
In nessun altro paese al mondo e' stata finora resa
obbligatoria la
privatizzazione dell'acqua: che nei documenti delle
Nazioni Unite e'
indicata come risorsa planetaria globale, non assoggettabile
alle
logiche di mercato. Se l'idea di privatizare l'acqua
fosse venuta da
Berlusconi, saremmo tutti qui a far casino. Ma viene
dai Ds, e percio'
noi compagni (tranne qualche "irresponsabile")
ce ne stiamo zitti.
* * *
In Sicilia il problema dell'acqua e' particolarmente
drammatico. Ma a
Catania la privatizzazione dell'acqua va avanti ancora
piu' in fretta
che nel resto d'Italia. E va avanti con l'accordo
sia della destra -
che amministra il comune - che della "sinistra".
Ad esempio, Nella
societa' Sostare srl (costituita il 29.11.2002) uno
dei principali
dirigenti e' il dottor Harald Bonura, braccio destro
dell'ex sindaco di
centrosinistra Bianco; un ex esponente della locale
Cgil ne e' il
direttore. Quanto alla gestione, il Comune (di destra)
di Catania si e'
impegnato a rifondere alla societa' (di "sinistra")
i mancati guadagni
in caso di fallimento degli introiti degli "stalli".
Mercato a modo
loro, "sinistra" a modo loro.
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Lo stato dell'informazione. Venticinque giornalisti
uccisi, 1420
minacciati o aggrediti, 692 sotto processo, 118 in
galera, 389 giornali
chiusi o censurati: e' il bilancio dello stato dell'informazione
nel
mondo, secondo Reporters sans frontieres, all'inizio
di quest'anno.
(Scrivo questa nota dalla stanza di una piccola associazione
di
immigrati che generosamente mi fa usare il suo computer).
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Cronaca. Trapani. Un elicottero grigio e senza segni
distintivi si e'
posato la settimana scorsa sul piazzale antistante
un centro per la
commercializzazione della carne di coniglio, gestito
dalla cooperativa
"La Talpa". Ne sono scesi due uomini con
passamontagna e armati di
fucile che hanno "catturato" un lavoratore
della cooperativa, gli hanno
chiesto dove si trovasse il "capo" della
stessa e al suo rifiuto
l'hanno lasciato malconcio per terra. Gli altri lavoratori,
accorrendo,
hanno fatto appena in tempo a vedere l'elicottero
alzarsi in volo.
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Cronaca. Napoli. Brillante operazione del commissariato
Vomero, della
Celere e dei Reparti Antisommossa dei carabinieri
che, con l'impiego di
appena quaranta uomini fra agenti, celerini e forze
speciali sono
finalmente riusciti a por termine allo sconcio dell'occupazione
di un
appartamento di due stanze in via Belvedere da parte
di una
quasi-terrorista settantaquattrenne, tale Ferraresi
Anna. Costei, che
da circa quarant'anni occupava l'appartamentino pagando
regolarmente
l'affitto al padrone di casa, negli ultimi mesi era
rimasta indietro
(secondo il padrone) coi pagamenti. Lei sostiene di
avere regolarmente
versato i bollettini alla posta: ma il padrone non
le ha creduto e ha
chiamata la polizia, che e' intervenuta e ha fatto
giustizia sia della
vecchietta che dei vicini che si erano affacciati
per difenderla.
La donna e' stata letteralmente buttata di forza in
mezzo alla strada,
senza un posto dove andare. Le e' stato tuttavia benevolmente
consigliato di studiare la situazione e di adire,
eventualmente, le vie
legali: se e' vero, come lei sostiene, che ha conservato
le ricevute
degli affitti pagati, non c'e' dubbio che nel giro
di qualche anno
potra' avere diritto a rientrare a casa sua.
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Cronaca. Milano. Un pensionato di 77 anni, Mario M.,
ha rischiato di
annegare nelle acque del fiume Olona, a Nerviano,
dov'era scivolato
per
un malore. Un operaio di passaggio, Martino M. di
44 anni, si e'
tuffato senza esitazione nelle acque del fiume e,
nonostante la
temperatura gelida e le forti correnti, e' riuscito
a tirar su il
poveretto. Da un'ambulanza prontamente accorsa il
pensionato e' stato
immediatamente trasportato al pronto soccorso dell'ospedale
di Rho,
dove - nonostante il forte stato di assideramento
- e' stato con
successo curato e pochi giorni dopo dimesso. L'operaio
e' albanese.
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Cronaca. Catania. Consegnate dall'Associazione Partigiani
al Comune
5000 firme raccolte dai cittadini contro la bizzarra
idea di intitolare
una strada al gerarca fascista Fiilippo Anfuso, uomo
di collegamento
fra Mussolini e Hitler e coinvolto nell'assassinio
dei fatelli
Rosselli. Che altri fratelli vogliono far fuori adesso,
se hanno tanta
nostalgia per Anfuso?
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Cartellone. Spettacolo dei pupi "Peppino di Cinisi
contro la mafia"
della Compagnia Marionettistica Popolare Siciliana.
Ieri su Rai 3 in
"Racconti di vita". L'otto febbraio a Cinisi
per il nuovo Circolo
Musica e Cultura. Il 10 marzo a Bologna, alla Carovana
antimafia
dell'Arci. Prima e dopo il 10 marzo da qualche altra
parte in Emilia,
se qualcuno di voi l'organizza. "Lo spettacolo
e' in giro per
raccogliere i fondi per la riapertura di Radio Aut
a Terracini.
Diffondete tutto e grazie mille!".
Info: angelosicilia@inwind.it
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Avevo scritto, presuntuosamente, qualcosa sull'effetto
serra e il buco
dell'ozono. Risposte:
piero.cavina@coopitalia.coop.it wrote:
< L'ozono non dovrebbe c'entrare niente con l'effetto
serra. Al
contrario sono le (ben piu' cospicue e "lussuose")
emissioni di
anidride carbonica a provocarlo... senza contare tutte
le (altrettanto
"lussuose") reazioni esotermiche >
longagnani@yahoo.it rinterza:
< Ciao. Hai confuso l'effetto serra con il buco
nello strato di ozono >
Beh. Per fortuna non m'ha sentito la mia professoressa
di scienze, la
signora Crupi. Mi avrebbe senz'altro rimandato a posto
impreparato,
proprio come faceva allora.
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Giovanni wrote:
< Carissimi, in un giorno in cui ci stanno letteralmente
triturando le
palle con la beatificazione di Gianni Agnelli (l'avvocato...
ma de che?
in tribunale mai visto!) vorrei ricordarvi che benche'
colto, elegante,
raffinato (il contrario di Berlusconi) il suddetto:
1) quando quelli della sua eta' andavano in montagna
con i partigiani
lui sciava a St. Moritz o folleggiava in Cote d'Azur;
2) sara' pure stato un borghese illuminato ma si e'
sempre fatto gli
affaracci suoi e la sua Fiat, ha sfruttato e licenziato,
in tutto il
mondo, migliaia di persone;
3) sara' pure stato un brillante capitano d'industria
ma la sua Fiat ha
sempre avuto generosissimi aiuti dallo stato, ha operato
per anni in
regime di monopolio e quando questo e' finito e' subito
fallita;
4) sara' stato amico di Ugo La Malfa ma la sua Fiat
era dentro a
Tangentopoli fino al collo;
5) ha appoggiato, indistintamente, tutti i governi
degli ultimi
sessant'anni, compreso l'Ulivo che gli ha dato gli
incentivi alla
rottamazione, snobbava Berlusconi ma alle ultime elezioni
l'ha
appoggiato;
6) avra' sicuramente finanziato Italia Nostra ed il
Wwf ma se l'Italia
e' tutta un'autostrada e nelle citta' non si respira
e' perche' lui
potesse vendere piu' auto;
7) era laico ma alla fine ha chiamato il prete;
8) aveva la pessima abitudine di rompere i coglioni
alle persone
telefonando all'alba;
9) era un simbolo per tutti quei fighetti che portavano
l'orologio
sopra la camicia o la cravatta sopra il pullover (ma
ti pare!);
10) last but not least era iuventino.
Riposi in pace >
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Borderline wrote:
< Non immaginavo che noi Italiani avessimo scatenato
cosi tante
guerre,
e pensare che passiamo sempre per "Italiani brava
gente"!
Immaginavo
che i guerrafondai Europei per antonomasia fossero
i Tedeschi. In ogni
caso tanto di cappello ai Tedeschi di oggi, che hanno
appreso l'amara
lezione della guerra e hanno capito che bisogna fare
di tutto per
evitarla; perche' noi Italiani dobbiamo essere sempre
cosi' coglioni? A
quanto pare la Germania ha fatto tesoro del suo truce
passato e noi
no... Forse come fu denazistificata la Germania dopo
la seconda
guerra
mondiale, cosi' doveva essere defascistizzata per
bene l'Italia, forse
ci voleva una Norimberga anche da noi, invece ci hanno
preso
sottogamba
perche' nemmeno la guerra sapevamo fare bene, ma a
dare il cattivo
esempio siamo sempre i primi. Ricordiamoci che Hitler
e' stato allievo
di Mussolini, e non viceversa. E adesso c'e' un altro
che fa il capo
dello stato e il ministro degli esteri, che e' populista,
maccheronico
e rilancia l'immagine peggiore degli Italiani: quella
di vigliacchi
opportunisti che si schierano sempre col piu' forte
e non sono capaci
di avere un'idea propria >
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Tommaso wrote:
< Non ho mai letto la Fallaci, ma non penso proprio
possa essere
definita antisemita o antisionista. Sara' un refuso?
>
* * *
Non e' un refuso. Tecnicamente, gli arabi sono tanto
semiti quanto gli
ebrei: non a caso le vignette di Arafat, nei giornali
anti-arabi,
presentano i medesimi tratti fisici caricaturizzati
(naso, labbra, ecc)
che, nei giornali anti-ebrei, caratterizzano invece
le caricature degli
ebrei. E' interessante notare anche che, sovente,
i soggetti che
esprimono la propaganda anti-araba sono i medesimi
che,
contemporaneamente o a distanza di qualche anno, portano
o
portavano
avanti quella anti-ebrea: negli Stati Uniti questo
fenomeno e'
particolarmente evidente.
Alla base di entrambi c'e' il sentimento di una oscura
identita'
"ariana" (artificiale e quindi intrinsecamente
debole) che viene
percepita come vulnerabile e dunque minacciata su
certi terreni dai
"non-ariani".
L'ebreo e' molto piu' libidinoso di noi tedeschi,
e dunque e'
pericoloso per le ingenue (e per noi frigide) donne
ariane; l'arabo,
grazie alla sua animalesca vis copulandi, si riproduce
molto piu'
velocemente di noi bianchi e questo (come leggiamo
nelle dotte analisi
"geopolitiche" di alcuni editorialisti)
e' un pericolo per la civilta'.
L'ebreo e' abile e manovriero negli affari, contrariamente
al franco e
ingenuo tedesco: che dunque bisognera' difendere dai
suoi trucchi, che
non siamo in grado di elencare ma che sicuramente
esistono, visto che
cosi' tanti ebrei hanno i soldi e tanti poveri tedeschi
no. L'arabo,
che in fondo e' un incivile beduino, detiene ricchezze
immeritate (il
petrolio) di cui si vale per ricattare noi ingenui
occidentali: che
dovremo pur difenderci, a un certo punto.
Entrambi i popoli (o meglio: entrambe le razze) sono
(terza
caratteristica) sporchi, fisicamente poco puliti:
le due propagande
antisemite sono molto chiare su questo punto, che
per uno psicanalista
sarebbe forse il piu' interessante.
Per quanto riguarda la Fallaci in ispecie, a queste
coincidenze di
antisemitismo ne aggiungo una quarta, che e' di carattere
sintattico-narrativo. Rilegga gli antisemiti italiani
Anni Trenta
(Appelius o Interlandi, per esempio) e ritrovera'
certi ritmi
sintattici, certi stigma di stile, certi "assolo",
che sono esattamente
gli stessi: lei e' un po' piu' sofisticata, ma non
poi tanto.
Coincidenza fortuita ma carina, sia nell'antisemitismo
del Ventennio
che in quello della signora il linguaggio ufficiale
e' il
falso-fiorentino uso turisti: che ahime' gli americani
non distinguono,
come non sanno distinguere il Chianti vero da quello
di trattoria. Fra
i toscani fascisti, pero', c'erano dei personaggi
umanissimi (penso a
Ottone Rosai, o a Malaparte) che del loro toscanesimo
e persino del
loro fascismo facevano scena si', ma con sincerita'
e con rispetto; e
si avvicinavano all'arte per questa via. La Fallaci
e' fasulla, da cima
a fondo, tanto toscana quanto i David di plastica
che gli americani si
portano a casa tutti contenti.
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< Sono il cantastorie Fortunato Sindoni. Le mie
ballate parlano di
pace, di (anti)mafia, di solidarieta', di satira politica.
Mi rendo
disponibile per iniziative di carattere politico,
culturale, di
solidarieta'. Se mi volete telefonatemi al 090.9731446
>
Bookmark: http://web.tiscali.it/cantastoriesindoni
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Teofrasto <caratteri@eleuteros.el> wrote:
Il Fighetto. "Ehi bello!" ti grida di lontano:
ti afferra con tutt'e
due le mani e te le stringe calorosamente, ti accompagna
per un pezzo
di strada, ti chiede quando ci rivediamo e, sempre
complimentandoti,
finalmente se ne va. Se e' di sinistra, cerca di piacere
anche alla
destra, per sembrare piu' imparziale. Se e' di destra,
fa
l'"intellettuale". Capelli e barba, sempre
all'ultima moda. In piazza,
lo vedi dietro ai bei ragazzi e ai banchieri. Comunque
sempre
dappresso
ai pezzi grossi, anche al teatro (dove arriva in ritardo,
per farsi
notare). Colombe di Sicilia, corna di gazzella, bottiglie
di cristallo,
bastoni intagliati ("li fanno a Sparta"),
tappeti: niente che non
possieda, e che non vada mostrando in giro. Ha un
cortiletto sotto
casa, tipo palestra, con sabbia, linee di gesso e
tutto: e ci invita
saltimbanchi, filosofi, gladiatori, pittori, cantanti
pop, tutti:
purche' si esibiscano un paio d'ore nel suo "locale".
* * *
Il Ghe-pensi-mi, a dire il vero, e' pieno di buone
intenzioni; solo che
fa danno. Tutti, dopo sei ore di riunione, finalmente
sono d'accordo?
"Un momento! Bisognerebbe riesaminare il punto
b comma terzo...". E
quelli naturalmente lo mandano affanculo. Non si riesce
a trovare quel
ristorante? "La so io, la scorciatoia...".
E dopo mezz'ora eccoli
spersi all'altro capo della citta'. "Ma perche'
litigate?" "Fatt'i
cazzi tui!".
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blauritter wrote:
< ma femme en tigresse,
aux yeux d'ennemie,
aux griffes sanglantes
de ma ame,
et pourtant,
si douce en se donnant >
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Tindaro La Rosa, comunista e sindacalista siciliano,
wrote:
< Una sola cosa accomuna gli uomini:
la morte dopo la vita;
ma nessuna cosa accomuna tutti nella vita.
La politica aggrega, ma nella diversita'
di scelte; educa sul come vivere, organizzarsi e agire.
Non siamo e non potremo mai essere
tutti gli stessi, perche' partiamo da posizioni
tanto diverse per andare in direzioni tanto
diverse, per raggiungere obiettivi distanti e
contrastanti.
Non siamo tutti gli stessi
e non e' vero che sono tutti gli stessi,
sia sul piano generale che particolare,
sia collettivamente che individualmente. >
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