E c'erano bambini liberi. Si rincorrevano
tra le stradine e andavano in
cerca della vita. Sorrisi. Soltanto sorrisi.
Erano scolari all'uscita delle scuole. Le urla all'innocenza.
Le carezze
delle madri.
Erano calciatori nei calzoncini corti. Le urla alla
gioia del gol. Gli abbracci
dei compagni.
Erano bambini travestiti da eroi. Le urla soffocate
dagli adulti. Le complicità
protette dall'ipocrisia.
E c'erano donne libere. Si scambiavano
sogni di madri e la vita l'avevano
già trovata. Figli da amare. Uomini da cullare.
Erano stelle di una notte nei cinema di periferia.
Le urla di falsa paura.
Le spalle accoglienti dei ragazzi.
Erano muse ispiratrici di dolcezze ricercate. Le urla
degli amori nascosti.
I rimproveri di madri distratte.
Erano donne ad espiare i disagi del mondo. Le urla
dei parti della speranza.
I pianti dei figli del futuro.
Poi arrivarono i dittatori.
E i commercianti si concessero alle
"protezioni". I silenzi agli abusi dei
mafiosi. Le rabbie soffocate nella paura.
E i pescatori affondarono le barche. I silenzi ai
prelievi degli uomini
in divisa. Le rabbie affogate nei verbali.
E gli agricoltori spezzarono le vanghe. I silenzi
alle arroganze dei ladri
della notte. Le rabbie sedate dalle botte.
E gli scolari comprarono l'erba da
fumare, all'uscita delle scuole. I silenzi
degli spinelli da passarsi. Le rabbie delle vite da
spezzare.
E i calciatori del domani andarono ai semafori a scambiarsi
delusioni. I
silenzi dei finestrini che si alzano. Le rabbie bruciate
dalle bambole incendiarie.
E gli eroi travestiti da bambini combatterono le guerre
di quartiere. I
silenzi dei coetanei da pestare. La rabbia mescolata
all'omertà.
E le stelle morirono nella notte dei
pedofili. I silenzi di un pudore minacciato.
Le rabbie inghiottite nelle infanzie deflorate.
E le muse furono solo vedove di mafia. Il silenzio
di un altro figlio per
la strada. Le rabbie compagne delle attese invane.
E le donne a nascondere buie perversioni. Il silenzio
di una scopata senza
amore. Le rabbie arrotolate in venti euro di sfruttamento.
E allora venite anglo-americani liberatori.
Venite detentori di libertà
di consumo. Sganciate le bombe che purificano, perché
stavolta vi risparmieremo
assensi ONU e le critiche di chi non ha capito o di
chi ha capito troppo.
Venite, se è solo con i morti che si ottiene
libertà.
E prometteteci di uccidere tutti i mafiosi, gli usurai,
i magnaccia, gli
spacciatori, i pedofili, gli arroganti, gli stupratori,
i pervertiti.
E non avrete bisogno di cercarli nei cunicoli perché
sono nelle strade,
nelle case, nelle chiese. Sono nella nostra vita.
E soprattutto, mantenetele, le promesse!