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FEDERAZIONE RUSSA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE DI
PORRE TERMINE ALL'INTOLLERANZA RAZZIALE

Amnesty International ha chiesto oggi alle autorità russe di prendere misure efficaci per combattere il razzismo e promuovere la tolleranza e il rispetto per la diversità, con l'obiettivo di fermare la crescente ondata di attacchi contro le minoranze etniche. L'organizzazione per i diritti umani teme per l'incolumità delle minoranze nazionali ed etniche in Russia, alla vigilia del 20 aprile, anniversario della nascita di Adolf Hitler. Negli anni scorsi, questa data è stata caratterizzata da numerosi atti di intimidazione e violenza di natura razzista.
Il 26 marzo di quest'anno, a Mosca, un gruppo di giovani ha aggredito e picchiato due studenti africani, mandandone uno all'ospedale. L'Associazione degli studenti africani nella Federazione Russa ha
sollecitato l'apertura di un'indagine e ha chiesto maggiori misure di sicurezza nei pressi degli alloggi studenteschi. "Il timore delle minoranze di subire attacchi razzisti non è limitato agli skinhead. Esse temono quasi altrettanto le autorità" - ha dichiarato Amnesty International.

Nel luglio del 2002 dieci persone dal cranio rasato hanno insultato e aggredito un gruppo di studenti, rifugiati e richiedenti asilo africani che stavano facendo un pic-nic in un parco di Mosca. La polizia, che si
trovava nei paraggi, è intervenuta solo un'ora dopo quando quasi tutti gli aggressori erano fuggiti e, contro ogni evidenza, ha accusato le vittime di aver dato vita alla rissa.

"La polizia e le altre autorità incaricate di far rispettare la legge sottopongono regolarmente le minoranze ad abusi e intimidazioni e spesso mostrano indifferenza nei confronti degli attacchi razzisti. Le vittime
denunciano con insistenza il fatto che la polizia sia restia ad attribuire un significato razzista a questi episodi e tenda piuttosto a definirli atti di vandalismo" - ha spiegato Amnesty International.

La discriminazione per motivi razziali è una realtà per molti appartenenti alle minoranze etniche e nazionali nella Federazione Russa. "Il razzismo è un attacco al concetto stesso di diritti umani universali. Esso nega
sistematicamente a determinate persone i loro diritti a causa del colore, della razza, dell'etnia, della discendenza o dell'origine nazionale. Il diritto alla libertà dalla discriminazione razziale è un principio
fondamentale dei diritti umani" - ha concluso Amnesty International.

Ulteriori informazioni
Secondo il ministero degli Interni russo, in tutto il paese vi sono circa 20.000 skinhead, di cui 2500 a Mosca. Le vittime dei loro attacchi comprendono immigrati, rifugiati e richiedenti asilo provenienti da
Africa, Asia e Caucaso, compresi i ceceni. Anche gli appartenenti alla comunità ebraica subiscono frequenti aggressioni e minacce e le sinagoghe e gli altri centri della comunità vengono spesso presi di mira.Sia il presidente Putin che il Procuratore generale Ustinov hanno pubblicamente dichiarato che i reati di natura razzista non saranno tollerati e che i responsabili saranno trattati "con la massima severità
consentita dalla legge". Nel 2001, le autorità hanno lanciato un Programma di stato sulla tolleranza e la prevenzione dell'estremismo nella società russa, che si propone in cinque anni di cambiare gli atteggiamenti e le pratiche che facilitano la discriminazione per motivi di razza e di religione.

www.amnesty.it

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