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Carte telefoniche internazionali: la maggior parte non raggiungerebbe il numero di minuti pubblicizzati


VICENZA - Ammiccano sui vetri di biglietterie, chioschi e tabacchini, promettendoti lunghe chiacchierate con i tuoi cari. Non c'è straniero che resista al fascino delle carte telefoniche internazionali: con pochi euro puoi azzerare per un po' i chilometri che ti dividono da casa. Dietro colori vivaci e le facce sorridenti che le pubblicizzano si nascondono però pericolose insidie.
A denunciarle è Amadou Tidiane Diallo, un senegalese che vive in provincia di Vicenza e che, oltre che essere un apprezzato poeta, è proprietario di un phone center. Tidiane da qualche mese si è fatto portavoce di una campagna contro quella che definisce senza mezzi termini una truffa ai danni degli stranieri.
"La maggior parte delle carte telefoniche da 5 o 10 euro - dice Tidiane - non raggiungono il numero di minuti pubblicizzati dagli operatori del settore. Basta cronometrare per accorgersi che il tempo reale di comunicazione è, spesso, la metà della durata garantita".

È difficile però badare all'orologio mentre si parla con la propria famiglia. Così, mentre ci si distrae, la scheda "mangia" silenziosamente degli scatti. Immaginate di poter recuperare quei minuti rubati e di metterli in fila: vi accorgerete che non avete perso solo i soldi, ma anche tutte le emozioni di una conversazione che non farete mai. Attenti, poi, a come usate la scheda. È di salute piuttosto cagionevole.

"La maggior parte delle schede - spiega Tidiane - si esaurisce
misteriosamente dopo che l'utente ha riagganciato una o due volte, anche
dopo conversazioni brevissime". Inutile prendersela con chi vende al dettaglio, non può far altro che indicarvi il numero del servizio clienti stampigliato sul retro della scheda.

E se credete che, composto il numero, potrete almeno sfogarvi con un
operatore, sappiate che il più delle volte il telefono squilla ma non risponde nessuno. Intanto, anche chi si è accorto che le schede possono essere insidiose, continua a comprarle. Non si può non chiamare casa, e affidarsi alle normali tariffe telefoniche non conviene comunque, scatti rubati o no. Ci si abitua a tutto, e certo gli stranieri in Italia hanno sviluppato da tempo una certa familiarità con i soprusi. Chi sborsa cifre esagerate per un minuscolo posto letto, butta giù il boccone amaro delle schede truffaldine senza pensarci troppo su.

Ma Tidiane non ci sta, ed ha avviato una raccolta firme insieme all'Associazione nazionale antirazzista ed interetnica "3 Febbraio" (A3F), nella speranza di poter dare voce alle lamentele dei consumatori più dimenticati d'Italia.
Partecipare a questa petizione è un modo per tutti di difendere i propri diritti e spingere le società che producono le carte ad operare in maniera trasparente ed equa".

Per inviare una segnalazione si può scrivere a:
sos_phonecards@yahoo.it

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