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Le borse festeggiano la strage
di Sbancor Parvus
Le Borse mondiali festeggiano l’inizio della Guerra, con
l’eccezione di Parigi. L’effetto è quello delle
bollicine di champagne. Evanescenti. Il petrolio crolla, la speculazione
è finita. L’inizio della Guerra e la sicurezza della
vittoria americana fanno crollare il Brent, ma soprattutto il
West Texas, che scende del 10%. Come avevamo previsto. Il dollaro
sale e l’Euro scende. Come avevamo previsto. Il premio Nobel
Samuelson, ornato di cravattina a farfalla, predice che se la
guerra sarà rapida e incruenta l’economia ne trarrà
beneficio. E biasima la Francia, definendo la possibilità
di veto francese all’ONU come un “incidente storico”.
Biasima anche le popolazioni europee, ree di pacifismo, così
come nel ’3 8-’39 incapaci di fermare Hitler. Dimentica
i finanziamenti a Hitler del 1932 erogati da banche americane
ed inglesi, più qualche banca ebraica, come Warburg e Schroder,
Effetto dell’età. Eppure a guardare le statistiche
della FED è in particolare i “Flow of Funds Accounts
of the United States” cioè i flussi di fondi, il
dubbio permane. Il buco della bilancia commerciale USA si avvia
ad essere pari a 500 miliardi di dollari su base annua. Le entrate
nette di capitali passano dai 521,8 miliardi di dollari del 2000
agi 196,1 del 2002.. I capitali abbandonano l’America. Negli
ultimi mesi ne sono andati via per circa 200 miliardi di dollari.
A guidare la fuga sono i sauditi. E la bolla immobiliare sta per
scoppiar e. William Poole, presidente della Federal Reserve di
St. Louis, ha detto il 10 marzo che i problemi in cui possono
incorrere le due gigantesche finanziarie che detengono il grosso
dei mutui immobiliari USA, la Fannie Mae o la Freddie Mac, potrebbero
infliggere dei danni enormi al sistema finanziario ed all'economia
statunitensi. Poole ha espresso i suoi timori sulla fine della
bolla immobiliare parlando ad un simposio sponsorizzato a Washington
dall'Office of Federal Housing Enterprise Oversight (OFHEO), istituto
di supervisione delle due grandi finanziarie.
Né l’Europa ha da gioire: le voci su un possibile
“default” della Deutsche Bank si fanno sempre più
insistenti, e sembra la Germania stia preparando un paracadute
per le sue banche piene di “bad loans” , cioè
sofferenze. E’ questo che mi preoccupa. I vaniloqui di Chirac
e di Schroder e di Prodi, sono il punto debole del movimento pacifista.
E non solo perché oppongono alla supremazia USA quella
di un ONU che, smarrita la sua missione originaria, la pace, è
diventato l’unico organismo a cui appellarsi per le guerre.
Transeat. Ma soprattutto perché non hanno un modello da
opporre a quello americano. La politica estera della Francia,
dal Ruanda alla Costa d’Avorio è una catastrofe umanitaria
di proporzioni bibliche. E’ in questo mondo di “apprendisti
stregoni” che ci tocca faticosamente proseg uire le nostre
esistenze. Ma stanotte inizieranno i bombardamenti. E nulla sarà
più come prima.
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