Homepage di Girodivite

Home | Archivio | Rubriche | Dossier | E.Mail | Cerca | Redazione

 

Girocittà

Terremoto e ipocrisie
Lettera scritta dal Comitato dei Cittadini terremotati di S. Venerina, Catania

Circa due settimane fa il comune di Santa Venerina (CT) calcava le prime pagine dei giornali e dei telegiornali nazionali, quale paese in ginocchio stroncato da un sisma spaventoso. Ricordiamo perfettamente le postazioni Rai e Mediaset piantate in bella posa davanti le macerie di una vecchia casa.

La spettacolarità del sisma in congiunzione con gli eventi dell'Etna aveva catalizzato l'attenzione dei media e del pubblico: in quel momento noi eravamo il fenomeno da baraccone da esibire, l'evento da
enfatizzare, la storia commovente di un paesino di diecimila abitanti senza lavoro e senza casa.

Qualche giorno dopo, il sisma molisano avrebbe sconvolto l'intera Italia: sconvol gimento ottenuto attrave rso le riprese televisive degli atroci scavi dei padri e dei volontari tra i resti della scuola
(qualcuno dovrebbe spiegarci dove arrivi l'informazione, e dove inizi lo sciacallaggio). Ad ogni modo vedemmo relegata la disastrosa situazione del nostro paese tra le notizie di scarto.

Il ragionamento dei media fu abbastanza semplice: puntare sul cavallo più in forma.

Nel giro di qualche giorno operatori, giornalisti e tanta buona volontà abbandonarono il nostro comune e la nostra desolazione fu lasciata macerare nella nostra disperazione. Preciso: non lamentiamo la mancanza della buona volontà da parte dell'Amministrazione, della Protezione
Civile o dei Vigili del Fuoco, bensì accusiamo la mancanza di buona volontà del resto d'Italia.

Non vogliamo basarci su fredde statistiche, ma possiamo assicurarvi che nel quartiere di Bongiardo ci saranno appena q uattro case abitate su oltre duecento famiglie. La situazione è pressoché invariata in tutto il comune. La sfacciataggine dei media però ci ricorda che noi siamo in buona salute, non abbiamo vittime, non abbiamo nulla da offrire al buon pubblico eccessivamente teso nel lasciarsi emozionare.

Ci dispiace sinceramente: noi abbiamo da offrirvi SOLO diverse scuole ed edifici pubblici distrutti, centinaia di posti di lavoro vacanti, una continua pioggia di cenere, la pioggia, il freddo, le tendopoli, gli sciacalli, la ghettizzazione operata dall'infimo giornalismo nazionale e il dolore di un popolo da sempre abituato a leccarsi le ferite in estrema solitudine.

Un'ultima parola va spesa alle maratone di beneficenza istituite da trasmissioni e da diverse testate giornalistiche a favore esclusivo del molisano, dimenticandoci completamente: le nostre scuole sono
devastate, per almeno t renta giorni non si potr à fare lezione, e si riprenderà nei container.

A questo punto permetteteci un ragionamento(saremo pure cinici, ma è solo una conseguenza della nostra amarezza): per poter sperare nel "buonismo disinteressato" dei media sarebbe necessario organizzare un suicidio di massa sull'altare (peraltro distrutto) della chiesa? Farà notizia?

Permetteteci un plauso sincero e devoto a quei maestri giornalisti che con voce soffice, appena velata dal pianto, hanno raccontato la tragedia molisana quasi avessero sofferto loro stessi sotto le macerie, vi prego: dignità e onestà.

Chiudiamo con un sincero e devoto saluto ai tristi e amareggiati, quanto noi, amici molisani, da terremotati a terremotati, non miravamo certamente a colpire il loro dolore in questo nostro brevissimo sfogo, non ce ne vogliano.

Il Comitato dei Cittadini terremotati di S. Venerina , Catania

 

Giro Mailing List
Nome
E.mail
Tieniti aggiornato sulle prossime uscite e sulle iniziative di Girodivite
Iscriviti
Cancellati

Cerca in "giro"
Cerca nel web
powered by FreeFind

Indietro | Girodivite è on-line dal 1994 | Info | Disclaimer | Contatti | Redazione | Stampa | Invia | Up |