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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Girodivite - n° 60 / gennaio 2000

Voce operaia comunica...

comunicati stampa distribuiti da Voce Operaia

3 gennaio 2000 (Comunichiamo che dal 1 gennaio il vecchio indirizzo di posta elettronica, vocope@bcsnet.it, è disattivato. Quello nuovo è il seguente: voceoperaia@libero.it) -

Finalmente Lilli, la madre di Gregorio, si è potuta incontrare con suo figlio, detenuto dal 7 dicembre nel penitenziario di Belluno su mandato della Procura di Pordenone. Gregorio sta bene ed è forte, nonostante sia ancora rinchiuso da solo in cella di isolamento. Questa sera sapremo forse le ragioni con cui il Tribunale della Libertà di Trieste ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari. Entro domani l'avvocato reitererà la stessa istanza al G.I.P. del Tribunale di Pordenone. Sergio Spina è nelle stesse condizioni, rinchiuso in isolamento nel carcere di Bologna. - Come spiegare questo accanimento giudiziario? Noi avanziamo un'ipotesi. Emerge dal mandato di cattura che il teorema dei due P.M. è che i "Gruppi Partigiani per il Sabotaggio" (GPS) siano in collegamento coi Nuclei Territoriali Antimperialisti (NTA) i quali sarebbero in collegamento con le BR-pcc. A corroborare prontamente la tesi della Procura avviene, subito dopo l'arresto dei cinque compagni, cioè a metà dicembre, un fatto strano. In una cabina telefonica a Spilimbergo, viene ritrovato un sibillino comunicato (ma si rinviene solo la prima pagina !?!?!) a firma dei sedicenti "Nuclei territoriali Antimperialisti". In questo volantino si condanna "una cellula di cinque compagni capitolazionisti e isolazionisti". Ciò, appunto, accrediterebbe la maniacale tesi dei Pubblici ministeri che i "GPS" non sarebbero una cellula isolata, ma avrebbero contatti o conoscerebbero strutture che, in un modo o in un altro, conducono alle sedicenti BR-pcc. Noi non sappiamo se esistano i NTA, certo questo loro comunicato sembra un bel regalo natalizio da parte della DIGOS ai Pubblici ministeri di Pordenone che vogliono incastrare i compagni in galera. Ognuno tiri le sue conclusioni.... Sta di fatto che Gregorio e Sergio vengono tenuti in rigidissimo isolamento carcerario allo scopo di spezzarli, di annientarli. Si tratta una forma sottile e neanche troppo legale di tortura psico-fisica per trasformare dei compagni in larve, per farne dei pentiti. Il pentimento, la collaborazione con lo Stato imperialista come sola condizione per uscire dalla galera. PER QUESTO LA CAUSA DELLA LIBERTA' DI GREGORIO E SERGIO NON E' UN FATTO PRIVATO O SECONDARIO. SI TRATTA DI UN CASO ESEMPLARE DI INGIUSTIZIA CHE CI RIGUARDA TUTTI. TUTTI GLI OPPOSITORI AL REGIME CAPITALISTA E IMPERIALISTA DEBBONO SENTIRE SULLA LORO PELLE QUESTO SOPRUSO E DEBBONO MOBILITARSI PER DIFENDERE, IN MANIERA UNITARIA, INCLUSIVA E MILITANTE L'INVIOLABILE DIRITTO DEMOCRATICO ALLA AGIBILITA' POLITICA. -

Il 7 gennaio sara' un mese che i compagni Gregorio e Sergio sono in prigione. Non sarebbe il caso di indire un sit-in sotto la procura di Pordenone? Noi pensiamo assolutamente di si. AI compagni veneti e friulani, che sono in zona e possono risolvere i problemi logistici (richiesta di autorizzazione, ecc.) rivolgiamo un accorato appello all'unità e alla mobilitazione. Sappiamo, dalla lettura dei giornali locali e regionali del Nord-Est che tanti sono i cittadini e le forze che hanno espresso la loro protesta contro questa "inchiesta-montatura". Che si aspetta a mettere in piedi un Comitato unitario? Che si aspetta a dare una indicazione di mobilitazione per il 7 gennaio? Attendiamo una risposta urgente. Noi siamo disposti a superare ogni ostacolo per esserci. i compagni di VOCE OPERAIA


5 gennaio 2000

VOCE OPERAIA aderisce al sit-in di solidarietà per la scarcerazione immediata di Gregorio e Sergio e per il ritiro delle accuse rivolte a tutti gli inquisiti dalla Procura di Pordenone con l'inchiesta del 7 dicembre. - Pubblichiamo qui il testo del volantino-appello unitario che invita alla partecipazine al sit-in.

INVITIAMO TUTI GLI ORGANISMI ANTIMPERIALISTI, RIVOLUZIONARI E DEMOCRATICI A PARTECIPARE DIRETTAMENTE O A INVIARE MESSAGGI DI SOLIDARIETA' Sit-in Sabato 08 gennaio 2000 - ore 16,30 Piazzetta Cavour - Pordenone Le autorità, politici, magistrati, amministratori non sanno molte cose. Nonostante i servizi segreti, i mezzi tecnologici e le intercettazioni telefoniche IGNORANO: - i piani di volo degli aerei militari in esercitazione - l'abitudine di scaricare bombe in Adriatico - i livelli di inquinamento dei territori vicini alla base di Aviano - la possibile correlazione tra questo inquinamento e l'alto tasso di mortalità per tumori degli abitanti che in questi territori vivono, respirano, coltivano la terra - la presenza di testate nucleari all'interno della base - ecc. ecc. ecc. e quando migliaia di persone a Pordenone e in tutta Italia manifestano in vario modo il loro dissenso nei confronti dell'ampliamento della base USAF di Aviano simbolo dell'arroganza delle autorità nei confronti dei cittadini, questi diventano invisibili Agli occhi dei politici i dissidenti all'utilizzo delle armi per la "risoluzione" di controversie internazionali appaiono INVISIBILI, non esistenti. Sono state presentate denunce contro l'inquinamento ambientale causato dagli aerei. Agli occhi dei giudici le denunce sono INVISIBILI come i morti della strage del Cermis Per gli amministratiri, Sindaci in testa, tutori della salute, le richieste di intervento in difesa dei cittadini sono INVISIBILI TUTTE QUELLE PERSONE CHE PRESENTANO PROTESTE SONO INVISIBILI ALLE AUTORITA' Le autorità conoscono solo: - piani eversivi o presunti tali - sabotaggio - associazione sovversiva con finalità di eversione e queste cose le vedono anche quando non ci sono, bastano infatti dei danni alle proprietà di aziende che fanno i soldi con la guerra per parlare di terrorismo, utilizzare leggi speciali che riducono le libertà e le garanzie dei cittadini, mandare in carcere i presunti responsabili di tali bravate con l'accusa di banda armata, dare la notizia in pasto ai giornali che completeranno l'opera con speculazioni sulla presunta relazione tra l'omicidio D'Antona e le inchieste pordenonesi, tra il movimento contro la guerra e il terrorismo Con queste accuse Gregorio e Sergio sono isolati in carcere dal 7 dicembre. Chiediamo la cancellazione delle imputazioni riguardanti l'art.270 bis del c.p. ("associazione con finalità di eversione dell'ordine democratico") e quindi l'immediata scarcerazione dei compagni; esprimiamo la nostra solidarietà a Gregorio e Sergio e a tutte le vittime di leggi liberticide; diciamo NO al tentativo di criminalizzare il dissenso alla logica di guerra. Fuori i compagni dalle carceri, fuori le basi militari dalla storia, gettiamo le basi di una nuova convivenza fatta di uguaglianza sociale, libertà e amore Per la loro libertà, per l'agibilità politica di tutti Solidarietà a Gregorio e Sergio Sit-in Sabato 08 gennaio 2000 - ore 16,30 Piazzetta Cavour - Pordenone Promosso da: Ass. per la Pace di Pn, Comitato Unitario Contro Aviano 2000, Coord. contro la guerra di Pn, Comitato 418 Sacile, Comitato contro la guerra di S.Vito al Tagl., PRC Pordenone, Giovani Comunisti PN, USI sez. di Pn, FdCA Pn. Per info o adesioni: simozeno@tin.it, voceoperaia@libero.it


6 gennaio 2000

TUTTI A PORDENONE SABATO PROSSIMO! - Dovremmo riuscire ad aver pronto il Dossier sulla inchiesta del 7 dicembre in un paio di giorni, potremmo cioe' riuscire a portarlo al sit-in di Sabato a Pordenone. E' un lavoro piacevolmente duro e lungo vista la lista tanto ampia di partiti, associazioni e compagni che hanno voluto esprimere la loro solidarieta', dall'Italia e da tutto il mondo. (A proposito! chiediamo ai compagni di Venezia di inviarci copia della interrogazione presentata da Russo Spena, e a quelli di Pesaro di inviarci quella presentata dalla parlamentare marchigiana del PRC. Quella di Mara Malavenda l'abbiamo gia'). L'ultima adesione in ordine di tempo, e che noi attendevamo con tanta impazienza, è quella del Comitato centrale del Partito Russo dei Comunisti (RPK), che alleghiamo qui sotto.

* * * DECLARATION OF THE RUSSIAN PARTY OF COMMUNISTS IN DEFENCE OF ITALIAN PARTICIPANTS OF ANTI-NATO MOVEMENT In the name of all our members and supporters the Political Council of the Central Executive Committee of the Russian Party of Communists (RPC) resolutely denounces the arrests and persecutions of the participants of the anti-NATO movement in Italy. In so far as our comrades participated together with the International Leninist Current including its Italian section Voce Operaia in joint manifestation in Belgrade (October 1997) as well as in the anti-imperialist Summer Camp (August 1998), in which comrades from the Internationalist Coordination Quemada also took an active part, we are sure, that the participants arrested on the 7th of December last year as well as other anti-NATO activists suspected in cooperation with the GSP, are not criminals. They are true revolutionaries and any alledged damages of their protests are absolutely incommensurate both with the repressions and threats against them and with the mass extermination of peaceful population in Yugoslavia during the 78 days of NATO aggression, against which they were protesting. We are even more dignified by this repressions that they are undertaken under the cover of a center-left government of D'Alema, that is an evidence of unthinkable hypocricy of those so-called left and centrists, who are protecting such repressions. We express our support and solidarity with the arrested and persicuted participants of the anti-NATO campaign as well as with their cause. The fact, that after the dissolution of the Warsaw Pact the NATO not only remained, but even expanded closer to the Russian borders, leaves no doubts, that this military-political block is nothing but an instrument of aggression and intimidation of those, who dare to defy the American imperialism. The RPC demands an immediate withdrawal of all accusations and release of arrested participants of anti-NATO movement. If the persecutions continue, we shall spare no efforts to show to millions of people in Russia and other former Soviet republics the true face of Italian democracy and real nature of the so-called center-left D'Alema government. - Shame to the persecutors of anti-NATO opposition in Italy as well as throughout the whole World! - Freedom to the participants of the anti-NATO movement! - Down with NATO! - Long live to the anti-imperialist solidarity! Anatoly V. Kryuchkov (chairman of the Political Council of the Central Executive Committee of the RPC) Serguei A. Novikov (member of the Political Council and International Commission of the Central Executive Committee of the RPC)

 

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