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Girodivite - n° 60 / gennaio 2000

A Treviso per un giubileo di vera giustizia


ARENA 2000 - Restituire per vivere liberi "...e sara' per noi un Giubileo!" COMUNICATO STAMPA 2 gennaio 2000 In 4.000 al Palaverde alla ricerca di gesti concreti per un Giubileo vero. Circa quattromila persone oggi al Palaverde di Treviso hanno partecipato al meeting, promosso da Beati i Costruttori di Pace, Banca Etica, Centri Missionari del Triveneto, Coordinamento delle Caritas Diocesane del Nord Est, Tavola della Pace e Operazione Bilanci di Giustizia, dal titolo "Restituire per vivere liberi", un incontro voluto per cercare percorsi per un Giubileo di vera giustizia per tutta la popolazione del pianeta. Un messaggio accolto da decine di gruppi e associazioni non solo cattoliche, alla ricerca del senso vero di questo Giubileo iniziato da pochi giorni. A lanciare le provocazioni, testimoni provenienti dal sud del mondo. Ma per raccontare Arena 2000 bisogna partire dalla fine, cioè dalla "Carta dei percorsi": un tentativo, scritto a più mani e letto alla fine dell'incontro, di rispondere alla domanda "cosa posso fare io per liberare chi è in condizioni di schiavitù, chi è senza dignità, senza possibilità di vita?". Una carta che vorrebbe essere una specie di decalogo per un Giubileo di giustizia, un carta degli impegni per un mondo più giusto, più rispettoso della natura, ma anche più giocoso e di condivisione. Un percorso riassumibile in alcuni verbi. Camminare: ossia dare vita a pellegrinaggi a piedi che portino nei luoghi dell'esclusione, dell'emarginazione, delle strutture di morte, con cadenza periodica e con una "conta" dei chilometri; un camminare che può concretizzarsi anche nella condivisione della ricerca di un alloggio assieme a un immigrato. Conoscere: diventando amico di un immigrato, di un rom, di un carcerato o di un disabile; puntando alla ricerca di un'informazione diretta, proveniente da testimoni che mettano in contatto con il punto di vista di chi non ha potere economico; cercando informazioni con non descrivano solo le emergenze, ma che cerchino la causa dell'ingiustizia. Imparare: cioè conoscere le tradizioni, le culture e la lingua di popoli lontani; ma anche imparare ad abitare e affrontare qualsiasi conflitto con la nonviolenza; a scegliere l'obiezione al militare e alle spese militari. Adottare: un condannato a morte, una famiglia che si trova nel sud del mondo, un bambino che non ha famiglia, un progetto che mette in moto attività produttive. Condividere: cercando modi concreti per tenere aperta la propria casa, gli amici, i vicini, i condomini, i forestieri; mettendo i comune auto, attrezzi da lavoro, il proprio tempo. Spostare il denaro: applicare il principio che "quello che non mi è necessario è il non-più-mio" e metterlo in pratica anche con i soldi, per scoprire, dicono i promotori, una gioiosa scoperta del "restituire"; prestando, infine, senza interesse a chi è nel bisogno. Comprare bene: ossia solo i prodotti che servono, leggendo le certificazioni per sapere da dove vengono, come sono stati ottenuti e da chi sono commercializzati; prendendo parte alle campagne di pressione e boicottaggio; preferendo frutta e cibi di stagione; rifiutando i prodotti transginici; dando importanza al consumo critico e al commercio equo-solidale; ma anche mantenendo e gustando la propria identità culturale anche attraverso i prodotti tipici del proprio territorio. Ridurre i consumi: la crescita e lo sviluppo non possono essere illimitati, quindi occorre consumare meno per stare meglio, perché questo significa meno risorse distrutte, meno peso sulla salute e sull'ambiente e più tempo e spazio recuperati per un benessere diverso; andare a fare la spesa senza diventare vittime dalle offerte e dalla pubblicità; ancora, usando il televisore come qualsiasi altro elettrodomestico; muovendosi a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici, scoraggiando l'uso delle auto; costruendo giochi con e per i bambini. Fare festa: questa volta impegno non fa rima con atteggiamento sacrificale, perché la proposta di Arena 2000 è di celebrare la vita con riconoscenza, contemplando la natura, facendola conoscere ai bambini; piantando piante e fiori; costruendo momenti di festa invece di consumarli; ritrovandosi con gli amici senza correre tanto e lontano, senza spingere oltre l'oggetto dei propri desideri; facendo del proprio lavoro e della propria fedeltà all'impegno quotidiano una componente essenziale di questa festa della vita. Agire: partecipando alle campagne di sensibilizzazione e pressione in atto in Italia; scegliendo di fare giustizia insieme; mettendo attenzione per democratizzare le grandi organizzazioni internazionali; imparando a convertire i percorsi personali in comunitari. Per arrivare a questi frutti, l'assemblea è partita dalle testimonianze provenienti soprattutto dalla periferie del mondo. Come quella di padre Kizito Sesana, missionario comboniano originario di Lecco impegnato da anni in Kenia e a fianco del popolo sudanese dei Nuba, al quale porta aiuti umanitari considerati dal governo sudanese illegali. "Vi propongo - ha affermato padre Kizito ai partecipanti a Arena 2000 - di fare Giubileo in Sudan, per fare diventare quel territorio meta del cuore e della fede. Mi impegno di organizzare questo pellegrinaggio nei luoghi della guerra, della violenza e della povertà". Emozionante anche la testimonianza di Monica Godoy, una ragazza del movimento dei bambini colombiani per la pace, e di Nidya Quiroz, dell'Unicef della Colombia. Quest'ultima ha ricordato la grande presenza di mine anche italiane nel suo paese. Il biologo ed ex parlamentare dei verdi Gianni Tamino ha ricordato i rischi della pirateria genetica, ossia della pirateria dei geni di piante che dai paesi del sud del mondo (dove si concentra l'80 per cento delle specie animali e vegetali) vengono portati nei paesi industrializzati, brevettati dalle industri agro-alimentari e rivenduti poi a caro prezzo alle stesse popolazioni che li utilizzavano da secoli. Ma restituire condizioni di vita nel senso inteso dal Giubileo biblico, significa anche restituire la terra a chi l'ha coltivata per secoli. L'ha ricordato Raimundo Nonato Coelho de Souza, rappresentante del Movimento dei Sem Terra del Brasile, dove il 46 per cento della ricchezza è in mano all'1 per cento della popolazione. Villorba, 2 gennaio 2000, ore 19.00 Per informazioni: ufficio stampa Mariagrazia Bonollo 0348/2202662 Segreteria organizzativa: via Antonio da Tempo 2 - 35131 Padova - tel 049/8070522 e fax 049/8070699 e-mail: arenaduemila@hotmail.com - http://www.peacelink.it/users/arena2000 per offerte e donazioni: c/c n. 503080 Banca Etica, ABI 05018 CAB 12100 intestato a: Beati i Costruttori di Pace - Arena 2000 -- Mariagrazia Bonollo Via Barbieri 55 - 36100 Vicenza Tel. 0444/508288 - 0348/2202662 E-mail: bonollomg@avs.vi.it
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Treviso, sviluppo sostenibile, pacifismo, cattolicesimo.
 

 


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