BASTA CON LE STRAGI DI IMMIGRATI
CHIUDIAMO I LAGER, APRIAMO LE FRONTIERE
L'atroce morte di Mohammed Ben Said la notte di Natale nel Centro di
Permanenza Temporanea di ponte Galeria a Roma pensavamo fosse l'ultimo
crimine di un anno costellato da migliaia di espulsioni e centinaia di
morti annegati in mare; invece la strage del 28 notte al Serraino Vulpitta
di Trapani dimostra che e' meglio che gli immigrati, sprovvisti di
permesso di soggiorno, brucino vivi anziche' correre il rischio che
evadano sbranando bambini in giro. Da anni tentiamo divigilare sulle
quotidiane violazioni dei diritti umani di questi cittadini detenuti senza
aver commesso reati, la reazione alle rivolte nell'estate '98 in Sicilia
e' stata la famigerata tolleranza zero, che ha acutizzato la prevenzione
repressiva con una dispendiosa militarizzazione per una nuova pulizia
etnica dell'Europa di Schengen, che pensavamo appartenesse alla vergogna
dei lager nazi-fascisti. Le associazioni antirazziste ed i giuristi
democratici devono affrontare enormi difficolta' per tutelare i diritti
umani di immigrati e profughi detenuti nei CPT anche a causa
dell'indifferenza delle forze sindacali e cosiddette democratiche, che non
vogliono opporsi alla politica liberticida del governo D'Alema, che spiana
la strada all'offensiva delle destre piu' xenofobe (a proposito, che fara'
il neo-Ministro dell'Interno Bianco?). Facciamo appello
all'associazionismo di base siciliano, alle forze realmente democratiche
ed alle comunita' di immigrati a manifestare in tempi brevi a Trapani ed a
promuovere un incontro regionale per coordinare unitariamente le
iniziative antirazziste per iniziare un 2000 di lotta per i diritti degli
immigrati, per la solidarieta' multietnica e la cooperazione tra i popoli.
associazione AZAD per la liberta' del popolo kurdo, bottega del mondo
Ararat, CSA Auro, CONAS-scuola, Sulta-CUB (Ct), ASGI (Pa), Ciss (Pa-Ct),
SinCobas (Cl-Ct)
per adesioni tel. fax 095-322233 e-mail: ararat@iol.it
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Argomenti di questa pagina:
Trapani, immigrazione, centri sociali,
Catania.
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