***** ***
Girodivite - n° 59
/ dicembre 1999 - Speciale Carovana antimafia 1999
La carovana è arrivata
di Rino Cascio, da "Il Manifesto", 17 dicembre 1999.
SICILIA SI E' CONCLUSA LA QUINTA EDIZIONE
Carovana antimafia in difesa dei giudici
Venti i comuni visitati dall'iniziativa promossa da "Libera"
- RINO CASCIO - PALERMO
Q uest'anno ha voluto avere un significato
in più. Non solo raggiungere con iniziative concrete, mostre
e dibattiti, i luoghi più attaccati dalla violenza mafiosa in
Sicilia, ma investire l'isola di una nuova campagna a tutela della magistratura
e dei risultati che ha ottenuto in questi anni contro Cosa nostra. La
quinta edizione della Carovana antimafia, organizzata dall'Arci Sicilia
e da Libera, si è conclusa ieri a Caccamo - il comune della provincia
di Palermo la cui cosca sembra avere ereditato da Corleone il ruolo
guida dentro Cosa nostra -proprio alla luce di questo impegno di solidarieità
con chi ha lottato in prima linea boss e gregari di mafia. Chi -è
stato registrato elencando i dati degli ultimi due anni - ha permesso
l'arresto di 653 latitanti e sgominato circa 380 associazioni criminali.
La prima edizione della Carovana si svolse all'indomani delle stragi
di mafia del 1992, quelle degli omicidi di Falcone e Borsellino e di
altre nove persone. Dopo cinque anni è una realtà che
ha lasciato associazioni e progetti di legalità, solidarieità
sociale e culturali nel suo cammino lungo i principali centri dell'isola
attaccati dall'organizzazione criminale.
Tra i venti comuni che sono stati visitati quest'anno anche Vittoria,
Favara, Scordia, Riposto, Mazara del Valo. E ieri anche Caccamo, il
paese del più pericoloso latitante in circolazione, Nino Giuffrè
-il braccio militare di Bernardo Provenzano - dove nell'ottobre del
1998 venne assassinato il sindacalista Mico Geraci.
"A che serve commissariare il comune per mafia - si è chiesto
il segretario regionale di Rifondazione Comunista Francesco Forgione
- se poi vi continuano a lavorare come funzionari personaggi come la
moglie dello stesso boss Giuffrè?". E se sostituti procuratori
come Francesca Imbergamo e Vittorio Teresi, della procura antimafia
di Palermo, hanno sottolineato il livello di pericolosità della
cosca locale, da Rita Borsellino, presidente di Libera - relatrice nel
seminario "Ruolo della donna nel contesto sociale ed economico del territorio"
svolto con numerosi studenti del comune - è arrivato un messaggio
di fiducia sul "cambiamento sociale in atto".
Ma è stata la difesa dei magistrati il pilastro principale
di oltre due settimane di incontri e manifestazioni. "La mafia esiste.
L'Italia anche" recitavano i manifesti che annunciavano l'arrivo della
Carovana e da molti è arrivato più di un messaggio di
presenza della società civile accanto alle procure antimafia
attaccate. "Basta con le delegittimazioni", hanno ripetuto in più
occasioni don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, il presidente del'Arci
Sicilia Alfio Foti, ed i numerosi intervenuti ai dibattiti organizzati
durante le tappe della carovana. "Tutte le volte che l'antimafia si
rafforza ed attrezza contro Cosa nostra - ha detto l'ex procuratore
di Palermo Giancarlo Caselli - le polemiche ne frenano il cammino".
Released online: December, 1999

******July,
2000
|
|