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articolo d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili

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Girodivite - n° 59 / dicembre 1999 - Speciale 2000

Suq

di Luigi Pintor, da ilManifesto, 17 dicembre 1999.

SUQ

LUIGI PINTOR

A Montecitorio è in corso una compravendita di voti di fiducia (o di sfiducia) per D'Alema e il suo governo, con o senza bis. Così ci informano gli interessati, un certo Bampo a cui hanno promesso 200 milioni e un certo Mastella che nega di essere il gestore del suq istituzionale. L'on. Bossi parla di registrazioni in suo possesso che documentano le circonvenzioni di cui sono vittime o beneficiari i suoi deputati. Il presidente Violante e l'on. D'Alema sono disgustati.

E perché? Dov'è lo scandalo? Son queste le leggi del mercato, sarebbe curioso se il parlamento facesse eccezione. Oltretutto è Natale, i negozi fanno orario continuato, tutti comprano o vendono regali. Ho visto in una vetrina una sciarpa che costa un milione e duecentomila lire, la stranezza è che un voto che può tenere in piedi o rovesciare un governo valga solo duecento milioni. Infatti, l'ultima notizia è che le quotazioni sono in rialzo.

Un ragioniere, o un filologo, dovrebbero andare a vedere com'è andato in questi giorni un altro mercato occulto e parallelo ma molto più grasso, quello degli emendamenti e degli scambi sulla legge finanziaria. Un ritocco fiscale, una sfumatura sui finanziamenti all'editoria o sul lavoro interinale in agricoltura, spostano gratis voti di maggioranza e di opposizione che in contanti costerebbero un patrimonio.

Ipocrita, o bugiardo, o ingenuo è chi si strappa i capelli (come noi ancora facciamo) perché il governo della repubblica, anzi il primo governo di sinistra della repubblica, si regge in questo modo. Non ha nessuna importanza se quel che si dice sia vero o falso, se il governo è protagonista attivo o passivo di questo mercato. Palazzo Chigi può fare tutti i comunicati che vuole per manifestare il suo sdegno. Ma quando si forma e si accetta una maggioranza abusiva, quando si dipende da Mastella o Cossiga, quando si volta le spalle al voto popolare per reggersi in sella e conservare un misero potere, allora tutto si corrompe e la roba viene a galla. Non ci si può addentrare in uno scarico e lamentarsi se puzza.

Ciò malgrado D'Alema continuerà a governare con quattro voti di scarto che, comprati o no, sono raccattati a un angolo di strada. Proprio per questo ha il beneplacito dei poteri forti e del mercato, che da lui non hanno nulla da temere e tutto da guadagnare, compreso il logorio di una democrazia credibile. Se non fosse un uomo di paglia se ne andrebbe dal suq e cercherebbe di rimettere in piedi una bottega rispettabile. Meglio chiedere un voto popolare che il voto di Bampo.

 

 


Released online: December, 1999

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